Aonidiella aurantii
Aonidiella aurantii
La cocciniglia bianca-rossa forte degli agrumi (Aonidiella aurantii Maskell, 1879) è un insetto rincote omottero appartenente alla famiglia dei Diaspididae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Ramo Bilateria, Phylum Arthropoda, Subphylum Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Exopterygota, Subcoorte Neoptera, Superordine Paraneoptera, Sezione Rhynchotoidea, Ordine Rhynchota, Sottordine Homoptera, Sezione Sternorrhyncha, Superfamiglia Coccoidea, Famiglia Diaspididae e quindi al Genere Aonidiella ed alla Specie A. aurantii.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Aonidiella aurantii è una cocciniglia originaria del Sud-Est asiatico da dove si è poi diffusa in tutte le aree agrumicole del mondo.
In Italia è presente nelle regioni meridionali ed in particolar modo in Sicilia.
Si tratta di una specie polifaga, che vive preferibilmente su agrumi, in particolare il limone, ma si riscontra anche su altri fruttiferi (carrubo, fico, mandorlo, melo, pero, susino, nespolo del Giappone, vite, ecc.) e su svariate piante ornamentali ( rosa, alloro, Cycas rivolta , edera, ligustro, pittosporo, quercia, ecc.).
Morfologia –
La Aonidiella aurantii è una cocciniglia con dimorfismo sessuale con le femmine che hanno un follicolo di circa 2 mm di diametro, tondo e di colore nocciola-rossastro; le esuvie sono centrali e più scure. I maschi, di dimensioni più piccole, hanno un follicolo di circa 1 mm di lunghezza, ovale e di colore marroncino-chiaro.
Nello stadio adulto il maschio è alato e di colore giallastro.
Attitudine e Ciclo biologico –
La Aonidiella aurantii sverna in vari stadi di sviluppo; infatti negli ambienti con climi caldi e asciutti, compie fino a quattro generazioni all’anno che si accavallano tra di loro. La prima generazione inizia ai primi di maggio fino alla fine di luglio, la seconda va dalla prima decade di luglio a fine agosto, la terza inizia a fine agosto fino ai primi di settembre ed all’inizio di novembre e l’ultima che va da novembre a maggio dell’anno successivo.
Le femmine, nel periodo primaverile, che sono state fecondate dai maschi alati, la cui vita è limitata a circa un giorno, partoriscono neanidi già attive dopo qualche ora o depongono mediamente un centinaio di uova a sviluppo embrionale ultimato, da cui le neanidi sgusciano immediatamente (specie ovovivipara).
Le neanidi di I età, dopo una breve fase mobile in cui possono anche essere trasportate dal vento su altre piante, si fissano al substrato e iniziano ad alimentarsi.
L’ Aonidiella aurantii infesta rami, foglie e frutti, specialmente del Limone in cui provoca danni simili a quelli delle altre Cocciniglie: ingiallimenti fogliari, filloptosi e generale deperimento della pianta; inoltre i frutti colpiti cascano precocemente e sono fortemente deprezzati. Inoltre i rami particolarmente colpiti manifestano fessurazioni della corteccia, in seguito alle punture dell’insetto.
Ruolo Ecologico –
L’ Aonidiella aurantii, con la sua attività, nel caso di infestazioni elevate, oltre ai danni a carico delle piante di agrumi provoca un deprezzamento soprattutto nei frutti dei limoni.
Infatti la presenza della cocciniglia in numero maggiore a circa 10 individui per frutto determina un deprezzamento commerciale dei frutti.
L’equilibrio delle popolazioni di questa cocciniglia sono determinate da vari fattori quali:
– progettazione attenta degli agrumeti o di altri fruttiferi tenendo conto di evitare eccessiva specializzazione, sesti troppo stretti, potature inefficienti, eccessivo uso di concimi nitrici, mancanza di siepi, eccessiva lavorazione dei terreni con mancanza della cotica erbosa, ecc.
– trattamenti con insetticidi o altri biocidi che vanno ad eliminare le biocenosi di altri insetti quali pronubi, predatori e parassito idi di questa cocciniglia.
L’ Aonidiella aurantii è infatti limitato da molti nemici naturali quali:
– Predatori: Chilocorus bipustulatus (L.) (Coleoptera: Coccinellidae);
– Parassitoidi: Aphytis melinus De Bach, Aphytis lingnanensis Comp., Aphytis coheni De Bach, (Imenotteri Afelinidi) (Ectofagi), Compariella bifasciata How. ((Imenotteri Encirtidi)
– Entomopatogeni: Cephalosporium lecanii Zimm.
La lotta contro questa cocciniglia deve preliminarmente seguire degli attenti criteri di agroecologia per riportare le popolazioni entro le soglie di danno.
Negli anni passati si faceva un massiccio uso di insetticidi, anche se con criteri di lotta guidata ed integrata. Si tratta di rimedi che si rendono necessari a causa dell’errore di progettazione di una vecchia generazione di agrumeti.
Pur tuttavia la lotta deve prevedere, oltre ai criteri da seguire su una buona aerazione delle chiome degli alberi, riduzione della polvere sulle foglie, dell’eliminazione dei concimi azotati di provenienza nitrica, di sesti più ampi, di interruzione degli appezzamenti con altre specie per incrementare la biodiversità aziendale, con lavaggi da eseguire sulle neanidi al superamento delle soglie di intervento; queste sono state stimate, su un campione del 10% delle piante, in:
– 1 femmina per cm di rametto su un campione di 4 rametti (10 cm di lunghezza) per pianta;
– 4 femmine per frutto su un campione di 20 frutti per pianta.
Il campionamento va effettuato a partire dalla fine dell’inverno, dapprima sui rametti e poi sui frutti.
I prodotti da utilizzare sono Oli bianchi eventualmente attivati con sapone di Marsiglia o altri prodotti naturali con cadenza di 10-20 giorni in funzione del livello dell’infestazione e dell’andamento delle generazioni di neanidi.
Per questo Diaspino è inoltre stato isolato il ferormone che consente di seguire l’evoluzione della popolazione mediante il monitoraggio con trappole sessuali, installate in primavera.
Inoltre è bene integrare di frequente interventi biologici quali:
– lanci dell’imenottero afenilide Aphytis melinus per aumentare il controllo biologico naturale esercitato da parassitoidi e predatori, specialmente dopo che si sono verificate condizioni sfavorevoli per l’entomofauna utile (gelate, elevate temperature, trattamenti chimici non selettivi). Per programmare sia i lanci sia i trattamenti bisogna collocare a inizio marzo una trappola al feromone per appezzamento omogeneo. La trappola intercetta i voli dei maschi svernanti maturi per l’accoppiamento con le femmine vergini della cocciniglia. Il maschio alato della cocciniglia si riconosce dagli altri insetti per la lunghezza delle antenne che supera quella del corpo e per la tipica banda trasversale. Alle prime catture si iniziano i lanci inondativi di A. melinus: 50.000-100.000 insetti/ha, frazionati in 5-6 interventi, di cui almeno il 50% durante i voli primaverili dei maschi. Ad ogni intervento si rilasciano circa 5.000 insetti ogni 100-120 pianta (20.000/ha).
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.