Come coltivare il Ficus benjamin
Come coltivare il Ficus benjamin
Il Ficus benjamin (Ficus benjamina L., 1767) è una specie appartenente alla famiglia delle Moraceae che comunemente viene coltivata in vaso negli appartamenti. La sua coltivazione in un ambiente, non naturale per la pianta, richiede, soprattutto per questa specie alcuni accorgimenti tecnici. In questa scheda vedremo come coltivare il Ficus benjamin ed alcuni accorgimenti ed avversità da evitare per permettergli di vegetare nel modo migliore. La pianta si caratterizza con uno o più fusti di colore marrone chiaro e può raggiungere i 2,5 m di altezza. Questo piccolo alberello, in età giovanile risulta molto flessibile, motivo per cui i vivaisti intrecciano insieme i fusti per comporre delle composizione artificiose, anche se esteticamente gradevoli. In natura invece s’inarcano e s’incurvano verso il basso creando un effetto pioggia. Le foglie sono ovali, acuminate, lucide, di colore verde scuro o biancastre-gialle striate a seconda delle cultivar che, nel loro habitat, possono allungarsi fino a 10 cm per permettere alle gocce di pioggia di defluire rapidamente dalla loro superficie; il Ficus benjamina è una specie originaria delle umide foreste pluviali tropicali.
La pianta di Ficus benjamin richiede un clima caldo umido e posizione luminosa ma non la luce solare diretta; per garantire soprattutto l’umidità è bene scegliere la zona dell’appartamento con maggiore umidità relativa integrando questa con frequenti nebulizzazioni sulle foglie di acqua deionizzata.
Le annaffiature devono regolari; più abbondanti in estate e diradate d’inverno; regolatevi annaffiando tutte le volte che la parte superficiale del terriccio è asciutta fino a una profondità di 5 cm; nella bella stagione si giova dell’aria aperta in posizione ombreggiata ma umida. Soprattutto in appartamenti freddi non è opportuno tenere la pianta in ambienti in cui la temperatura possa scendere sotto i 10 °C, con correnti d’aria fredde ma bisogna stare attenti a questi cambi di “habitat” in quanto il ficus benjamin non ama essere spostato tra ambienti differenti, cosa che provoca spesso la caduta delle foglie. la temperatura ideale è tra 18 e 24°C. La caduta delle foglie si può avere anche a seguito del rinvaso; in questo caso però se seguirete le indicazioni successive, ben presto rigenererà nuovi germogli e nuove foglie.
Il terriccio più idoneo per la coltivazione in vaso del Ficus benjamin è quello universale per piante in vaso contrassegnato dalla dicitura “consentito in agricoltura biologica”, altamente drenante, contenente fertilizzante organico, funghi micorrizici e altri microrganismi benefici e ponendo dell’argilla espansa o ghiaia molto grossa la fondo per aumentare il drenaggio, per evitare marciumi radicali e malattie fungine. La fertilizzazione di questo substrato deve essere di tipo organica da applicare una volta al mese, in polvere o liquido, il cui contenuto di azoto sia superiore a quello di fosforo e potassio. Evitate però di fertilizzare nel periodo invernale. Bisogna non eccedere però in azoto perché questo provoca un eccessivo intenerimento delle foglie con possibilità di aumento di insetti vari (quali soprattutto afidi e cocciniglie) o acari che possono provocare l’ingiallimento e la caduta delle foglie attaccate.
Il Ficus benjamin va rinvasato ogni 2-3 anni fino a quando non avrà raggiunto le dimensioni desiderate; per questa operazione scegliete un contenitore col diametro di 10 cm più grande di quello attuale. Per riprodurre questa pianta si può utilizzare la moltiplicazione a margotta da effettuare all’inizio dell’estate o mediante talee apicali eseguite in primavera.
Il Ficus benjamin può causare una reazione allergica a causa della linfa, che si presenta come un liquido lattiginoso bianco, leggermente irritante che, in alcuni casi, può condurre ad uno shock anafilattico.