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Gli Anasazi e l’agricoltura

Gli Anasazi e l’agricoltura

Gli Anasazi, termine che proviene dalla lingua navajo Anaasází e che significa “gli antichi nemici”, sono stati un popolo nativo del Nord America, vissuto tra il VII secolo d.C e la fine del XIV d.C.
Gli Anasazi sono gli antenati degli odierni nativi americani Hopi/Zuñi, tribù che vivono oggi lungo il Rio Grande, nel Nuovo Messico e l’Arizona.
Questa popolazione si estinse intorno al XIII secolo; secondo un recente studio questa popolazione, come quella dei Maya, fu sterminata da un lungo periodo di siccità. La siccità, insieme al metodo che utilizzavano per creare canali per irrigare i campi, causò l’abbassamento del livello della falda acquifera e di conseguenza la perdita della vegetazione locale.
Questa scoperta è stata confermata dallo studio dei tronchi d’albero: infatti gli studiosi hanno analizzato gli anelli dei tronchi di quella zona e hanno notato che il periodo piovoso, umido, era quello degli anelli spessi, mentre quelli più fini “indicavano” un’annata secca; nel periodo dell’estinzione di questa civiltà gli scienziati hanno notato un susseguirsi di molti anelli sottili. Questo studio ha dimostrato anche la provenienza degli alberi: prima erano locali e in seguito solo di importazione. L’evoluzione della vegetazione presente durante la civiltà degli Anasazi e il progressivo disboscamento sono stati dimostrati tramite lo studio delle tane dei ratti del deserto.
Il ritrovamento di coproliti umani contenenti mioglobina, oltre a femori e altre ossa lunghe umane spaccate per estrarne il midollo, fanno supporre che, nella fase finale di decadimento della civiltà, i problemi relativi alla sopravvivenza fossero tali da rendere obbligatorie pratiche di cannibalismo.

Storia –
Gli Anasazi sono un antico popolo nativo americano che ha abitato la regione del Four Corners, un’area degli Stati Uniti che comprende parti degli attuali stati dell’Arizona, del Nuovo Messico, dello Utah e del Colorado.
La storia degli Anasazi può essere suddivisa in periodi distinti:
– Periodo Arcaico (8000 a.C. – 1 d.C.): I primi abitanti della regione erano cacciatori-raccoglitori nomadi che si stabilirono in piccoli insediamenti.
– Periodo Basketmaker (1 d.C. – 700 d.C.): Durante questo periodo, gli Anasazi iniziarono a praticare l’agricoltura e a coltivare mais, fagioli e zucche. Introdussero anche la ceramica e iniziarono a costruire abitazioni seminterrate con pareti di canne intrecciate.
– Periodo Pueblo I (700-900 d.C.): Gli Anasazi iniziarono a costruire abitazioni sopra il suolo, spesso in forma di pueblos, edifici multi-stanza in pietra o mattoni di fango.
– Periodo Pueblo II (900-1150 d.C.): Durante questo periodo, la popolazione aumentò e vennero costruiti complessi abitativi più grandi, spesso posizionati su altopiani rocciosi per scopi difensivi. Gli Anasazi commerciavano attivamente con altre culture della regione.
– Periodo Pueblo III (1150-1350 d.C.): Questo fu un periodo di grande sviluppo, con la costruzione di imponenti edifici a più piani, alcuni dei quali raggiungevano anche quattro o cinque piani. Tuttavia, alla fine del periodo, ci fu un declino della civiltà Anasazi nella regione.
– Declino e Abbandono (1350 d.C. – 1500 d.C.): Verso la fine del Periodo Pueblo III, gli Anasazi abbandonarono molti dei loro insediamenti. Le ragioni di questo declino sono oggetto di dibattito tra gli studiosi, ma possibili cause includono cambiamenti climatici, carestie, conflitti interni o esterni, e spostamenti verso nuove aree.
Il nome “Anasazi” fu dato alle rovine ritrovate da pastori Navajo verso il 1800.
Attualmente, molte rovine Anasazi, come quelle nel Parco Nazionale di Mesa Verde, nel Colorado, e nel Parco Nazionale di Chaco Culture, nel Nuovo Messico, sono diventate importanti siti archeologici e attrazioni turistiche, permettendo alle persone di apprendere di più sulla storia di questo antico popolo.

