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Apodemus alpicola

Apodemus alpicola

Il topo selvatico alpino (Apodemus alpicola Heinrich, 1952) è un roditore appartenente alla famiglia dei Muridae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Mammalia,
Superordine Euarchontoglires,
Ordine Rodentia,
Superfamiglia Muroidea,
Famiglia Muridae,
Sottofamiglia Murinae,
Genere Apodemus,
Sottogenere Sylvaemus,
Specie A. alpicola.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il topo selvatico alpino è un roditore endemico delle Alpi dove è diffuso in maniera alquanto frammentata nelle zone alpine dell’Austria, Francia, Germania, Italia e Svizzera. In Italia è presente nelle Alpi Liguri, Valle d’Aosta e in Val Venosta.
Il suo habitat è quello dei boschi montani, dove preferisce le zone rocciose e i prati tra 550 e 2.100 metri di altitudine, inoltre, nel periodo autunnale ed invernale visita facilmente le abitazioni.

Descrizione –
L’ Apodemus alpicola è un roditore, più grosso del topo domestico e selvatico, con una lunghezza testa-corpo di 8,5-11,5 cm; la lunghezza della coda è di 10-14 cm, lunghezza del piede di 22 – 26,5 mm, lunghezza delle orecchie 15 – 20 mm, per un peso di 25-35, fino a 45 grammi.
Si riconosce per avere le parti superiori di colore bruno-dorate, mentre le parti inferiori sono bianche o bianco-giallastre. Sulla gola e sul petto è presente una grande macchia arancione. Ha una linea di demarcazione lungo i fianchi netta. La coda è più lunga della testa e del corpo ed è di colore scuro sopra e più chiaro sotto.

Biologia –
Le informazioni sull’ecologia del topo selvatico alpino sono scarse; si sa che è una specie notturna, attiva tutto l’anno, che si riproduce soprattutto in primavera ed estate.

Ruolo Ecologico –
Fino alla fine degli anni ’80 l’Apodemus alpicola era considerato, per le sue affinità, una sottospecie alpina dell’ Apodemus flavicollis. Solo nel 1989 è stato elevato allo status di specie sulla base delle caratteristiche morfologiche del cranio e dei denti. In seguito, è stato possibile confermare questo dato su base genetica e molecolare.
Questo piccolo mammifero è una specie terricola che sembra preferire una dieta ricca di insetti durante la primavera, mentre i semi di dicotiledoni erbacee costituiscono la principale fonte di cibo durante il resto dell’anno. Si presume che i carnivori, i rapaci notturni e i serpenti siano i suoi principali predatori, come nel caso delle altre specie di topi selvatici.
Per quanto riguarda lo stato di conservazione l’ Apodemus alpicola, secondo la IUCN Red List, viene considerato specie localmente comune all’interno del suo areale e priva di serie minacce, e quindi a rischio minimo (LC).

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Gordon Corbet, Denys Ovenden, 2012. Guida dei mammiferi d’Europa. Franco Muzzio Editore.
– John Woodward, Kim Dennis-Bryan, 2018. La grande enciclopedia degli animali. Gribaudo Editore.




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