Acer cappadocicum lobelii
Acer cappadocicum lobelii
L’acero di Lobelius (Acer cappadocicum lobelii (Ten.) A.E.Murray) è un specie arborea, alquanto rara, appartenente alla famiglia delle Aceraceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Ordine Sapindales, Famiglia Aceraceae e quindi al Genere Acer, alla Specie A. cappadocicum ed alla Sottospecie A. cappadocicum lobelii.
Etimologia –
Il termine Acer deriva dal nome latino dell’Acero, citato in Plinio e Ovidio che avere origine da acer acris a punta, pungente, sia per la forma appuntita delle foglie che per l’uso dell’acero per fabbricare lance. L’epiteto specifico cappadocicum farebbe riferimento alle sue origini dellaCappadocia, regione storica dell’Anatolia. Il nome lobelii attribuito alla sottospecie è in onore del botanico fiammingo Mathias de Lobel (o de L’Obel, latinizzato in Matthaeus Lobelius, 1538-1616), medico di corte a Londra e autore di una famosa Historia plantarum.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Acer cappadocicum lobelii, anche detto Acero lobato è una specie endemica dell’Italia centro-meridionale, dall’Abruzzo alla Calabria, dove è presente in modo discontinuo nel piano collinare e montano (tipicamente tra 700 e 1700 m); presente quindi nell’Appennino meridionale, si ritrova in zone riconducibili alla classe pedo-climatica Fagetum di queste regioni.
Descrizione –
L’acero di Lobelius è una specie arborea capace di arrivare a 20 metri di altezza e si presenta con una chioma scarsamente espansa. È una specie decidua con portamento stretto e colonnare. I rami giovani sono coperti di pruina blu biancastra che poi, a maturità, diventano verdi. Le foglie sono opposte, di 6–12 cm di lunghezza con cinque lobi ondulati e ed appuntite verso l’estremità; sono lisce o poco dentate, lucide, verde scuro sopra, più chiaro sotto, gialle in autunno. Lo stelo reciso emana linfa lattiginosa. Presenta dei grappoli eretti di fiorellini giallo verdi che sbocciano con le foglie giovani. I frutti con ali verdi, che sono delle samare, sono lunghi fino a 2,5 cm.
Coltivazione –
L’Acer cappadocicum lobelii è una pianta che si adatta meglio a vari tipi di terreno, con un pH alquanto variabile. Anche l’esposizione è alquanto indifferente ma, per poter crescere meglio, soprattutto nei primi anni di vita, richiede una posizione riparata.
Usi e Tradizioni –
L’acero di Lobelius è una specie endemica dell’Italia centro-meridionale (alcuni autori vi includono anche alcune forme affini, proprie di aree limitate dei Balcani). Questa specie è usata anche occasionalmente come pianta ornamentale. Per la sua capacità pollonifera, discreta anche in assenza di disturbi, può trovare utilizzo nel consolidamento di terreni franosi. Come per altri aceri il suo legno può essere utilizzato per la realizzazione di strumenti musicali.
Modalità di Preparazione –
L’Acer cappadocicum lobelii non ha particolari utilizzi fuori da quelli forestali, naturalistici, ornamentali o per la costruzione di particolari manufatti o strumenti musicali.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.