Ocimum basilicum
Ocimum basilicum
Il basilico (Ocimum basilicum, L., 1753) è una specie erbacea annuale aromatica della famiglia delle Lamiaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Lamiales, Famiglia Lamiaceae e quindi al Genere Ocimum ed alla Specie O. basilicum.
Etimologia –
Il termine Ocimum proviene dal greco ὤκῐμον ócimon, basilico; questo deriva a sua volta da ὄζω ózo odorare, emanare odore: per il caratteristico profumo della pianta. L’epiteto specifico basilicum deriva dal greco βασιλικός basilikós, cioè regio, regale, degno di un re, da βασιλεύς basileus re.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il basilico è nativo e selvatico nell’Asia tropicale ed in India. Si diffuse dal Medio Oriente in Antica Grecia e in Italia dai tempi di Alessandro Magno, intorno al 350 a.C.. la sua coltivazione iniziò però solo dal XVI secolo e successivamente si diffuse in Inghilterra e, con le prime spedizioni migratorie, nelle Americhe.
Descrizione –
Il basilico è una specie erbacea annuale alta fino a 60 cm; le foglie sono opposte, ovali, lanceolate, in certe varietà bollose, di 1-6 centimetri di lunghezza, con colore che varia dal verde pallido al verde intenso, o viola – porpora in alcune varietà. I fusti sono eretti, ramificati e con sezione quadrata come molte delle Lamiaceae, con tendenza a divenire legnosi e frondosi. I fiori, che sono raggruppati in infiorescenze all’ascella delle foglie, sono piccoli bilabiati, bianchi o rosei ed hanno la corolla composta da 5 petali irregolari. Gli stami sono 4 e di colore giallo. I semi sono fini, oblunghi e neri.
Coltivazione –
Per la coltivazione di questa specie si tenga conto che sono state classificate circa 60 varietà e cultivar di Ocimum basilicum , che si differenziano per l’aspetto, l’aroma e l’adattabilità pedoclimatica. Comunque è una pianta coltivata in gran parte dei climi temperati del mondo è cresce bene in aree con buona esposizione al sole e con temperatura tra i 20 °C e 25 °C. A più alte temperature necessita di una più alta umidità, e non resiste a temperature inferiori ai 10 °C. questa pianta richiede annaffiature frequenti, ma con un suolo ben drenato, in quanto i ristagni d’acqua sono dannosi per le radici.
Può essere coltivato sia negli orti che in vaso. Per la tecnica specifica di coltivazione si può consultare la seguente scheda.
Usi e Tradizioni –
Il basilico è utilizzato nella cucina italiana e nelle cucine asiatiche in Taiwan, Thailandia, Vietnam, Cambogia e Laos, per via del marcato profumo delle sue foglie, che a seconda della varietà può essere più o meno dolce o pungente.
Questa pianta viene inoltre utilizzata come specie medicinale: sono utilizzate le foglie e le sommità fiorite per preparare infusi ad azione sedativa, antispastica delle vie digerenti, stomachica e diuretica, antimicrobica, antinfiammatoria. Il basilico è utilizzato anche contro l’indigestione e come vermifugo. Può essere utilizzato come collutorio contro le infiammazioni del cavo orale. Dal basilico si estrae un olio che viene utilizzato per contusioni o reumatismi.
Il suo olio essenziale viene anche utilizzato per la preparazione di profumi e liquori; dalla distillazione della pianta fresca si ottiene un’essenza contenente eucaliptolo ed eugenolo.
Nella storia il basilico non si è distinto tanto come alimento quanto come elemento nelle superstizioni diffuse tra le popolazioni dell’Asia, del Medio Oriente e del Mediterraneo. Come uso alimentare troviamo il basilico nella letteratura solo dalla fine del XVIII secolo. Gli esploratori dell’Ottocento riferirono di aver incontrato diverse specie di Ocimum in Africa, in Persia e in Asia Tropicale, native o coltivate.
Tra gli antichi egizi e i greci, il basilico aveva il simbolo di buon auspicio per l’aldilà; si usava infatti per le imbalsamature. I cinesi e gli arabi ne conoscevano le proprietà medicinali, mentre i crociati ne riempivano le navi per cacciare insetti e cattivi odori. A conferma di ciò, uno studio del 1989 sull’olio essenziale del basilico mostra che la pianta ha proprietà fungicide e repellenti per gli insetti. Uno studio simile del 2009 conferma che gli estratti dalla pianta sono molto tossici per le zanzare.
Presso Greci e Romani il basilico era considerato un simbolo diabolico, di sfortuna e di odio. Plinio il Vecchio attribuiva alla pianta capacità di generare stati di torpore e pazzia, mentre secondo Crisippo poteva essere dannoso per lo stomaco e per il fegato. Gli antichi romani lo associarono alla figura mitologica del basilisco, creatura a forma di serpente in grado di uccidere con lo sguardo: il basilico sarebbe servito come antidoto al suo veleno. Una leggenda africana sostiene, inoltre, che il basilico protegga dagli scorpioni.
Nel medioevo veniva utilizzato per guarire dalle ferite ed era un ingrediente dell’acqua vulneraria, usata un tempo per applicazioni esterne. Per altri invece era ritenuto velenoso.
Modalità di Preparazione –
Il basilico viene utilizzato in cucina per la preparazione ed aromatizzazione di vari piatti. Basti ricordare su tutti il Pesto alla genovese, dove il basilico fresco viene schiacciato col pestello nel tradizionale mortaio. Per mantenere intatto il suo aroma il basilico deve essere utilizzato fresco e aggiunto alle pietanze all’ultimo momento. La cottura ne attenua velocemente il sapore fino a neutralizzarlo, lasciando poco del suo profumo.
Può essere essiccato ma perde quasi completamente il suo sapore. In frigorifero invece si può conservare per qualche giorno, avvolto in un canovaccio da cucina. Nel congelatore invece sapore ed aroma si conservano per diversi mesi.
Il basilico viene usato per aromatizzare insalate, soprattutto con pomodori maturi, oppure zucchine, aglio, frutti di mare, pesce, uova strapazzate, pollo, coniglio, anatra, insalate di riso, zuppe, pasta e per le salse di pomodoro.
Anche nella cucina asiatica, specialmente a Taiwan, viene usato molto e frequentemente nelle zuppe. Le foglie intere accompagnano il pollo fritto o vengono usate per insaporire latte e creme.
Per il suo aroma predominante il basilico è difficile da abbinare ad altre erbe aromatiche come il timo ed il rosmarino mentre può essere abbinato con prezzemolo e menta in alcuni pesti siciliani.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.