Capsicum frutescens
Capsicum frutescens
Il Pepe di Cayenna (Capsicum frutescens L.) è una piccola specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Solanaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Asteridae, Ordine Solanales, Famiglia Solanaceae e quindi al Genere Capsicum ed alla Specie C. frutescens.
Etimologia –
Il termine Capsicum proviene dal greco καψάκιον capsákion piccolo orciolo, per la struttura cava dei frutti nelle specie di questo genere.
L’epiteto specifico frutescens viene da frutex arbusto: con portamento arbustivo.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Capsicum Frutescens è una pianta di origine dei Paesi dell’America meridionale e centrale dove, grazie al clima prettamente tropicale e subtropicale la pianta cresce in modo del tutto spontaneo.
In queste aree può arrivare alle dimensioni di un piccolo albero fino a 2 m di altezza.
Descrizione –
Il Pepe di Cayenna è un arbusto a portamento eretto, simile ad un piccolo albero, che può raggiungere altezze di 0,5 m, fino ai 2 m. nei Paesi d’origine.
Le foglie sono lanceolate e di colore verde.
I fiori sono a corolla viola, singoli, con stami gialli o viola, a 5 – 7 petali, e compaiono all’ascella delle foglie, uno o più per nodo, nel periodo estivo.
Questi fiori possono essere fecondati da alcuni insetti pronubi, oppure possono autoimpollinarsi.
Il frutto è un bacca, particolarmente piccante per la presenza di capsaicina, di colore verde all’inizio e che a maturazione possono variare dal rosso-arancione al viola, passando per le varie tonalità di giallo, arancio e rosso.
Coltivazione –
Le piante di Capsicum frutescens vengono coltivate spesso come piante ornamentali in giardino o in vaso, ma non sono i fiori a renderle esteticamente interessanti quanto i frutti, che a maturazione, sia per il colore che per l’abbondanza, rendono queste piante particolarmente attraenti.
La coltivazione più importante è però legata alla produzione di peperoncini piccanti che vengono utilizzate nelle spezie di tutto il mondo.
Per quanto riguarda le tecniche di coltivazione si rimanda alla seguente scheda.
Usi e Tradizioni –
Il Capsicum frutescens è una delle 5 specie principali del genere Capsicum, che comprende peperoni e peperoncini. All’interno della specie C. frutescens la variabilità di colore e forma dei frutti è bassa, al contrario che nelle altre tre principali. Questa specie viene coltivato principalmente nella varietà Tabasco, per farne l’omonima salsa Tabasco.
Queste specie si caratterizzano tutte per la loro piccantezza, dovuta alla presenza di capsaicina che viene misurata tramite un’apposita gradazione che è la scala di Scoville (o più brevemente scala Scoville).
Le varietà di Capsicum frutescens coltivate in tutto il mondo sono numerose; coltivate sia per scopi ornamentali che per la mirata produzione di ottimi peperoncini da consumare freschi, essiccati o come ingredienti di ottime salse.
Di seguito si riporta un elenco delle varietà più conosciute:
– Tabasco: sulla Scala Scoville, raggiunge il sesto potere di piccantezza. Espresso in SHU, il suo grado di piccantezza oscilla tra i 30.000 e i 70.000. Conosciamo principalmente il Tabasco per l’omonima salsa, molto utilizzata dagli inglesi e dagli americani per preparare i classici hamburger. I frutti di questa pianta vengono utilizzati perlopiù per la salsa tabasco: è raro acquistare questo peperoncino sfuso. A seconda della zona di maturazione, i suoi frutti possono essere rossi, gialli o verdi. È l’unico peperoncino a risultare più succoso della Capsicum Frutescens. Il suo paese di origine è il Messico;
– Piri Piri: questo peperoncino raggiunte il settimo livello di piccantezza. Oscilla tra i 50.000 e i 70.000 SHU. Possiamo tradurre il suo nome dallo swahili e significa “pepe pepe”. È una varietà che cresce in modo spontaneo soprattutto nell’Africa Centromeridionale, come il Sudafrica, la Nigeria, il Ghana, il Mozambico e il Malawi. È particolarmente utilizzato nella cucina lusitana;
– Thair Pepper: il suo grado di piccantezza rientra tra i 50.000 e i 100.000 SHU, in base alla maturazione. È molto piccante e pizzica abbastanza la lingua a un primo assaggio; dopo avere superato le difficoltà oggettive con il piccante, potrete degustare un bel sapore fruttato. È originario dell’Asia;
– Thai Bangkok Upright: non è molto piccante rispetto agli altri, registra solo tra i 15.000 e i 30.000 SHU. Il suo paese di origine è la Thailandia, precisamente Bangkok. Presenta sfumature violacee in fase di maturazione;
– New Delhi Long: i gradi SHU variano tra i 5.000 e i 30.000. Questi peperoncini sono particolarmente rossi. La sua provenienza si fa risalire all’India.
– Bird’s Eye Chili: anche in questo caso la sua piccantezza varia tra i 50.000 e i 100.000 SHU. È originario delle Filippine, dove è conosciuto con il nome di Labuyo. Si presenta sotto forma di colori molto diversi, come il rosso, l’arancione o il verde. Il suo principale utilizzo è in cucina, per salse o condimenti;
– Mem Jolokia: le sue origini sono indiane, precisamente di Assam. Qui alziamo un po’ il livello di piccantezza: questo peperoncino raggiunge il milione di SHU. Ha un sapore davvero unico ed è veramente molto piccante;
– Bird’s Eye Demon: è una pianta nana. I suoi peperoncini sono del colore del fuoco. La piccantezza varia tra i 50.000 e i 100.000 SHU.
Tra tutte queste la più conosciuta in assoluto è la varietà Tabasco: si tratta di una varietà bellissima, da un punto di vista estetico, fondamentale per la produzione di frutti che vengono utilizzati per la preparazione di una famosissima salsa. Così come la Paprika ungherese, anche la Salsa Tabasco, il cui brevetto originale è della società americana McIlhenny, vanta una diffusione impressionante in tutto il mondo.
Tutti questi peperoncini contengono capsaicina e capsicina (da decomposizione), carotenoidi, vitamine B2, PP, C, E, provitamina A, acido malico e citrico, proteine e un olio volatile. Tradizionalmente conosciuto come tonificante ed eccitante.
Questa spezia stimola la circolazione.
Attenzione comunque alla tossicità della capsaicina presente nel genere Capsicum. I soggetti sensibili a questa sostanza potrebbero riscontrare dei problemi già solo toccando le piante.
Consumare il peperoncino, crudo o in speciali preparazioni, è vivamente sconsigliato a chi soffre di gastrite, colon irritabile, ulcera, emorroidi, reflusso gastroesofageo e a donne in gravidanza o che allattano al seno.
Modalità di Preparazione –
Il Pepe di Cayenna è una pianta i cui frutti che vengono impiegati crudi, essiccati o freschi, o in salse.
È un ingrediente in grado di rendere anche la più semplice preparazione una vera e propria opera d’arte culinaria. Consumarlo nelle giuste dosi non può far altro che giovare alla salute: il frutto contiene flavonoidi e capsainoidi che svolgono un potente effetto antibatterico, è ricco di Vitamina C e di altri principi attivi utili in una dieta per contrastare l’aumento del peso. A completare il quadro ci sono diverse proprietà antiossidanti e antitumorali.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.