Gomphidius glutinosus
Gomphidius glutinosus
Il Chiodetto (Gomphidius glutinosus (Schaeff.) Fr.) è un fungo micorrizico appartenente alla famiglia delle Gomphidiaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Basidiomycota, Subphylum Agaricomycotina, Classe Agaricomycetes, Sottoclasse Agaricomycetidae, Ordine Boletales, Famiglia Gomphidiaceae e quindi al Genere Gomphidius ed alla Specie G. glutinosus.
Etimologia –
Il termine Gomphidius proviene dal greco γόμφος gómphos chiodo, caviglia, lunga vite per unire le parti di una nave e dal suffisso diminutivo greco -ιδιον -idion: quindi simile a un chiodino. L’epiteto specifico glutinosus deriva da glúten glutine, colla: cioè glutinoso, vischioso.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Gomphidius glutinosus è un fungo micorrizico diffuso sia in Europa che in America e cresce, anche in gruppi di pochi esemplari, sotto conifere (Picea abies in Europa, Picea sitchensis in America) ma anche sotto latifoglie. Lo si ritrova anche insieme a Suillus grevillei nel periodo che va dall’ estate all’autunno.
Riconoscimento –
Il Gomphidius glutinosus si riconosce per il cappello di 5-12 cm, inizialmente convesso, quindi spianato o addirittura un po’ depresso con la superficie rivestita da una cuticola bruno-violacea, grigio-brunastra, molto vischiosa e facilmente separabile dalla carne. Le lamelle sono profondamente decorrenti, spaziate, grigie, poi nerastre nel fungo adulto. Il gambo misura 7-10 × 1,5-3 cm, con colorazione bianca e base gialla, recante in alto tracce di un anello formato dall’adesione del glutine del cappello negli stadi giovanili. La carne è bianca, giallo limone nella parte bassa del gambo, piuttosto spugnosa, priva di odori o sapori particolari.
Coltivazione –
Il Chiodetto non è un fungo coltivato.
Usi e Tradizioni –
Le opinioni sulla edibilità del chiodetto sono divergenti; alcune guide lo tengono in grande considerazione; per altri è un fungo abbastanza pregiato e per questo si raccomanda di raccoglierlo quando gli esemplari sono giovani; per altri ancora viene considerato con cautela. Comunque sia il Gomphidius glutinosus ha un sapore delicato, adatto per la cottura con altri funghi e nelle zuppe e stufati. Per poterlo conservare meglio, prima di essere preparato si consiglia la rimozione della bava e della pelle del cappuccio il prima possibile dopo il prelievo. I vermi attaccano raramente questa specie.
Modalità di Preparazione –
Bisogna asportare la cuticola viscida del cappello prima di cucinarlo. È ideale per la preparazione in umido o piatti a base di funghi misti. Ottimo per essere essiccato.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.