Acido Miristico
Acido Miristico
L’acido miristico, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è acido tetradecanoico è un acido organico a 14 atomi di carbonio con formula bruta o molecolare: C14H28O2.
L’acido miristico fu scoperto da Playfair L. nel 1841 nella noce moscata, cioè il seme dell’albero tropicale Myristica fragrans, da cui prende il nome. Tra l’altro il burro ottenuto dai grassi della noce moscata è per il 75% trimiristina, il trigliceride dell’acido miristico.
L’acido miristico è un acido grasso saturo del sottogruppo degli acidi grassi a catena lunga.
Sono alimenti ricchi di acido miristico, nella forma di estere del glicerolo, molti grassi ed oli di origine sia animale e vegetale.
È presente in quantità modeste, che non superano mai 1,5 g/100 g di parte edibile, nei grassi animali, come quelli di carne, uova, latte, pesce, molluschi, e crostacei; il contenuto massimo si ha nell’ anguilla, con 1,4 g e nell’ aringa con 1 g/100 g di parte edibile.
La sua presenza fa eccezione nei grassi presenti nei derivati del latte quali: formaggi (in special modo quelli stagionati), quali ad es. il Parmigiano, con 3,4 g/100 g di parte edibile; è inoltre presente, tra i grassi animali, particolarmente nel burro con 8,3 g/100 g di parte edibile.
L’acido miristico è inoltre presente in maniera rilevante, nei grassi ed oli di origine vegetale, nell’olio di cocco, con circa 17 g/100 g di parte edibile. Negli altri grassi ed oli vegetali solo quello di palma ha concentrazioni che arrivano ad 1 g/100 g di parte edibile, mentre nella margarina non supera gli 0,86 g/100 g di parte edibile, mentre è assente nel burro di arachidi.
Nella frutta è presente in quantità elevate solo nel cocco, sia essiccato, 9,5 g, che fresco, 5,4 g/100 g di parte edibile ed è, inoltre presente, in quantità esigue in pochi cereali come, ad es. nel mais, che è quello che ne contiene di più, con lo 0,28 g/100 g di parte edibile.
È invece assente nei legumi.
L’acido miristico trova impiego in cosmetica ed è usato come ingrediente nei saponi e nelle creme da barba spesso sotto forma dell’estere isopropile miristato.
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