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Paralepista flaccida

Paralepista flaccida

L’Imbutino o Trombetta (Paralepista flaccida (Sowerby) Vizzini, 2012) è un fungo basidiomiceta appartenente alla famiglia delle Tricholomataceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Sottoclasse Hymenomycetidae, Ordine Agaricales, Famiglia Tricholomataceae e quindi al Genere Paralepista ed alla Specie P. flaccida.
Sono sinonimi obsoleti i termini: Lepista flaccida (Sowerby : Fr.) Pat. 1887 e
Lepista inversa (Scop.) Pat. 1887.

Etimologia –
Il termine Paralepista è costituito dal lemma para, di provenienza dal greco παρά “vicino, di fianco”, oppure “oltre”, e lepista, dal greco λεπιστόϛ lepistós sbucciato, nel significato di nudo, pelato: fungo privo di particolari ornamenti. L’epiteto specifico flaccida, derivante da flaccido, pendente, floscio, cascante.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Paralepista flaccida è un fungo gregario, molto comune che cresce sia nei boschi di latifoglie che di conifere, su terreni umidi e ricchi di humus. Lo si riconosce anche perché forma sul terreno i cosiddetti “cerchi delle streghe” oppure lunghe linee simili a quelle della Lepista nebularis. Fruttifica nel periodo autunnale.

Riconoscimento –
Si riconosce per avere il cappello di consistenza elastica, a forma di imbuto, con il margine spesso involuto, depresso al centro, con superficie liscia di colore rosso-mattone che in età avanzata schiarisce assumendo un colore aranciato o giallo-sporco. Le lamelle sono decorrenti, fitte, biancastre, giallo-sporco per via della sporata. Il gambo è corto, di forma più o meno irregolare, concolore al cappello. La carne è di colore bianco-sporco tendente al nocciola, consistente, poi elastica ed infine molle, con odore fruttato ed acidulo, particolare, piuttosto complesso che a volte ricorda un po’ il formaggio e sapore acidulo.
Al microscopio si notano delle spore di 4-5 x 3 µm, di colore bianco-crema in massa, ellissoidali, rugose.

Coltivazione –
L’Imbutino on è un fungo coltivato.

Usi e Tradizioni –
La Paralepista flaccida è stata inserita nel genere Paralepista, con l’ausilio delle analisi molecolari. Questa specie è stata trasferita diverse volte da un genere all’altro (Omphalia, Clitocybe, Lepista) e in queste ricollocazioni, comunque, la Lepista flaccida è stata sempre distinta anche dalla Lepista inversa, la prima associata a conifera con pileo più lucido e liscio, la seconda associata a latifoglie.
Nel 2012 il micologo Alfredo Vizzini, dopo indagini molecolari, ha sottolineando come questa specie, insieme ad altre, appartenga a un clade che è stato separato da Lepista. Già proposto in passato da Jörg H. Raithelhuber come sottogenere, Alfredo Vizzini ha ripreso il nome di questo sottogenere elevandolo al genere Paralepista e considerando Paralepista flaccida e Lepista inversa come una unica entità.
La Paralepista flaccida è comunque un fungo commestibile abbastanza apprezzato. La commestibilità si mantiene discreta negli esemplari più vecchi e molli, buona negli esemplari giovani e di consistenza elastica. In generale risultano migliori i carpofori che crescono sotto aghifoglie.

Modalità di Preparazione –
La Paralepista flaccida è un fungo che riscontra apprezzamenti più o meno vasti anche a seconda della regione. In ogni cao questo fungo può essere preparato più propriamente nei misti di funghi.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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