Tiramina
Tiramina
La Tiramina, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: 4-(2-amminoetil) fenolo è la cui formula bruta o molecolare è: C8H11NO è una ammina derivata dall’amminoacido tirosina. È una feniletilammina sostituita.
La Tiramina è una ammina molto presente in natura ed in particolar modo negli esseri viventi e viene sintetizzata per decarbossilazione della tirosina in seguito a processi fermentativi o di decomposizione batterica.
La Tiramina è presente in buone concentrazioni in alcuni alimenti; tra questi ricordiamo: le aringhe affumicate, i formaggi stagionati, gli yogurt, le carni lavorate (fegato di pollo, salumi e insaccati), la salsa di soia, i vini rossi invecchiati, nel pesce in generale, nel cioccolato ed in alcuni vegetali quali l’avocado, i fichi, le fave, banane raccolte mature (oltre a dopammina e triptammina), caffè, ecc.. È contenuta altresì nelle minestre in busta o in scatola, nel lievito di birra e nelle bevande alcoliche.
La tiramina è un simpatico mimetico, un composto cioè in grado di stimolare il rilascio di noradrenalina dalle vescicole neuronali causando vasocostrizione, con aumento dei battiti cardiaci e della pressione sanguigna.
Per questo motivo un’assunzione elevata, tramite gli alimenti, di tiramina (con una dose assunta di tiramina compresa tra 200-800 mg) può causare la cosiddetta “risposta pressoria alla tiramina”, che provoca un aumento della pressione sistolica di 30 o più millimetri di mercurio.
La tiramina è anche una delle principali sostanze a cui sono imputati gli effetti legati all’ubriachezza e al conseguente mal di testa. È anche una molecola responsabile di alcune forme di intolleranze alimentari.
Per chi soffre di emicrania si consiglia di diminuire l’assunzione dei cibi ricchi di tiramina.
La maggior parte degli effetti della tiramina si esplicherebbe, infatti, attraverso il rilascio di catecolammine e serotonina che agirebbero da vasodilatatori cerebrali, con aumento della permeabilità capillare ed edema perivasale. L’edema, stirando le terminazioni nervose perivasali causerebbe mal di testa, irritabilità, fotofobia e nausea, tutti sintomi alla base della patologia emicranica.
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