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Capsicum annuum

Capsicum annuum

Il Peperone (Capsicum annuum L.) è una specie erbacea annuale (tra le 5 specie principali del genere Capsicum), che comprende peperoni e peperoncini, della famiglia delle solanacee.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Asteridae, Ordine Solanales, Famiglia Solanaceae e quindi al Genere Capsicum ed alla Specie C. annuum.

Etimologia –
Il termine Capsicum proviene da cápsa cassa o dal greco kapsákion piccolo orciolo, per la struttura cava del suo frutto. L’epiteto specifico, annuum, si riferisce all’annualità del suo ciclo vegetativo.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Capsicum annuum è una specie originaria del continente americano che, insieme al pomodoro ed altre specie, fu portata in Europa nel XVI secolo, con le spedizioni spagnole e portoghesi. Oggi è molto diffusa ed è la principale specie del genere Capsicum coltivata in molti Paesi, tra cui: Cina, Corea, India, Italia, Messico, arcipelago della Malesia, Ungheria.

Descrizione –
Il Capsicum annuum è un arbusto con portamento eretto e con foglie lanceolate, verdi. Sul fusto e sulla pagina superiore delle foglie può essere presente una peluria. I firoi sono bianchi, singoli con stami giallo/verdi, con 5-7 petali. Il frutto del peperone è una capsula che a maturazione può avere colori e forme molto differenti.

Coltivazione –
La coltivazione del Capsicum annuum lo rende un ortaggio molto comune nella cucina di tutti i paesi d’Europa ed in molti del mondo, con una superficie coltivata che supera 1,5 milioni di ettari.
Per la tecnica di coltivazione del peperone puoi consultare la seguente scheda, mentre per i peperoncini vai a quest’altro contributo.

Usi e Tradizioni –
Il Capsicum annuum è quasi sicuramente la specie più coltivata al mondo tra i generi Capsicum. Questa specie è costituita da moltissime cultivar e comprende anche il C. annuum var. aviculare, (chiltepin), che secondo alcuni è la sottospecie selvatica più vicina all’antenato comune di tutte le specie.
Il peperone si è evoluto e diffuso originariamente in un’area compresa tra: Brasile e Bolivia, Perù, Caraibi, Argentina, fino al Texas, Florida, California, Louisiana e Arizona. Quando gli Spagnoli arrivarono in Messico, gli antichi popoli Aztechi avevano selezionato molte varietà.
Il peperone contiene molte sostanze e principi attivi, tra cui ricordiamo la capsaicina, responsabile della piccantezza di alcune varietà, e la solanina, variabile tra le diverse varietà. Contiene inoltre percentuali differenti di acqua (intorno al 92 %) e di Carboidrati, Fibre, Proteine, Grassi e Vitamina C. Particolare menzione va fatta per la variabilità del contenuto in capsaicina, e quindi di piccantezza, questa varia, in funzione alle varietà, da zero a più di 100.000 unità di Scoville. Inoltre alcuni dei bird’s eye, come quello Ugandese, che hanno una piccantezza fino a 175.000, non sono Capsicum annuum, ma C. frutescens o C. chinense.
Il peperone, oltre che per fini alimentari, trova impiego anche nel campo medico. In questo senso ricoprono grande interesse le varietà ad alto contenuto di capsaicina, un alcaloide che ha la capacità di legarsi ad alcuni recettori del dolore, desensibilizzandoli; la capsaicina sembrerebbe avere proprietà antidolorifiche. Risulterebbe inoltre utile contro le infiammazioni e nella gestione di patologie infiammatorie anche importanti come l’artrite reumatoide.
Il Capsicum annuum stimola la circolazione sanguigna, riscalda la muscolatura e riduce la formazione di acido lattico, per questo è utilizzato in oli per massaggi sportivi pre gara insieme ad altri oli derivati da mandorlo, olivo, girasole, Arnica montana, canfora e complessi vitaminici.
In omeopatia viene utilizzato come sintomatico per le infiammazioni delle mucose irritate ed urenti di tutto il tratto gastroenterico ed urinario, accompagnate da secrezione e tenesmo: dalla gastrite ed esofagite con reflusso alle emorroidi con bruciore anale, dal tenesmo rettale alle infiammazioni urogenitali.

Modalità di Preparazione –
Il peperone è un ortaggio che può essere consumato e cucinato in vari modi, anche in funzione delle tradizioni culinarie di vari Paesi. In Italia viene consumato cotto o crudo e anche conservato soprattutto sotto aceto o sott’olio. Le varietà con piccantezza elevata invece vengono utilizzate come spezie per vari piatti e conservate sia sott’olio che allo stato secco interi o anche in polvere.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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