Amanita vaginata
Amanita vaginata
L’Amanita vaginata (Amanita vaginata (Bull.) Lam., 1783) è un fungo appartenente alla famiglia delle Amanitaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Fungi,
Divisione Basidiomycota,
Classe Basidiomycetes,
Ordine Agaricales,
Famiglia Amanitaceae,
Genere Amanita,
Specie A. vaginata.
È basionimo il termine:
– Agaricus vaginatus Bull..
Sono sinonimi i termini:
– Agaricus albus Bull.;
– Agaricus fungites Batsch;
– Agaricus hyalinus Schaeff.;
– Agaricus hyperboreus P.Karst.;
– Agaricus plumbeus Schaeff.;
– Agaricus plumbeus subsp. plumbeus;
– Agaricus strangulatus Fr.;
– Agaricus urceolatus Viv.;
– Agaricus urceolatus var. spadiceus Viv.;
– Agaricus vaginatus f. fulvus Britzelm.;
– Agaricus vaginatus subsp. albida Fr.;
– Agaricus vaginatus subsp. griseus DC.;
– Agaricus vaginatus var. albidus (Fr.) Fr.;
– Agaricus vaginatus var. albus De Seynes;
– Agaricus vaginatus var. albus Fr.;
– Agaricus vaginatus var. cinereus De Seynes;
– Agaricus vaginatus var. griseus DC.;
– Agaricus vaginatus var. lividus (Pers.) Sommerf.;
– Agaricus vaginatus var. nivalis Grev.;
– Amanita hyperborea (P.Karst.) Fayod;
– Amanita livida Pers.;
– Amanita livida subsp. livida;
– Amanita livida var. fuscescens Pers.;
– Amanita livida var. hyalina (Schaeff.) Pers.;
– Amanita livida var. pallescens Pers.;
– Amanita plumbea (Schaeff.) Secretan;
– Amanita strangulata (Fr.) Quél.;
– Amanita vaginata (Bull. ex Fr.) Vittad.;
– Amanita vaginata f. cinerea (De Seynes) E.-J.Gilbert;
– Amanita vaginata f. fuscescens (Gillet) E.-J.Gilbert;
– Amanita vaginata f. grisea (DC.) E.-J.Gilbert;
– Amanita vaginata f. grisea (DC.) Veselý;
– Amanita vaginata f. hyalina (Schaeff.) E.-J.Gilbert;
– Amanita vaginata f. hyperborea (P.Karst.) Veselý;
– Amanita vaginata f. livida (Pers.) E.-J.Gilbert;
– Amanita vaginata f. luteoumbrina Veselý;
– Amanita vaginata f. olivaceoviridis Fábry;
– Amanita vaginata f. pallescens (Gillet) E.-J.Gilbert;
– Amanita vaginata f. plumbea (Schaeff.) E.-J.Gilbert;
– Amanita vaginata f. plumbea (Schaeff.) L.Maire;
– Amanita vaginata f. radicans Kutafjeva;
– Amanita vaginata f. violacea (Jacz.) Veselý;
– Amanita vaginata subsp. battarrae (Boud.) Veselý, 1933;
– Amanita vaginata subsp. grisea (DC.) Quél. & Bataille, 1902;
– Amanita vaginata subsp. livida (Pers.) Gillet, 1874;
– Amanita vaginata subsp. lutescens (Boud.) E.-J.Gilbert;
– Amanita vaginata subsp. plumbea (Schaeff.) E.-J.Gilbert, 1918;
– Amanita vaginata subsp. plumbea (Schaeff.) Konrad & Maubl.;
– Amanita vaginata subsp. urceolata (Sacc.) E.-J.Gilbert;
– Amanita vaginata subsp. violacea (Jacz.) Veselý, 1933;
– Amanita vaginata var. alba (De Seynes) Gillet;
