Come coltivare la Maranta
Come coltivare la Maranta
La Pianta della preghiera (Maranta L., 1753) appartiene alla famiglia delle Marantaceae ed è un genere di piante originarie delle zone tropicali americane.
All’interno di questo genere troviamo piante erbacee perenni, alte oltre i 50 cm, simili alla Calathea con radici tuberiformi, con foglie molto decorative, obovate, intere, vellutate, variegate e segnate da macchie più scure, dal disegno minuto e delicato, dalle sfumature porporine.
Il nome di Pianta della preghiera, deriva dalla sua caratteristica di chiudere le foglie in maniera appaiata durante le ore serali, tanto da ricordare le mani giunte in preghiera.
In questa scheda vedremo come coltivare la Maranta seguendo gli accorgimenti agronomici più utili per questa pianta.
La Maranta è una pianta più da serra che da appartamento, dove risulta piuttosto delicata e difficile da coltivare; richiede esposizioni ombreggiate ed ambienti caldo-umidi, lontano da correnti d’aria e dalla luce solare diretta. Occorre mantenere una certa umidità atmosferica vaporizzando con frequenza le foglie con acqua non fredda e preferibilmente priva di calcare: utilizzare, se possibile, dell’acqua piovana leggermente intiepidita.
In generale va concimata mensilmente durante la bella stagione, con fertilizzanti minerali liquidi, adacquature per parziale immersione del vaso in una vasca piena d’acqua, ogni 3-4 giorni. Rinvasare o rinterrare tutti gli anni in primavera, usando terriccio universale. Il rinvaso della maranta va fatto riponendo la pianta in un vaso poco più grande del precedente.
Per la coltivazione di questa pianta si consiglia di utilizzare un tutore ricoperto di muschio per far arrampicare la pianta.
La moltiplicazione della Maranta avviene per divisione dei rizomi, o utilizzando come talea i giovani getti ottenuti mettendo a vegetare il ceppo radicale.
Durante la coltivazione di questa pianta bisogna ricordarsi di eliminare le parti secche o danneggiate.
Per riepilogare ricordarsi quindi di porre la Maranta in ambiente ben illuminato ma non alla diretta luce del sole.
La temperatura dell’ambiente di coltivazione va mantenuta in inverno fra i 12 e i 14 °C; in estate l’ideale è fra i 27 e i 30 °C.
Le annaffiare vanno fatte di frequente da marzo fino all’inizio dell’autunno; per la rimanente parte dell’ anno bisogna annaffiare con moderazione.
Il terriccio di coltivazione deve essere soffice e ben concimato.
Per la propagazione evitare di trapiantare in profondità ed evitare i ristagni idrici per evitare marciumi radicali.
Per quanto riguarda malattie e fitopatie ecco alcuni consigli.
Se vi accorgete che la chioma è danneggiata con presenza di macchiettature puntiformi caratterizzate da ingiallimenti, questo quasi sicuramente è dovuto alla presenza di acari; in questo caso bisogna trattare con appositi acaricidi avendo cura di bagnare tutta la vegetazione.
La Maranta può essere attaccata, soprattutto nel periodo primaverile da afidi sulla lamina fogliare inferiore; in questo caso si consiglia un lavaggio con una emulsione di Sapone di Marsiglia.
Se, infine osservate delle ustioni sulle foglie e ridotta brillantezza questo potrebbe essere dovuto ad eccesso di luce; in questo caso portare la pianta in un luogo non esposto alla luce diretta del sole.