Boletus pseudoregius
Boletus pseudoregius
Il Boletus pseudoregius (Boletus regius Hubert.) è un fungo simbionte edule della famiglia delle Boletaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Ordine Boletales, Famiglia Boletaceae e quindi al Genere Boletus ed alla Specie B. pseudoregius.
È sinonimo il termine Butyriboletus pseudoregius (Heinr. Huber) D. Arora & J.L. Frank.
Etimologia –
Il termine Boletus è di etimologia controversa: in quanto deriverebbe dal greco βωλήτης bolétes, con cui i Greci chiamavano una sorta di fungo (da βωλος bólos col significato di gleba, zolla, cespuglio, perché crescenti fra le zolle o luoghi cespugliosi); altri invece ritengono che il significato di βωλος sia da estendere a palla, poiché il cappello della maggior parte dei funghi è globoso; per alcuni autori deriva da Bolites nome con il quale i romani indicavano i migliori funghi eduli, anche se in origine riferito ai soli ovuli (Amanita cesarea), ma ben presto utilizzato per chiamare così anche i porcini. L’epiteto specifico pseudoregius proviene dal latino regius, regale, e dal greco ψευδο, cioè falso, in quanto scambiabile col precedente.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Boletus pseudoregius cè un fungo raro che cresce sotto latifoglie, specialmente di faggio e castagno.
Riconoscimento –
Questo fungo si riconosce per il cappello di 5–15 cm di diametro, carnoso, emisferico e poi piano e convesso, con cuticola asciutta, feltrata dal colore rosa antico – rosa brunastro. I pori sono tondi, piccoli, di color giallo-oro, viranti al blu alla pressione. I tubuli sono lunghi, color giallo, poi verde-oliva, viranti al blu. Il gambo può avere dimensione di 4–5 cm di diametro, cilindrico, slanciato ma a volte tozzo, di color giallastro, zona rosata nel terzo inferiore, virante al blu, coperto fino alla metà con un reticolo concolore. La carne è soda, dura e virante al blu al taglio, con odore fruttato e sapore gradevole e dolciastro. Al microscopio si notano delle spore fusiformi, bruno-oliva in massa di 12,5-17,5 x 3,5-5 µm.
Coltivazione –
Il Boletus pseudoregius non è un fungo coltivato.
Usi e Tradizioni –
Si tratta di un fungo non molto comune e di commestibilità ottima; pur tuttavia, per via della sua relativa rarità non andrebbe raccolto, preferendo ed esortando a lasciarlo nella sua nicchia di crescita, anche perché molto bello da ammirare per i suoi colori e nel suo habitat.
Modalità di Preparazione –
Il Boletus pseudoregius possiede una commestibilità molto simile ai più noti boleti eduli. Può essere preparato e conservato allo stesso modo di questi ma, ripetiamo, sarebbe meglio non raccoglierlo e lasciarlo indisturbato nel suo habitat.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.