Abies sibirica
Abies sibirica
L’Abete siberiano (Abies sibirica Ledeb.) è una conifera sempreverde appartenente alla famiglia delle Pinaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Pinophyta, Classe Pinopsida, Ordine Pinales, Famiglia Pinaceae e quindi al Genere Abies ed alla Specie A. sibirica.
All’interno della specie è presenta la sottospecie: Abies sibirica subsp. semenovii (B.Fedtsch.) Farjon.
Sono sinonimi i termini:
– Abies krylovii Golub;
– Abies pichta J.Forbes;
– Abies sibirica f. alpina Poljiakov;
– Abies sibirica var. alpina (Poljiakov ex Kom.) Silba;
– Abies sibirica f. alpina Poljiakov ex Kom.;
– Abies sibirica subsp. Sibirica;
– Picea pichta (J.Forbes) Loudon;
– Picea sibirica Gordon;
– Pinus pichta (J.Forbes) Fisch. ex Endl.;
– Pinus picea Pall..
Etimologia –
Il termine Abies viene da Abies, nome classico latino (Virgilio, Egloghe, dalla radice sanscrita abh sgorgare, per la sua resina.
L’epiteto specifico sibirica in quanto pianta di origine della Siberia.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Abete siberiano è una conifera originaria della taiga a est del fiume Volga e alla latitudine 67 ° 40’, nella zona del Turkestan, lo Xinjiang nord-orientale, la Mongolia e Heilongjiang.
Il suo habitat è quello dei climi freddi boreali su terreni umidi di montagna o fiumi ad altezze comprese tra i 1900 ed i 2400 m. s.l.m., dove cresce su suoli di origine alluvionale, podzolici, anche su quelli calcarei, ben drenati e esenti dal permafrost.
Questo abete può ritrovarsi in foreste pure ma più spesso miste in associazione con altre conifere come Picea obovata e Larix gmelinii, nelle zone montane anche con Larix sibirica e Pinus sibirica; può crescere inoltre insieme a caducifoglie, anche arbustive, come Betula pendula, Populus tremula, Sorbus aucuparia e Viburnum opulus. Nella parte sud-occidentale dell’areale anche con Tilia cordata, Ulmus scabra e Acer platanoides.
Descrizione –
L’ Abies sibirica è un albero che può raggiungere i 30–35 m di altezza.
Il tronco ha diametri che variano da 0,5 ad 1 m, ad altezza umana.
La chioma assume forma conica.
La corteccia ha colorazioni variabili dal grigio-verde al grigio-marrone, liscia, con presenza di bolle di resina.
Le gemme sono di colore giallo-grigio, resinose, e lievemente pubescenti.
Le foglie sono degli aghi, ascendenti, lunghi mediamente 2–3 cm e larghi 1,5 mm; questi sono di colore grigio chiaro nella parte superiore, con due bande stomatiche bianco-grigie inferiormente, morbidi, appiattiti, e molto aromatici.
Le pigne hanno forma cilindrica di 5 – 9,5 cm di lunghezza e 2,5–3,5 cm di larghezza, con la presenza di piccole brattee nascoste dalle scaglie.
Le pigne raggiungono la maturazione a dell’autunno, con viraggio graduale del colore dal bluastro al marrone, o marrone scuro.
I semi sono lunghi 7 mm con parte alata triangolare lunga 0.7–1.3 cm; dopo la maturazione questi vengono rilasciati e cadono a terra.
Coltivazione –
L’Abete siberiano può essere coltivato in climi freddi dove predilige su suoli umidi ed aree preferibilmente non molto soleggiate.
È una pianta particolarmente resistente all’ombra ed al gelo, tollerando temperature fino a -50 ° C. Vive raramente oltre 200 anni a causa della suscettibilità alla decomposizione fungina nel legno.
Usi e Tradizioni –
L’Abete siberiano è un albero molto utilizzato per il suo legname.
Il legno viene largamente impiegato nell’ edilizia e nella preparazione della polpa di cellulosa per l’industria cartaria. Nell’Europa centro-orientale sono state realizzate diverse cultivar per il suo utilizzo come albero ornamentale.
Inoltre gli oli essenziali estratti dalle foglie sono utilizzati in aromaterapia e profumeria.
Viene infatti notevolmente sfruttato per questo utilizzo e, ad oggi, per fortuna, nonostante l’utilizzo intensivo, non sono stati identificati specifici e immediati rischi per la sua sopravvivenza. Per questo motivo viene classificato come specie a rischio minimo di estinzione (Least Concern) nella Lista rossa IUCN.
Modalità di Preparazione –
Questa pianta oltre agli utilizzi per l’ottenimento di legname e per l’estrazione di oli essenziali nel campo dell’ aromaterapia e profumeria non ha altri impieghi farmaceutici o alimentari.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.