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Phragmites australis

Phragmites australis

La cannuccia di palude (Phragmites australis (Cav.) Trin. ex Steud.) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Poaceae.

Sistematica –
La Phragmites australis appartiene al Dominio Eukaryota, al Regno Plantae, alla Divisione Magnoliophyta, Classe Liliopsida, Ordine Poales, Famiglia Poaceae, Sottofamiglia Arundinoideae e quindi al Genere Phragmites ed alla Specie P. australis.

Etimologia –
Il nome del genere deriva dal greco “phragma, phragmos, phragmítes”, che significa muro, steccato, recinto, siepe, per il fatto che questa pianta forma fitti e densi popolamenti, spesso impenetrabili o forse anche perché se ne fabbricavano recinti e steccati. La pianta viene già menzionata da Plinio con tale nome. L’epiteto specifico proviene invece dall’agg. latino “australis, -is, -e”, da “auster”, dal sud, meridionale.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La cannuccia di palude sembra essere originaria dell’Eurasia ma è diffusa in ogni parte del mondo. Questa pianta si sviluppa in densi canneti in prossimità di paludi e aree umide, sulle sponde di laghi, stagni, fossati e in terreni incolti bagnati e tollera un moderato livello di salinità.

Descrizione –
La cannuccia di palude è una specie erbacea perenne, rizomatosa che può raggiungere anche i 2-4 metri di altezza. Le foglie di questa specie sono opposte, ampie e laminari, lunghe da 15 a 60 cm e larghe 1 – 6 cm, glabre, verdi o glauche. All’apice del fusto della cannuccia di palude è presente una pannocchia di colore bruno o violaceo, lunga fino a 40 centimetri. Germoglia a marzo e fiorisce a luglio.

Coltivazione –
Siccome la Phragmites australis ha un’elevata efficacia depurativa dell’acqua, sia per laghetti, biopiscine, biolaghi, vasche per carpe koi ed impianti di fitodepurazione è una specie che può trovare grandi applicazioni nella tecnica di fitodepurazione. È infatti la pianta palustre più efficace nella depurazione delle acque da inquinanti organici (come ad esempio gli escrementi dei pesci), ed è efficace anche per l’assorbimento di metalli pesanti disciolti in acqua. La cannuccia di palude preferisce una esposizione in pieno sole o mezz’ombra e resiste a temperature molto rigide.

Usi e Tradizioni –
Il rizoma della cannuccia di palude contiene sostanze amare, piccole quantità di alcaloidi, sali di potassio e resine. Possiede proprietà sudorifere e diuretiche, simili del tutto a quelle di Arundo donax L., e viene utilizzato per curare stati febbrili, influenzali, raffreddori, bronchiti e per ridurre gli edemi. Gli indiani d’America usavano i sottili semi rossastri per fare farina, i giovani germogli bolliti come verdura, le radici macinate e trasformate in farina e ne bevevano la linfa dolce. In Cina il rizoma e le radici trovano applicazioni per curare nausea, problemi urinari ed artriti. I giovani germogli vengono spesso consumati sia crudi che cotti.
Inoltre i fusti duri e rigidi che persistono per tutto l’inverno e le foglie larghe e coriacee sono un ottimo materiale per realizzare tetti di paglia, stuoie, graticci, cesti, carta e persino pipe. Le pannocchie della Phragmites australis vengono spesso utilizzate per farne scopini. Le piante che crescono in vicinanza delle acque salmastre pare che producano fusti migliori e più resistenti.
La pianta ricopre un interessante ruolo ecologico in quanto offre rifugi e posti di nidificazione per tante specie di uccelli.

Modalità di Preparazione –
Le modalità di preparazione di questa specie possono essere per scopi alimentari o terapeutici. Per scopi alimentari si possono utilizzare i giovani germogli bolliti come verdure; mentre dai semi si può ricavare una farina alimentare. Per l’uso terapeutico si possono utilizzare il rizoma e le radici.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




2 pensieri riguardo “Phragmites australis

  • FRANCO RIPAMONTI

    Buongiorno,
    desidero conoscere se si hanno dati o studi relativamente alle capacità di traspirazione della phragmites Australis ed in caso positivo dove possono essere consultati.
    Grazie per la disponibilità.
    Franco Ripamonti

    Rispondi
    • ecosostenibile

      Buongiorno,
      purtroppo non ci occupiamo nello specifico di aspetti medici e terapeutici ma riportiamo semplicemente quanto presente nelle bibliografie delle singole specie. Tuttavia potrebbe cercare su Google Scholar dove potrebbero essere presenti studi e ricerche in merito.

      Rispondi

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