Come coltivare la Zamioculcas in casa
Come coltivare la Zamioculcas in casa
La Zamioculcas (Zamioculcas zamilifolia (Lodd.) Engl., 1905) è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Araceae di origine della Tanzania con fusti carnosi, eretti o arcuati, lunghi fino a 50-60 cm e foglie carnose ovali, di colore verde scuro. Il suo nome è dovuto all’aspetto fogliare molto simile alle piante del genere Zamia ed è conosciuta anche con il nome di “gemma di Zanzibar” ed anche pianta di Padre Pio. In questa scheda vediamo le sue esigenze e come coltivare la Zamioculcas in casa. Si tratta di una pianta esteticamente molto bella che, essendo abituata a climi che alternano siccità a stagioni molto piovose, è una pianta abbastanza rustica. Per la coltivazione in appartamento va posta in un vaso capiente preparando un substrato possibilmente con una miscela di sabbia, pietra pomice a tessitura piccola e terriccio per piante di appartamento nella proporzione in volume rispettivamente di 30, 20 e 50 %. Questo substrato le consentirà un buon sistema drenante.
Le irrigazioni vanno effettuate solo quando la parte superficiale si sarà inaridita; la necessità è maggiore nel periodo che va dai primi caldi primaverili fino all’inizio dell’autunno. Nel periodo invernale l’irrigazione va effettuata molto di rado. Per la concimazione si può ricorrere molto economicamente a delle integrazione con fondi di caffè, destinando poi il rinnovo della fertilità con il rinvaso che va effettuato ogni due anni. Il rinvaso va effettuato estraendo il blocco di terra, pulendo le parti radicali secche o marce e ponendo la pianta dentro un contenitore leggermente più grande (se possibile) con una miscela di substrato preparato come in precedenza. Effettuata questa operazione la pianta va lasciata per alcuni giorni a riposare in un luogo non esposto ai raggi solari. Per quanto riguarda la fioritura questa è molto rara in appartamento mentre nel suo habitat naturale produce delle infiorescenze a pannocchia di colore bianco o verdastro, di aspetto simile a quelli delle calle.
Tra le avversità vediamo quali sono le maggiori: ricordiamo soprattutto le cocciniglie (soprattutto le cotonose) che si possono eliminare con oli bianchi e sapone di Marsiglia; altra avversità è rappresentata dai marciumi radicali e questi sono quasi sempre dovuti a ristagni dovuti o per eccesso di acqua o per la predisposizione di un substrato poco permeabile e sabbioso.