Tenebroides mauritanicus
Tenebroides mauritanicus
Lo Struggigrano (Tenebroides mauritanicus L.) è un coleottero appartenente alla famiglia dei Trogossitidae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Sottoregno Eumetazoa, Ramo Bilateria, Phylum Arthropoda, Subphylum Tracheata, Superclasse Hexapoda, Classe Insecta, Sottoclasse Pterygota, Coorte Endopterygota, Superordine Oligoneoptera, Sezione Coleopteroidea, Ordine Coleoptera, Sottordine Polyphaga, Infraordine Cucujiformia, Superfamiglia Cleroidea, Famiglia Trogossitidae e quindi al Genere Tenebroides ed alla Specie T. mauritanicus.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Questo insetto cosmopolita trova il suo habitat ideale, dove crea infestazioni anche importanti, nei mulini, nei depositi di cereali, silos, magazzini, carri ferroviari adibiti al trasporto di cereali, ecc..
Gli alimenti che attacca sono rappresentati da: Cariossidi, Farine ed altri derivati, Frutta secca (Arachidi, Castagne, Noci, ecc.).
Morfologia –
Lo Struggigrano è un Coleottero che raggiunge anche fino ad 11 mm di lunghezza.
Si presenta con un capo ben sviluppato ed il colore della livrea nerastro-bruno brillante nella parte dorsale e bruno-rossiccia, al pari delle zampe e delle antenne, nella parte ventrale.
L’addome è ricoperto dalle elitre solcate da scanalature longitudinali. Vi è un evidente restringimento tra l’addome ed il torace. Dal torace due sculture a punta si portano ai lati del capo.
Le larve hanno dimensioni di 12-15 mm, di colore bianco-giallognole e con capo, protorace e ultimo segmento addominale (che si prolunga in due processi) scuri e due punti scuri sui primi tre segmenti del corpo. Inoltre due uncini scuri sono situati all’ultimo urite.
Attitudine e Ciclo biologico –
Il ciclo biologico del Tenebroides mauritanicus inizia con la deposizione delle uova che sono deposte in gruppi con cadenza bisettimanale e per periodi di un anno e momenti diversi. In totale la femmina può deporre da 500 a 1200 uova sui substrati che fungeranno da substrato di sviluppo per le larve.
Una volta nate le larve crescono sino a 18 mm. Queste si impupano lontano dal substrato in gallerie che le stesse scavano nel legno o nel sughero. Nei climi temperati si sviluppa una generazione all’anno ed in alcuni casi anche due.
L’adulto, che può vivere anche due anni, ha abitudini alimentari fitofaghe (si nutre di derrate) e carnivore (preda larve e pupe di insetti generalmente granivori e si ciba dei resti di quelli morti).
Ruolo Ecologico –
Lo Struggigrano è uno degli insetti più longevi che attacca il grano immagazzinato ed è molto distruttivo e facilmente disperso. Le larve di questo insetto, soprattutto un tempo, infestava frequentemente i biscotti delle navi durante le lunghe traversate.
I danni, peraltro quasi mai gravi, sono causati dall’azione trofica delle larve ed in parte degli adulti che si nutrono delle derrate descritte.
Tra gli alimenti preferiti, come detto, ricordiamo arachidi, avena, farina d’avena, cacao, fagioli in grande masse, farina di grano, grano (intero e spezzato), uva sultanina, uvetta, sorgo, soia (semi e farina), semole, noce moscata, mais, ecc..
Per diminuire i danni legati a queste infestazioni si devono operare alcuni accorgimenti che spesso devono essere soprattutto di natura preventiva:
– i locali destinati a magazzino devono essere perfettamente impenetrabili dagli insetti. Le porte e le finestre devono possedere accorgimenti che ne consentano la chiusura ermetica. Lo stesso fabbricato deve essere isolato anche nelle fondazioni, per consentire le eventuali fumigazioni di disinfestazione, anche in pressione; le finestre devono essere dotate di reti di metallo o di nylon, a maglia fine, per impedire l’ingresso degli insetti adulti.
Inoltre nei magazzini e nei locali di lavorazione trovano efficace applicazione:
– trappole alimentari;
– trappole luminose a scarica elettrica;
– trappole sessuali: queste sono particolarmente efficaci contro i Lepidotteri.
L’uso delle trappole è utile per ottenere differenti risultati:
– la cattura massiva: in questo modo si diminuisce la consistenza numerica della popolazione, mediante la cattura dei maschi che non possono più compiere gli accoppiamenti;
– la cattura di monitoraggio: in questo modo si individua l’entità della popolazione e si segue il ciclo di sviluppo allo scopo di determinare la soglia di intervento. Questa consente di individuare il momento più propizio per intervenire con prodotti disinfestanti e solo quando l’entità della popolazione è tale da provocare un reale danno economico.
Per quanto riguarda la soglia di intervento questa varia da 1 a 2 insetti per trappola a seconda del fitofago considerato. La disinfestazione viene effettuata con fumiganti o con insetticidi ad azione residuale; essa può essere fatta sia con infestazioni in atto che con i locali vuoti, a scopo preventivo.
L’intervento con gli agenti fumiganti deve essere effettuato da personale specializzato, previa autorizzazione della Questura, dell’A.S.L., o della Capitaneria di Porto.
Si ricorda, inoltre, che le dosi ed i periodi di esposizione devono essere rigorosamente rispettati per evitare che il prodotto immagazzinato assuma odori che poi si trasmettono anche al pane e agli altri derivati.
Inoltre le applicazioni devono evitare l’insorgenza di fenomeni di resistenza ed è inoltre opportuno alternare l’uso dei principi attivi, per ridurre questi fenomeni.
Negli ultimi tempi, comunque, si stanno usando nuove metodiche che prendono in considerazione l’atmosfera controllata e la refrigerazione.
Il vantaggio di queste metodologie è quello di ottenere alimenti che non hanno residui chimici.
Per effettuare questi metodi è necessario dotare alcune strutture appositamente costruite e naturalmente a tenuta stagna.
La tecnica dell’atmosfera controllata viene realizzata con l’impiego di Azoto oppure di Anidride carbonica in sostituzione dell’Ossigeno.
La conservazione potrebbe essere anche integrata, cioè utilizzando entrambe le tecniche: basse temperature associate ad atmosfera controllata.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.