– Amanita vaginata var. alba Velen.;
– Amanita vaginata var. albida (Fr.) Hongo;
– Amanita vaginata var. alutaceovergens Contu;
– Amanita vaginata var. argentata Contu;
– Amanita vaginata var. cinerea Gillet;
– Amanita vaginata var. fungites (Batsch) J.E.Lange;
– Amanita vaginata var. fuscescens Gillet;
– Amanita vaginata var. grisea (DC.) Quél. & Bataille;
– Amanita vaginata var. hyalina (Schaeff.) Quél. & Bataille;
– Amanita vaginata var. hyperborea (P.Karst.) Romagn.;
– Amanita vaginata var. livida (Pers.) Gillet;
– Amanita vaginata var. major Gillet;
– Amanita vaginata var. pallescens Gillet;
– Amanita vaginata var. plumbea (Schaeff.) Quél. & Bataille;
– Amanita vaginata var. roseilamellata Bresinsky;
– Amanita vaginata var. spadicea (Viv.) E.-J.Gilbert;
– Amanita vaginata var. strangulata (Fr.) Quél.;
– Amanita vaginata var. violacea Pers.;
– Amanita violacea Jacz.;
– Amanitopsis albida (Fr.) S.Imai;
– Amanitopsis hyperborea (P.Karst.) P.Karst.;
– Amanitopsis plumbea (Schaeff.) Fayod;
– Amanitopsis plumbea (Schaeff.) J.Schröt.;
– Amanitopsis strangulata (Fr.) Roze;
– Amanitopsis urceolata Sacc.;
– Amanitopsis vaginata (Bull.) Roze;
– Amanitopsis vaginata f. cinerea (de Seynes) E.-J.Gilbert;
– Amanitopsis vaginata subsp. battarrae Boud.;
– Amanitopsis vaginata subsp. plumbea (Bull.) Konrad & Maubl., 1924;
– Amanitopsis vaginata subsp. violacea (Jacz.) E.-J.Gilbert, 1941;
– Amanitopsis vaginata var. alba Sacc.;
– Amanitopsis vaginata var. cinnabarina Killerm.;
– Amanitopsis vaginata var. crassivolvata Peck;
– Amanitopsis vaginata var. lutescens Boud.;
– Amanitopsis vaginata var. olivaceoviridis (Fábry) Wasser;
– Amanitopsis vaginata var. plumbea (Schaeff.) Konrad & Maubl.;
– Amanitopsis vaginata var. plumbea Anon.;
– Amanitopsis vaginata var. tota-alba Sacc.;
– Amanitopsis vaginata var. violacea (Jacz.) E.-J.Gilbert;
– Collybia ventricosa var. alba Sacc.;
– Fungus phalloides Bull.;
– Pseudofarinaceus hyperboreus (P.Karst.) Kuntze;
– Pseudofarinaceus strangulatus (Fr.) Kuntze;
– Pseudofarinaceus urceolatus (Sacc.) Kuntze;
– Vaginata hyperborea (P.Karst.) Kuntze;
– Vaginata livida Gray;
– Vaginata strangulata (Fr.) Kuntze.
All’interno di questa specie vengono riconosciute le seguenti sottospecie e forme:
– Amanita vaginata subsp. alba (De Seynes) Veselý;
– Amanita vaginata subsp. vaginata;
– Amanita vaginata f. alba (De Seynes) Veselý;
– Amanita vaginata f. olicaceoviridis Fabry;
– Amanita vaginata f. vaginata.
Etimologia –
Il termine Amanita deriva dal greco Ἀμανὶτης (Amanitos), fungo del monte Amano, da Ἄμανος (Amanos), Amano, catena di monti tra la Cilicia e la Siria, nella Turchia asiatica, dove questa specie sembra fosse abbondante in antichità.
