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Xerocomellus chrysenteron

Xerocomellus chrysenteron

Il boleto dorato (Xerocomellus chrysenteron (Bull.) Šutara, 2008) è un fungo basidiomicete appartenente alla famiglia delle Boletaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Ordine Boletales, Famiglia Boletaceae e quindi al Genere Xerocomellus ed alla Specie X. Chrysenteron.
Sono sinonimi e binomi obsoleti i termini: Boletus chrysenteron Bull. 1791, Boletus pascuus (Pers.) Krombh. 1846, Xerocomus chrysenteron (Bull.) Quél. 1888 e Xerocomus pascuus (Pers.) E.-J. Gilbert 1931.

Etimologia –
Il termine Xerocomellus deriva da Xerocomus che è proveniente dal greco ξηρóς xerόs secco e da κόμη cóme chioma, capigliatura: con il cappello secco, asciutto. L’epiteto specifico chrysenteron proviene dal greco χρυσόϛ chrysós oro, e da ἔντερον énteron interno, interiora: per la carne color giallo oro.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il boleto dorato è un fungo alquanto comune nei boschi di quercia e castagno ma anche nei boschi di conifere o nelle fresche faggete con cui forma micorrize; il suo habitat è rappresentato da terreni ben drenati e ricchi di humus dove fruttifica dall’estate fino al tardo autunno.

Riconoscimento –
Lo Xerocomellus chrysenteron si riconosce per avere un cappello di 3–10 cm di diametro, prima convesso e poi pianeggiante, con cuticola di colore bruno camoscio, vellutata, squamosa o screpolata in aerole, che lascia intravedere la carne sottostante sfumata di rossiccio.
Il margine si presenta subito disteso e poi ondulato.
I tubuli sono lunghi fino a 15 mm, di colore giallo o giallo-verdastri, aderenti al gambo e bluastri a seguito di pressione delle dita.
I pori sono di colore giallo, grandi angolosi, azzurrognoli al tocco.
Il gambo misura 4-10 x 0,5–2 cm, di forma cilindrica o schiacciata, fibroso, giallo all’apice e di colore rossastro lungo il resto e alla base, coperto da punteggiatura di colore rosso mattone.
La carne ha una colorazione gialla e rosseggiante sotto la cuticola, soda, compatta, poi molle che al taglio può diventare blu. Ha odore leggermente fruttato e sapore dolciastro.
Al microscopio si notano delle spore di 12-14,5 x 4,5-5 µm, olivastre in massa, fusiformi.

Coltivazione –
Lo Xerocomellus chrysenteron non è un fungo coltivato.

Usi e Tradizioni –
Questo fungo è facilmente riconoscibile per la cuticola vellutata dal caratteristico color camoscio del cappello che tende subito a screpolarsi in areole da cui si intravede la carne di colore rossastro.
Originariamente era inserito nel genere Xerocomus; recenti studi molecolari hanno però dimostrato la polifilia di questo genere che di conseguenza ha perso validità tassonomica. Per tale ragione il genere Xerocomus s.l. è stato smembrato e le specie appartenenti sono state inserite in altri generi già esistenti o creati ad hoc fra cui Xerocomellus Šutara 2008. Le specie appartenenti a questo nuovo genere sono distinguibili dagli altri funghi xerocomoidi per dettagli microscopici quali la struttura della pilipellis a palissadoderma, la trama imeniale più simile a quella del genere Boletus e la superficie sporale liscia o striata longitudinalmente ma mai bacillata nelle osservazioni al microscopio elettronico. Indagini molecolari hanno dimostrato l’effettiva validità tassonomica di questo nuovo raggruppamento.
Tra le specie che possono essere confuse col boleto dorato ricordiamo:
– Xerocomellus cisalpinus (Simonini, H. Ladurner & Peintner) Klofac = Xerocomus cisalpinus Simonini, H. Ladurner & Peintner, il quale si può distinguere per il forte viraggio bluastro nella metà inferiore del gambo, più evidente alla sua base e per la crescita pressoché mediterranea.
– Xerocomellus porosporus (Imler ex G. Moreno & Bon) Šutara = Xerocomus porosporus (Imler ex G. Moreno & Bon) Contu si riconosce per le colorazioni pileiche bruno-grigiastre e la mancanza di toni rossastri sottocuticolari, oltre che per le caratteristiche spore tronche.
– Hortiboletus rubellus (Krombh.) Simonini, Vizzini & Gelardi = Xerocomus rubellus (Krombh.) Quél., nelle forme brunastre, si distingue alla sezione per la fiammatura o puntinatura rossastra presente alla base del gambo e per la crescita sotto latifoglie in zone ruderali.
– Xerocomellus pruinatus (Fr. & Hök) Šutara = Xerocomus pruinatus (Fr. & Hök) Quél. condivide gli stessi habitat, ha pileo più scuro, presenza di pruina argentea nei giovani esemplari, evidente fiammatura rossastra alla base del gambo e carne giallina praticamente immutabile.
Questo fungo va considerato comunque un mediocre commestibile a causa della sua consistenza molle e della conseguente tendenza a mantenere poco la cottura. Il sapore tuttavia è buono e quando il clima è asciutto anche la consistenza migliora, specie negli esemplari giovani.

Modalità di Preparazione –
Il boleto dorato è un fungo di mediocre commestibilità che tuttavia può essere conservato sotto forma essiccata.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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