Lotus cytisoides
Lotus cytisoides
Il ginestrino delle scogliere (Lotus cytisoides L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Fabaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Phylum Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Fabales, Famiglia Fabaceae, Sottofamiglia Faboideae, Tribù Loteae e quindi al Genere Lotus ed alla Specie L. cytisoides.
Sono sinonimi i termini: Lotus allionii Desv. e Lotus prostratus Desf..
Etimologia –
Il termine Lotus proviene dal nome latino di una varietà di trifoglio citata da Virgilio.
L’epiteto specifico cytisoides viene da cytisus che è il nome latino di un erba medica a sua volta derivato dal greco κῠτῐσος cýtisos citiso, una leguminosa; quindi il termine è l’unione di cytisus e della parola greca εἷδος eídos sembianza: simile al citiso.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Lotus cytisoides è una pianta diffusa nelle aree costiere del bacino del Mediterraneo comprese tra l’Europa meridionale, l’Asia minore, il Medio Oriente ed il Nord Africa.
In Italia è presente in un areale che comprende le regioni del centro e del sud, nonché Sicilia e Sardegna con il limite nord della Liguria che rappresenta la regione italiana più settentrionale in cui riesce a svilupparsi.
Il suo habitat è rappresentato da zone soleggiate ed aride a ridosso del mare dove cresce sulle rupi, sulle scogliere, sulla sabbia.
Descrizione –
Il ginestrino delle scogliere è una specie erbacea camefita suffruticosa che può raggiungere i 20–25 cm di altezza e con portamento prostrato-ascendente.
Presenta un fusto legnoso alla base che poi si suddivide in una serie di rami sottili che formano cespugli a forma di cuscino.
Ha foglie di consistenza carnosa, di colore verde, ricoperte da una peluria rada.
I fiori sono di colore giallo intenso e riuniti in ombrelle.
L’antesi è tra aprile e maggio.
Il frutto è un legume cilindrico, dritto o leggermente incurvato, di 10-23 x 2-2,5 mm, con 5-13 semi, uniseriati di 1,1-1,8 mm, subglobosi e bruno-giallastri.
Coltivazione –
Per la coltivazione di questa specie si tenga conto che è una pianta che deve crescere in zone assolate, anche in presenza di poco substrato, ma in terreni prevalentemente sabbiosi e comunque molto drenanti.
Il ginestrino delle scogliere, come tutte le leguminose, è in grado di approvvigionarsi dell’azoto atmosferico e per la fertilità residua non ha particolari esigenze.
Anche la tecnica dell’irrigazione va utilizzata con assoluta parsimonia se non in condizioni di reali esigenze in annate particolarmente siccitose.
È ideale per la creazione di giardini rocciosi, anche in consociazione con altre essenze fiorite xerofile, con colorazioni differenti dei fiori.
Usi e Tradizioni –
Questa specie, sebbene in passato sia stata considerata da alcuni Autori come una mera varietà di Lotus creticus, da recenti studi molecolari si è potuto confermare lo status di specie a sé stante.
È una pianta molto comune in tutte le zone costiere, mentre una sua varietà, la patens si rinviene nelle zone collinari e montane della parte settentrionale.
Modalità di Preparazione –
Non esistono sufficienti notizie ed attendibili su eventuali utilizzi in campo alimentare o farmaceutico.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.