Curcuma parviflora
Curcuma parviflora
La Curcuma a fiore piccolo (Curcuma parviflora, 1830) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Sottoclasse Zingiberidae,
Ordine Zingiberales,
Famiglia Zingiberaceae,
Genere Curcuma,
Specie C. parviflora.
È sinonimo il termine:
– Hitcheniopsis parviflora (Wall.) Loes..
Etimologia –
Il termine Curcuma proviene dal sanscrito kum kuma, attraverso l’arabo kurkum, zafferano, con riferimento al colore giallo zafferano del rizoma.
L’epiteto specifico parviflora viene dal latino párvus, piccolo e da flos floris fiore, cioè con fiore piccoli o con pochi fiori.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Curcuma parviflora è una pianta originaria della Malaysia Peninsulare, Myanmar, Thailandia e Vietnam.
Il suo habitat è quello delle foreste dove cresce fino a circa 700 m di altitudine.
Descrizione –
La Curcuma parviflora è una pianta erbacea, perenne, decidua che cresce fino a 50 cm di altezza che si forma da un rizoma sotterraneo.
Le foglie sono portate da un picciolo lungo 10-30 cm; sono di forma ovato-oblunga con apice appuntito, lunghe 8-30 cm e larghe 4-12 cm, di colore verde intenso.
L’infiorescenza è portata da un peduncolo lungo 7-25 cm, terminale, eretta, cilindrica, lunga 5-12 cm, costituita da brattee ovate imbricate verdi, lunghe 1,5-3 cm e larghe 1-1-8 cm, che racchiudono 2-3 fiori tubolari con corolla trilobata bianca, lunga circa 2 cm, labello oblungo-obovato violaceo e staminoidi obovato-lanceolati bianchi; le brattee superiori, prive di fiori, sono bianche e formano una sorta di ciuffo all’apice dell’infiorescenza.
I frutti sono delle capsule ellissoidi che contengono semi provvisti di arillo.
Coltivazione –
La Curcuma parviflora è una pianta erbacea perenne che viene talvolta raccolta allo stato selvatico come fonte di cibo locale.
Le piante di questo genere generalmente preferiscono un terreno ricco di humus, umido ma ben drenato in ombra parziale.
Questa pianta è tra le più piccole del genere, per le sue dimensioni, il fogliame ornamentale e l’infiorescenza di lunga durata, circa un mese, viene spesso coltivata in vaso per la decorazione di interni luminosi.
Si può coltivare all’aperto nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido, in posizione semi-ombreggiata, su suoli ricchi di humus perfettamente drenanti, da leggermente acidi a neutri, mantenuti umidi; a livello di rizoma, durante il periodo di riposo, può resistere a temperature di qualche grado sotto 0 °C solo se completamente asciutta.
La riproduzione avviene per seme in substrato ricco di sostanza organica con aggiunta di sabbia o perlite per un 30%, mantenuto umido e in posizione ombreggiata, alla temperatura di 22-24 °C, ma solitamente e facilmente per divisione durante il periodo di riposo.
Nei climi freddi i rizomi possono essere interrati in primavera, a 4-6 cm di profondità, con fioritura nella tarda estate, ed estratti in autunno e conservati in luogo asciutto a una temperatura preferibilmente superiore a 10 °C. Durante il periodo vegetativo le innaffiature devono essere regolari e abbondanti, ma senza ristagni, e le concimazioni effettuate con prodotti bilanciati con microelementi.
Usi e Tradizioni –
La Curcuma parviflora è una pianta conosciuta con vari nomi comuni, tra questi riportiamo: dork grajeaw, krachieo khaao (thailandese); nghệ hoa nhỏ (vietnamita).
Le foglie giovani e le infiorescenze vengono localmente consumate cotte come verdura.
La pianta non ha utilizzi medicinali.
È una specie che può trovare impiego come pianta ornamentale sia in pieno campo, in climi adatti, o in vaso negli appartamenti delle zone con clima più freddo.
Non si conoscono altri impieghi.
Modalità di Preparazione –
La Curcuma parviflora è una pianta che viene coltivata per uso alimentare o utilizzata, allo stato naturale per le foglie giovani e le infiorescenze.
Le foglie giovani vengono cotte; vengono sbollentate e servite con salsa di peperoncino.
I fiori vengono cotti, sbollentati e mangiati con salsa di peperoncino e pasta di gamberetti.
Non sono invece conosciuti impieghi medicinali.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://repo.rbge.org.uk/image_server.php?kind=1500&path_base64=L2l0ZW1faW1hZ2VzL2FjY2Vzc2lvbnMvMjAvMTQvMDAvNDAvUGhvdG9fNTZhYjdhNDE0ZmU0Yi5qcGc=
– https://ceb.wikipedia.org/wiki/Curcuma_parviflora#/media/Payl:Curcuma_parviflora_Wallich_vol1_57.jpg
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.