Boletus junquilleus
Boletus junquilleus
Il Boleto color giunco (Boletus junquilleus (Quél.) Boud.) è un fungo simbione appartenente alla famiglia delle Boletaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Divisione Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Ordine Boletales, Famiglia Boletaceae e quindi al Genere Boletus ed alla Specie B. junquilleus.
È sinonimo il termine Neoboletus junquilleus (Quél.) Gelardi, Simonini & Vizzini.
Etimologia –
Il termine Boletus è di etimologia controversa: secondo alcuni deriverebbe dal greco βωλήτης bolétes, con cui i Greci chiamavano una sorta di fungo (da βωλος bólos col significato di gleba, zolla, cespuglio, perché crescenti fra le zolle o luoghi cespugliosi); per altri invece il significato di βωλος sia da estendere a palla, poiché il cappello della maggior parte dei funghi è globoso; per altri autori ancora deriva da Bolites nome con il quale i romani indicavano i migliori funghi eduli, anche se in origine riferito ai soli ovuli (Amanita cesarea), ma ben presto utilizzato per chiamare così anche i porcini. L’epiteto specifico junquilleus proviene dallo spagnolo junquíllo, narciso giallo: per il colore di questi funghi.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Boletus junquilleus è un fungo simbionte che cresce nei boschi di latifoglia, soprattutto sotto faggio e quercia e lo si ritrova nel periodo tra giugno ed ottobre.
Riconoscimento –
Il Boleto color giunco si riconosce per il cappello che può avere dimensioni fino a 10,5 cm di diametro, prima emisferico poi spianato, spesso e sodo, con cuticola secca, vellutata, opaca, di colore giallo brillante, con macchie rosa o ruggine, al tatto vira al bluastro. Ha il margine involuto, ondulato, intero, liscio ed i pori di colore giallo brillante, poi verdastri, minuti, irregolari. I tubuli sono di colore giallo brillante, corti, separabili dal cappello ed il gambo è di 9-9,5 x 6 cm, di colore giallo più chiaro del cappello, ventricoso, attenuato alla base, radicante, sodo, con superficie meno vellutata della cuticola del cappello, non reticolato. La carne è anch’essa di colore giallo vivo che al taglio vira rapidamente all’azzurro in maniera più evidente sul cappello e meno sul gambo, con odore sgradevole e sapore lievemente acidulo. All’analisi del microscopio si notano delle spore brune in massa.
Coltivazione –
Il Boleto color giunco non è un fungo coltivato.
Usi e Tradizioni –
Il Boletus junquilleus è un fungo di mediocre commestibilità che può essere consumato meglio in un misto di altri funghi. In ogni caso sarebbe opportuno astenersi dal consumare, e quindi raccogliere, questa specie vista la sua rarità, poiché in alcuni Paesi appare nelle liste rosse delle specie protette. L’unica specie con cui potrebbe essere confusa è il Boletus xanthocyaneus (Ramain.) Romagn., soprattutto quando è giovane e i pori sono gialli; inoltre ci sono forme gialle del Boletus erythropus che possono avere una certa somiglianza.
Modalità di Preparazione –
È un fungo che può essere consumato senza alcun pericolo, anche se può spaventare per il suo straordinario e veloce viraggio del colore e, vista la sua commestibilità non eccellente se ne consiglia il consumo in un misto di altri funghi anche per la conservazione sotto forma essiccata o sott’olio.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.