L’epiteto specifico vaginata deriva dal latino vaginatus, protetto da guaina, dovuto al tipo di volva inguainante.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Amanita vaginata è una specie presente in un vasto areale, ampiamente distribuita nel Nord America e si trova anche nelle Azzorre, in Australia, in Iran, in Scozia ed in latri Paesi.
È un fungo simbionte che cresce singolarmente o numeroso sia nelle foreste di conifere che in quelle di latifoglie. Lo si trova frequentemente anche nelle aree erbose ai margini delle foreste, nei prati incolti e nelle aree suburbane dove il terreno è stato recentemente disturbato. Cresce nel periodo tra estate e autunno. In caso di prolungata mancanza di precipitazioni, non è infrequente imbattersi in esemplari essiccati perfettamente integri.
Riconoscimento –
L’Amanita vaginata è un fungo che presenta un cappello di 4–8 cm di diametro, prima campanulato, poi espanso, lucente a secco, di colore grigio-argenteo, generalmente senza verruche, moderatamente striato al margine,
Le lamelle sono bianche, fitte, libere al gambo.
Il gambo è cilindrico, assottigliato in alto, cavo; colore bianco, spesso rivestito da fiocchi concolori al cappello, con leggero ingrossamento alla base; mancante di anello come tutte le Amanite del gruppo che rappresenta.
La volva è biancastra, persistente, membranosa.
La carne è di colore bianca, di consistenza tenera e molto fragile, specialmente nel gambo. Facilmente deperibile e pertanto si consiglia di consumare il fungo entro breve tempo. Ha odore leggero e gradevole, un po’ aromatico negli esemplari adulti, e con sapore dolce, delicato.
Al microscopio si individuano delle spore approssimativamente sferiche, 8-12 μm di diametro, a parete sottile e non amiloidi (cioè non assorbono la macchia di iodio nel reagente di Melzer). La cuticola del cappuccio è composta da ife filamentose intrecciate, di 2–7 μm di diametro, gelatinizzate. Le cellule portatrici di spore, i basidi, sono 36-52 per 4-13 μm, 4-sterigmate, senza uncini. La volva è in gran parte costituita da ife filamentose, di 2–8 μm di diametro, cellule rigonfie largamente ellittiche, ellittiche, fusiformi, a clavate, 40–85 per 10–35 μm, per lo più terminali. Il tessuto dello stelo è costituito da ife filamentose con diametro di 2–6 μm; le cellule gonfiate sono terminali, a forma di mazza, orientate longitudinalmente, con dimensioni fino a 289 x 31 μm.
Coltivazione –
L’Amanita vaginata non è fungo coltivato.
Usi e Tradizioni –
L’Amanita vaginata è la specie più rappresentativa del gruppo delle Vaginate, facilmente riconoscibile per il cappello di colore argenteo, per la caratteristica striatura sul bordo di quest’ultimo e per l’assenza di anello.
Appartiene al gruppo delle cosiddette pettinine, Amanita senza anello e con il margine del cappello fortemente striato in senso radiale. Sono tantissime e di non facile determinazione.
Tra le specie simili ricordiamo: Amanita phalloides var. alba, di cui si distingue per assenza di anello su A. vaginata e, come detto, altre Amanite del gruppo delle Vaginate.
Sono tutte commestibili pregiate, ma solo dopo adeguata cottura (per la presenza di tossine termolabili), e usufruendo del solo cappello ai fini alimentari.
Tuttavia, sebbene questa specie non sia velenosa, la maggior parte degli autori ne sconsiglia il consumo per la possibilità di confondere con essa altre specie velenose di Amanita.
Modalità di Preparazione –
L’Amanita vaginata è un fungo velenoso da crudo. Da cotto diventa un ottimo fungo commestibile. Tuttavia, come detto, è vivamente sconsigliata la raccolta ai meno esperti, perché facilmente confondibile con l’Amanita phalloides o verna.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Fonte foto:
– https://image.laji.fi/MM.2863258/Amanita-vaginata-20230917.jpg
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.