Sparassis crispa
Sparassis crispa
La Ditola increspata (Sparassis crispa (Wulfen) Fr., 1821) è un caratteristico fungo appartenente alla famiglia delle Sparassidaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Fungi, Phylum Basidiomycota, Classe Basidiomycetes, Ordine Polyporales, Famiglia Sparassidaceae e quindi al Genere Sparassis ed alla Specie S. crispa.
Sono sinonimi i termini: Clavaria crispa, Wulfen, Helvella ramosa, Schaeffer e Sparassis radicata, Weir.
Etimologia –
Il termine Sparassis proviene dal greco σπάραξις spáraxis, lacerazione, strappo: per l’aspetto del carpoforo. L’epiteto specifico crispa deriva da crispo increspare, arricciare: increspato, ricciuto.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Sparassis crispa è un fungo parassita di tronchi di conifere ed in particolare del genere Pinus. Fruttifica nel periodo autunnale ma è molto raro per cui se ne sconsiglia la raccolta per uso alimentare.
Riconoscimento –
La Sparassis crispa si riconosce per un carpoforo ampio da 10 a 50 cm ed alto da 10 a 20 cm, di color crema o giallognolo, composto da fitte lamine ondulate ed arricciate dal profilo più scuro. Presenta un gambo appena accennato e dello stesso colore del carpoforo. La carne è di colore bianco, elastica e fibrosa, con odore fungino e sapore dolce che sa un po’ di nocciole. Al microscopio si notano delle spore ovali e tendenti al rotondo con evidente apicolo.
Coltivazione –
La Sparassis crispa non è un fungo coltivato.
Usi e Tradizioni –
L’incontro negli ambienti boschivi della Sparassis crispa è una cosa non molto frequente ed anzi, per certi versi, molto rara. Si tratta di un fungo commestibile dalla curiosa forma a cavolfiore, di inconsueta bellezza. Viene considerato un buon fungo commestibile quando è giovane e fresco, anche se è difficile da pulire (si richiede uno spazzolino vergine da denti e molta acqua corrente). Infatti sia le larve che gli aghi di pino possono rimanere intrappolati nella massa ondulata della carne del carpoforo. In ogni caso per la rarità dei ritrovamenti, si raccomanda di non raccoglierla per l’uso alimentare.
Modalità di Preparazione –
Gli Sparassis, per poter essere consumati, devono essere sbollentati in acqua bollente per 2-3 minuti prima di essere aggiunti al resto del piatto. Pur tuttavia, vista la rarità di questo fungo se ne sconsiglia assolutamente la raccolta.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.