Sargassum fusiforme
Sargassum fusiforme
L’ Hijiki (Sargassum fusiforme (Harv.) Setch., 1931) è un’alga bruna appartenente alla famiglia delle Sargassaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Chromista,
Superphylum Heterokontophyta,
Phylum Ochrophyta,
Classe Phaeophyta,
Sottoclasse Fucophycidae,
Ordine Fucales,
Famiglia Sargassaceae,
Genere Sargassum,
Specie S. fusiforme.
Sinonimi
– Hizikia fusiformis (Harvey) Okamura 1932;
– Cystophyllum fusiforme Harvey.
Etimologia –
Il termine Sargassum proviene dallo spagnolo sarga salice, al quale vennero paragonate le alghe appartenenti a questo genere per la flessibilità delle loro fronde.
L’epiteto specifico fusiforme viene da fusus fuso e da forma figura, aspetto: a forma di fuso, affusolato.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Sargassum fusiforme è un’alga bruna diffusa in vari mari ed oceani, soprattutto in Estremo Oriente, dove le loro piante a cespuglio rivestono le rocce appena sotto il livello dell’acqua.
Il suo habitat è quello delle aree scogliere moderatamente esposte alle onde dove cresce a profondità maggiori rispetto ad altre alghe.
Descrizione –
Sargassum fusiforme è un’alga bruna con foglie quasi cilindriche che ricordano i rami degli alberi;
Il tallo di quest’alga assume un aspetto filiforme, cilindrico, di colore che può arrivare a quasi nero.
Coltivazione –
Il Sargassum fusiforme è un’alga che cresce in aree con moto ondose più moderato ed a maggiori profondità rispetto ad altre alghe.
La produzione di biomassa è influenzata dal moto ondoso, essendo maggiore in condizioni di acque meno agitate.
La raccolta avviene tra gennaio e maggio; i germogli più teneri e gustosi sono quelli che crescono per primi e raccolti all’inizio di stagione, in gennaio e febbraio.
Dopo la raccolta, vengono fatte bollire in grossi serbatoi pieni d’acqua di lavaggio delle alghe per parecchie ore, diventando più teneri e assorbendo il pigmento concentrato nell’acqua bollente; sono poi seccate, selezionate ed impacchettate per la vendita.
Usi e Tradizioni –
Il Sargassum fusiforme è un’alga conosciuta con vari nomi.
In Cina prende i nomi di: Hai tso, Chiau tsai, Hai ti tun, Hai toe din, Hai tsao, Hoi tsou;
in Giappone di: Hijiki ed in Coreano quello di: Nongmichae.
È un’alga bruna che possiede il maggior tenore di minerali e oligoelementi (34%).
È ricchissima di minerali e di calcio: cento grammi di S. fusiforme secche contengono più di 1.400 mg di calcio, molto più del latte, che ne contiene solo 100. In queste alghe sono abbondantemente presenti i minerali più importanti, oltre ad oligoelementi, che hanno la funzione di tonificare il corpo e purificare il sangue, mantenendo costante il livello glicemico.
Il Sargassum fusiforme è un’alga rigenerante per eccellenza: è cicatrizzante, rinforza, facilita l’abbassamento del tasso di colesterolo, previene la carie dei denti, limita i capelli bianchi, è raccomandata durante la gravidanza e in piccolissime quantità ai bambini.
Inoltre è un’alga utilizzata da tempi remoti, in piccole quantità, nelle cucine cinese meridionale, coreana e giapponese, dove sono note perché esaltano la bellezza e rendono i capelli forti, lucidi ed elastici.
Quest’alga va consumata in piccole quantità.
Si dice che i Giapponesi devono la loro caratteristica capigliatura al consumo regolare di quest’alga che si riflette sui loro capelli, che sono lucidi, brillanti, forti, elastici e incanutiscono molto tardi.
Si deve evidenziare, inoltre, la sua azione sulle unghie e sulle ossa e il suo alto contenuto di ferro. È raccomandata nei casi di anemia. Oltre che per l’alimentazione viene usata anche nei problemi di circolazione sanguigna e per rinforzare tutti i suoi vasi.
La medicina tradizionale affermava che queste alghe ricordano nella forma i capelli e i capillari, confermando così il loro indubitabile effetto su di essi, sulle vene, sulle arterie e appunto sui capillari. Veniva associata al sistema di organi reni-vescica urinaria. La sua ricchezza di minerali conferma questa scelta, poiché i minerali sono l’alimento base dei reni.
Siccome l’alga contiene arsenico inorganico, è preferibile non abusarne e limitarne il consumo a non più di tre volte alla settimana e a non più di 4,5 g per volta.
Modalità di Preparazione –
L’ Hijiki, dopo la raccolta, vengono fatte bollire in grossi serbatoi pieni d’acqua di lavaggio delle alghe per parecchie ore, diventando più tenere e assorbendo il pigmento concentrato nell’acqua bollente; sono poi seccate, selezionate ed impacchettate per la vendita. Quando vengono ammollate si espandono considerevolmente, aumentando di cinque volte il loro volume; si armonizzano bene con l’olio, quindi in genere si fanno saltare. Richiedono un tempo di cottura più prolungato della maggior parte delle altre alghe, si addolciscono se cotte con le cipolle e si combinano molto bene con le verdure a radice. L’ammollo è bene farlo in un recipiente, coprendole e rimescolandole, si passano poi in un altro recipiente ripetendo l’operazione con nuova acqua; l’acqua di ammollo può essere usata per la cottura.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.