Macerato di salice
Macerato di salice
I salici (Salix L., 1753) sono un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Salicacee.
Queste piante sono originarie dell’Europa, Asia e Nord America e comprendono oltre 450 specie di alberi, arbusti e piante perenni legnose o fruticose, generalmente a foglia caduca; le specie arboree arrivano ai 20 metri di altezza.
Dai salici si possono preparare o estrarre una serie di prodotti, tra i quali ricoprono un interessante ruolo i macerati.
Il macerato di salice è uno stimolante radicale.
Questo macerato è utile nei rinvasi e nei trapianti per far attecchire più facilmente le piantine e per far radicare innesti e talee, in quanto, con i suoi principi attivi stimola l’emissione radicale.
Per questo motivo il salice è una pianta molto facile da propagare tramite talea, grazie alla concentrazione di acido salicilico, contenuto nel salice, un vero e proprio ormone vegetale che permette di radicare facilmente.
Preparazione del macerato di salice –
Per preparare il macerato di salice è necessario, ovviamente, avere a portata di mano una pianta di salice o dei rami della stessa pianta prelevati in pieno campo.
Tra i salici è abbastanza comune il salix alba molto diffuso lungo i corsi d’acqua o in aree paludose.
Bisogna scegliere rami giovani, preferibilmente dell’anno e prelevati, se possibile, in primavera.
I rami vanno ripuliti dalle foglie e dai rametti molto piccoli e poi tagliati in piccoli pezzi da 2-3 cm di lunghezza.
In generale la dose per un litro di acqua di macerato di salice è di circa 300 grammi di rametti.
Una volta immersi e mescolati per bene i rametti in acqua questi vanno lasciati a macerare per una settimana circa.
Trascorso tale tempo si filtra il liquido che ha subito la macerazione con un filtro (basta un semplice colino); in questo modo si otterrà il macerato di salice pronto all’uso.
Uso del Macerato di salice –
Se il macerato non deve essere utilizzato tutto e subito può essere conservato in contenitore chiuso, in un normale frigo dove si conserva per 2-3 mesi.
Il macerato si può così utilizzare ogni qualvolta si debba preparare una talea o nel caso di rinvasi per aiutare la ricrescita delle radici, eventualmente danneggiate.
In generale nel caso di trapianti e rinvasi si utilizza come prima irrigazione, bagnando bene la zona delle radici.
Nel caso di talee basta riempire un piccolo contenitore (anche un bicchiere) di macerato dove immergere le talee per un periodo di 4-6 ore. In questo modo i rametti avranno tempo di idratarsi e assorbire l’acido salicilico, contenuto nel macerato di salice, che stimolerà l’emissione di radici.