Synanthedon tipuliformis
Synanthedon tipuliformis
La Sesia del ribes e del kaki (Synanthedon tipuliformis Clerck, 1759) è una falena della famiglia dei Sesiidae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Superphylum Protostomia, Phylum Arthropoda, Subphylum Tracheata, Superclasse Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Endopterygota, Superordine Oligoneoptera, Sezione Panorpoidea, Ordine Lepidoptera, Sottordine Glossata, Infraordine Heteroneura, Divisione Ditrysia, Superfamiglia Cossoidea, Famiglia Sesiidae e quindi al Genere Synanthedon ed alla Specie S. tipuliformis.
Sono sinonimi i termini:
– Sphinx tipuliformis Clerck, 1759;
– Sfinge salmaco Linneo, 1758;
– Sphinx tipula Retzius, 1783;
– Sfinge ophioniformis Hübner, 1808.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Sesia del ribes è un insetto di origine paleartica che è divenuta invasiva nell’ecozona Neartica, che comprende quindi le ecoregioni dell’America settentrionale e nell’ecozona relativa all’Australasia, dove si nutre di Ribes, tra cui Ribes nigrum, Ribes rubrum e Ribes uva-crispa ma anche di piante come Kaki, Vite, Nocciolo, Lampone, Evonimo.
Morfologia –
Synanthedon tipuliformis è un piccolo lepidottero con un’apertura alare di 17-20 millimetri; le ali sono trasparenti e l’addome è a fasce nere e gialle terminante con un ciuffo di peli.
La larva è polipoda, di circa 15 mm di lughezza, di colore bianco-giallognola e con capo bruno.
Attitudine e Ciclo biologico –
La Sesia del ribes e del kaki sverna allo stato di larva, di diverse età, all’interno delle gallerie scavate nelle piante.
Quando le larve hanno raggiunto la maturità si portano in prossimità della corteccia dove si incrisalidano.
Successivamente gli adulti sfarfallano da un foro nella corteccia, che era stato già preparato dalla larva prima di incrisalidarsi.
Il periodo degli sfarfallamenti inizia dalla seconda metà di aprile con una maggiore intensità tra giugno e luglio e possono continuare fino a settembre.
Le femmine durante la loro breve vita di circa due settimane depongono alcune decine di uova in prossimità delle inserzioni delle branche e nelle biforcazioni dei rami, dentro alle screpolature della corteccia.
Le larve nasceranno dopo circa due settimane e subito penetrano nei tessuti interni, passando tra le fessure e le ferite della corteccia.
In questo modo la Synanthedon tipuliformis compie una generazione all’anno.
Le piante colpite manifestano ingiallimenti della chioma e ridotto sviluppo della vegetazione; i rami fortemente infestati possono disseccare e, resi fragili dalle gallerie, possono spezzarsi sotto l’azione del vento.
Ruolo Ecologico –
Le larve della Sesia del Ribes e del Kaki si nutre di alcune piante, tra cui, come detto, Ribes nigrum, Ribes rubrum, Ribes uva-crispa, Kaki, Vite, Nocciolo, Lampone ed Evonimo.
Il contenimento delle infestazioni di questo insetto può essere operato adottando criteri di coltivazione che non prevedano le eccessive specializzazioni degli impianti, secondo criteri di agroecologia e adottando la lotta meccanica che prevede la spazzolatura dei tronchi e dei punti dove di solito vengono deposte le uova, eseguite in inverno. Tuttavia, con la realizzazione dei moderni impianti, la densità delle popolazioni di questo insetto tendono ad essere elevate per cui l’eliminazione delle uova non sempre da buoni risultati e in grandi frutteti è poi inattuabile.
Si possono adottare metodi di lotta biologica che possono effettuarsi con l’impiego del nematode entomoparassita Neoplectana feltidae.
Nei casi in cui, dopo aver eseguito le spazzolature dei tronchi, ci si rende conto che il livello dell’infestazione è elevato si possono adottare trattamenti mirati agli organi legnosi infestati, durante il primo periodo di massimo sfarfallamento. Si utilizzano Fosforganici eventualmente attivati da Olio bianco. La lotta chimica è comunque sempre un rimedio peggiore della causa che è da ricercare nell’errata progettazione degli impianti produttivi, delle tecniche agronomiche esasperate, come alcune concimazioni, ecc..
In ogni caso coi trattamenti si ottengono risultati veramente positivi solo se si bagnano i tronchi e i rami bene e con abbondante soluzione insetticida, aggiungendo un po’ di bagnante per facilitare la penetrazione del liquido negli anfratti della corteccia.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.