Cola acuminata
Cola acuminata
La Cola acuminata (Cola acuminata (P.Beauv.) Schott & Endl.) è una specie arborea sempreverde appartenente alla famiglia delle Sterculiacee.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Dilleniidae, Ordine Malvales, Famiglia Sterculiaceae e quindi al Genere Cola ed alla Specie C. acuminata.
È sinonimo il termine:
– Sterculia acuminata.
Etimologia –
Il termine del genere Cola proviene dal nome vernacolare sudanese kóla.
L’epiteto specifico acuminata viene da acumen punta, acutezza, per la forma delle foglie.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Cola acuminata è una pianta originaria delle foreste tropicali dell’Africa occidentale.
Il suo habitat è quello delle foreste tropicali e viene coltivata in Brasile, Jamaica e nelle Indie Occidentali.
Descrizione –
La Cola acuminata è un albero di medie dimensioni che raggiunge i 10–15 m di altezza.
Ha rami bassi e corteccia di colore grigio o verde scuro.
Le foglie sono alterne, di colore verde scuro e di forma ovale ed acuminata, portate da un lungo picciolo.
I fiori sono di colore bianco – giallo, raggruppati in infiorescenze a racemo, costituite da fiori maschili, fiori femminili e fiori ermafroditi. I fiori sono impollinati dagli insetti.
I frutti, costituiti da 2-6 follicoli, sono di consistenza ruvida, chiazzati e lunghi fino a 20 cm e contengono semi grandi, piatti e di colore rosso vivo, comunemente noti come noci di cola.
Coltivazione –
L’albero della cola è una pianta che è vulnerabile al gelo e va coltivate in climi simili alle sue zone di origine. È una pianta che preferisce terreni umidi, sabbiosi, o argillosi ben drenati con acidità neutra.
Inoltre richiede una esposizione soleggiata e può tollerare la siccità.
Usi e Tradizioni –
Il primo a descrivere e a classificare la specie della Cola fu Ambroise Marie François Joseph Palisot de Beauvois, che fu un botanico e naturalista francese.
In occidente la Cola si è diffusa alla fine del XIX secolo grazie all’arrivo sul mercato della famosissima bibita gassata ideata dal dottor John Pemberton.
La noce di cola è sempre stata usata contro la stanchezza o per la sua azione afrodisiaca e tradizionalmente veniva consumata masticandone i semi. In passato, tale era il valore della cola che gli alberi venivano sempre piantati nelle vicinanze dei villaggi e negli scambi commerciale, dove la noce di cola veniva barattata con polvere d’oro.
La pianta di Cola viene consumata in alcune regioni dell’Africa durante riti e cerimonie, per dare il benvenuto, come simbolo di amicizia.
Inoltre, sempre in Africa, le noci di cola possono essere utilizzate nella medicina tradizionale o come colorante alimentare, mentre il legno può essere usato come combustibile o per fabbricare mobili, case o barche.
Oggi, la noce di cola rientra nella composizione di diversi farmaci: di questi, alcuni sono impiegati per combattere l’asma o le malattie polmonari croniche.
I frutti contengono circa il 2% di catechina-caffeina, teobromina e colina. Sono arrostiti, pestati o masticati e possono essere aggiunti a bevande, come tè o latte, o cereali come il porridge. Quando le noci intere vengono masticate, hanno un sapore amaro, ma lasciano un retrogusto dolce che esalta il sapore e la dolcezza di altri cibi durante il pasto. Inoltre vengono macinati in una polvere ed aggiunti alle bevande per aumentare la vigilanza, ridurre l’affaticamento e aumentare la resistenza.
I suoi frutti vengono raccolti dalle foreste della Repubblica Democratica del Congo, sulla costa occidentale dell’Africa, tra cui Nigeria, Benin, Togo, Ghana, Liberia, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau.
In generale la Cola ha un’azione tonica, dimagrante, stimolante, broncodilatatrice, afrodisiaca, antiastenica ed è in grado di migliorare le performance sportive. La cola è un diuretico, utilizzato come antifatica e come fonte di caffeina. La cola, infatti, è in grado di migliorare l’attenzione, l’apprendimento e la capacità di memorizzare, stimola il cervello e contrasta la sonnolenza. Grazie alla cola è possibile ridurre la stanchezza e la depressione, e lottare contro mal di testa, ipertensione e cattiva circolazione. La cola ha proprietà drenanti e contribuisce ad eliminare i liquidi in eccesso e abbassare il peso corporeo. Per questo motivo è possibile ritrovarla in diversi rimedi fitoterapici come dimagrante e stimolante neuromuscolare.
L’assunzione di Cola è comunque controindicata nei pazienti con ipertensione, insonnia, cardiopatie e ipertiroidismo. Si sconsiglia di assumerla durante la gravidanza e in fase di allattamento, e non dovrebbe essere somministrata ai bambini. Gli effetti collaterali della cola sono: insonnia, irritazione alle mucose gastriche e nervosismo. Se assunta in dosi eccessive, la cola può causare anche nausea, mal di testa, vomito, palpitazioni e aritmie, pressione alta.
Inoltre è bene ricordare che la noce di cola contiene caffeina, che a lungo andare causa dipendenza, quindi non dovrebbe essere usata insieme ad altri stimolanti onde evitare conseguenze anche gravi come l’arresto cardiaco. La cola può interferire con farmaci stimolanti, analgesici, broncodilatatori, calmanti e sedativi, alterandone gli effetti. Infine, la noce di cola può aumentare il rischio di emorragia se si assumono farmaci per prevenire l’osteoporosi, anticoagulanti e antipiastrinici.
Modalità di Preparazione –
Della noce di cola si usa il seme senza il suo rivestimento esterno. Questo viene fatto essiccare e poi macinato per utilizzarne la polvere. La polvere di cola, come detto, può essere usata in diversi modi.
L’infuso di cola si prepara unendo una tazza di acqua bollente con 2 g di polvere di noce di cola, lasciando il tutto in infusione per 10 minuti circa. È possibile consumare questo infuso 3 volte al giorno.
La polvere della noce di cola può essere aggiunta in ogni bevanda (nella dose di 1 cucchiaino per bicchiere) fino ad un consumo massimo di 2 g al giorno.
Esiste poi l’estratto liquido di sola del quale si possono assumere fino a 1,2 ml massimo 3 volte al giorno, e la tintura madre di cola, per la quale si raccomanda di non superare i 4 ml al giorno.
Ponendo a macerare per dieci giorni 50 g di noce di cola in 1 litro di vino, si ottiene una bevanda tonificante da usare con moderazione.
Ovviamente qualunque preparazione ed impiego va sottoposta preventivamente al parere medico.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.