Acido γ-linolenico
Acido γ-linolenico
L’acido γ-linolenico, conosciuto anche come GLA ed il cui nome nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: acido (6Z,9Z,12Z)-ottadeca-6,9,12-trienoico e la cui formula bruta o molecolare è: C18H30O2 è un acido grasso n-6 (chiamato anche ω-6 o 18:03), il che significa che il primo doppio legame a partire dall’ultimo gruppo metile (designato con n o ω) si trova sul sesto legame.
L’acido γ-linolenico è un acido carbossilico con catena a 18 carboni e tre doppi legami cis.
L’acido γ-linolenico è un isomero dell’acido α-linolenico, che è un acido grasso polinsaturo omega-3.
In natura l’acido γ-linolenico è un acido grasso che si trova principalmente negli oli vegetali.
Tra le principali fonti ricordiamo:
– Borragine (Borago officinalis L.) delle famiglia delle Boraginaceae, la forma più concentrata, dal 20% al 27% del totale degli acidi grassi. È comune nella regione del Mediterraneo nel Nord Africa;
– Enagra comune (Oenothera biennis L.), appartenente alla famiglia delle Onagraceae, buona fonte, dal 7% al 14%. Cresce nel Nord America;
– Ribes nero (Ribes nigrum) appartenente alla famiglia delle Saxifragaceae, un’altra buona fonte, dal 15% al 19%. Cresce soprattutto in Europa;
inoltre è presente in altre specie vegetali come Cannabis sativa, appartenente alle Cannabaceae, Minuartia laricifolia, appartenente alle Caryophyllaceae, e diversi microrganismi e funghi.
Nella dieta alimentare l’acido linolenico viene introdotto a sufficienza grazie a fonti abbondanti come oli da cucina e carni. Tuttavia, la mancanza del GLA può verificarsi quando vi è una riduzione dell’efficienza della conversione D6D (per esempio, con l’avanzare dell’età o quando vi sono specifiche carenze alimentari) o in stati di malattia in cui vi è un consumo aumentato dei metaboliti dell’acido γ-linolenico.
A livello metabolico il corpo umano produce acido γ-linolenico a partire dall’acido linoleico (LA) attraverso l’enzima Δ6-desaturasi (D6D), un enzima che catalizza la formazione di un doppio legame sul sesto carbonio a partire dal terminale carbossilico.
L’acido γ-linolenico, bypassando la reazione catalizzata dalla Δ6-desaturasi, è rapidamente allungato ad acido diomo-γ-linolenico, aumentando così la sua concentrazione.
L’acido diomo-γ-linolenico è inoltre:
– il precursore per la biosintesi di PGE1 e 15-HETrE che in vivo attenuano i processi infiammatori e proliferativi;
– compete con l’acido arachidonico per l’incorporazione nei fosfolipidi di membrana, diminuendo la quantità di acido arachidonico e contribuendo così al mantenimento della normale fluidità della membrana cellulare.
Ovviamente l’efficacia biologica dell’acido γ-linolenico ingerito dipende dalla quantità giornaliera.
L’acido γ-linolenico viene venduto come integratore alimentare per il trattamento di problemi quali infiammazioni e malattie autoimmuni, anche se la sua efficacia è controversa.
Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.