Agricoltura –
Gli Anasazi furono un antico popolo indigeno che prosperarono tra il 200 a.C. e il 1300 d.C. e sono noti per la loro abilità agricola, in particolare per la coltivazione del mais.
L’agricoltura degli Anasazi si basava principalmente sulla coltivazione del mais, ma includeva anche fagioli e zucche. Questi tre alimenti, noti come “le tre sorelle”, erano coltivati insieme in un sistema agricolo noto come agricoltura sinergica, in cui le piante si supportavano a vicenda. Ad esempio, il mais forniva un supporto verticale per i fagioli, mentre le zucche creavano una copertura a terra che aiutava a trattenere l’umidità e a impedire la crescita delle erbacce.
Gli Anasazi svilupparono anche sofisticati sistemi di irrigazione per gestire l’acqua nelle aride regioni desertiche in cui vivevano. Questi sistemi includevano canalizzazioni e dighe per raccogliere e distribuire l’acqua per l’irrigazione dei campi. Questa capacità di gestire l’acqua era fondamentale per sostenere l’agricoltura in un ambiente caratterizzato da precipitazioni variabili.
L’agricoltura degli Anasazi fu un elemento chiave della loro cultura e della loro sopravvivenza, consentendo loro di stabilire comunità stabili e di sviluppare strutture complesse come i famosi insediamenti di cliff dwellings, edifici costruiti nelle pareti delle gole.
Tuttavia, intorno al 1300 d.C., gli Anasazi abbandonarono molti dei loro insediamenti, e le ragioni esatte di questo abbandono rimangono oggetto di dibattito tra gli studiosi. Alcuni fattori proposti includono cambiamenti climatici, pressioni demografiche, conflitti interni o una combinazione di questi elementi. Nonostante il loro declino, l’eredità degli Anasazi nella storia dell’agricoltura e della cultura del sud-ovest degli Stati Uniti è duratura.

Attrezzi agricoli e coltivazioni –
Gli Anasazi hanno sviluppato sofisticate pratiche agricole per sostenere le loro comunità. Queste pratiche includevano l’uso di attrezzi agricoli specifici e la coltivazione di vari tipi di colture. Tuttavia, è importante notare che gli Anasazi non erano un gruppo omogeneo, e le loro pratiche agricole potevano variare a seconda della regione e delle risorse disponibili. Di seguito sono riportati alcuni degli attrezzi agricoli e le coltivazioni comuni degli Anasazi:
Attrezzi agricoli:
– Zappe e attrezzi di scavo: Gli Anasazi usavano zappe di pietra e altri strumenti di scavo per preparare il terreno per la semina. Questi strumenti erano spesso realizzati con pietra affilata.
– Matracce: Strumenti di legno usati per schiacciare il mais e altri semi al fine di ottenere farina. Le matracce potevano essere fatte di legno o pietra.
– Attrezzi di irrigazione: Gli Anasazi svilupparono sistemi di irrigazione sofisticati per coltivare le loro colture nelle regioni aride. Questi sistemi includevano canalizzazioni e dighe per dirigere l’acqua verso i campi coltivati.
Coltivazioni:
– Mais (mais): Il mais era la coltura principale degli Anasazi e costituiva la base della loro dieta. Coltivavano diverse varietà di mais, adattate alle diverse condizioni climatiche delle regioni in cui vivevano.
– Fagioli: Gli Anasazi coltivavano fagioli come fonte importante di proteine. Questi potevano essere coltivati insieme al mais in un sistema noto come “le tre sorelle”, dove mais, fagioli e zucche venivano coltivati nello stesso campo per benefici reciproci.
– Zucche e altri ortaggi: Oltre al mais e ai fagioli, gli Anasazi coltivavano zucche e altri ortaggi. Le zucche, in particolare, erano spesso coltivate insieme al mais e ai fagioli.
L’agricoltura era fondamentale per la sopravvivenza degli Anasazi, e la loro capacità di coltivare cibo in un ambiente spesso arido ha contribuito al successo e alla stabilità delle loro comunità.

Guido Bissanti




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