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Valore nutrizionale del Rabarbaro

Valore nutrizionale del Rabarbaro

Il Rabarbaro (Rheum rhabarbarum L.) è una pianta erbacea perenne, rizomatosa, appartenente alla famiglia delle Poligonacee.

Caratteristiche –
Il rabarbaro è una pianta perenne originaria dell’Asia centrale. È coltivato per i suoi gambi commestibili, noti per il loro sapore aspro e acidulo, che è spesso utilizzato in cucina per la preparazione di dolci, marmellate, conserve, e bevande come le limonate al rabarbaro.
Il rabarbaro è una pianta erbacea perenne che cresce fino a un metro di altezza. Ha grandi foglie verdi che possono essere piuttosto vistose, con gambi lunghi e spessi che emergono dalla base. I gambi sono la parte commestibile della pianta e possono variare in colore da verde chiaro a rosso, a seconda della varietà.
Le foglie del rabarbaro sono grandi, cuoriformi e lobate, con venature prominenti. Sono generalmente tossiche per l’essere umano a causa del loro contenuto di ossalato di calcio, e quindi non dovrebbero mai essere consumate.
I gambi di rabarbaro sono il motivo per cui questa pianta è coltivata. Sono spessi, carnosi e hanno un sapore aspro e acidulo. I gambi vengono raccolti quando sono giovani, prima che diventino troppo fibrosi, di solito in primavera o all’inizio dell’estate.
Il rabarbaro produce fiori, ma generalmente si consiglia di rimuoverli per garantire una crescita vigorosa dei gambi. I fiori sono piccoli, di colore verde-giallo.
Il rabarbaro è una pianta rustica che cresce bene in climi temperati. È resistente al freddo e può sopravvivere all’inverno. Si coltiva tradizionalmente in giardini e orti e richiede poco intervento se ben radicato.
I gambi di rabarbaro sono utilizzati in una varietà di ricette culinarie, tra cui torte, crostate, marmellate, salse e bevande. Tuttavia, a causa del loro sapore aspro, spesso vengono combinati con zucchero o altri dolcificanti per bilanciare il gusto.
Il rabarbaro è una buona fonte di vitamine, tra cui vitamina C e vitamine del gruppo B, nonché minerali come il potassio. Tuttavia, contiene anche ossalati, che possono essere dannosi in grandi quantità per alcune persone con predisposizione a problemi renali.
È importante notare che le foglie del rabarbaro sono tossiche e non dovrebbero mai essere consumate. Solo i gambi maturi sono sicuri per il consumo.

Scheda nutrizionale –
Ecco una scheda nutrizionale approssimativa per il rabarbaro crudo (per 100 grammi di parte edibile):
– Calorie: 21 kcal
– Proteine: 0,9 grammi
– Carboidrati: 4,9 grammi
– Zuccheri: 1,1 grammi
– Fibre: 2 grammi
– Grassi: 0,2 grammi
– Vitamina C: 8,2 milligrammi (circa il 14% del fabbisogno giornaliero raccomandato)
– Vitamina K: 29,3 microgrammi (circa il 37% del fabbisogno giornaliero raccomandato)
– Potassio: 288 milligrammi
– Calcio: 86 milligrammi
– Magnesio: 12 milligrammi
È importante notare che i valori nutrizionali possono variare leggermente a seconda della varietà di rabarbaro e del metodo di cottura. Il rabarbaro è noto per il suo sapore aspro dovuto all’acido ossalico presente nelle sue foglie, che sono tossiche se consumate. Pertanto, quando si utilizza il rabarbaro in cucina, è importante assicurarsi di rimuovere le foglie e utilizzare solo i gambi.
Inoltre si consiglia di consultare un professionista della salute o un dietologo per informazioni più dettagliate sulla nutrizione e per conoscere le quantità di nutrienti specifiche in base alle tue esigenze dietetiche individuali.

Proprietà –
Il rabarbaro è una pianta nota per le sue proprietà e usi sia culinari che medicinali.
Il rabarbaro è spesso utilizzato come lassativo naturale a causa del suo contenuto di composti come gli antrachinoni, che possono aiutare a promuovere la regolarità intestinale. Tuttavia, l’uso eccessivo di rabarbaro come lassativo può causare problemi, quindi è importante consumarlo con moderazione.
Il rabarbaro contiene antiossidanti, come la vitamina C e i polifenoli, che possono contribuire a combattere lo stress ossidativo nel corpo.
Il rabarbaro è una buona fonte di vitamina K, vitamina C, calcio e potassio. Questi nutrienti sono importanti per la salute delle ossa, del sistema immunitario e per il corretto funzionamento del corpo.
Alcuni studi preliminari suggeriscono che il rabarbaro potrebbe avere effetti anti-infiammatori, ma ulteriori ricerche sono necessarie per confermare questi benefici.
Il rabarbaro è tradizionalmente stato usato per migliorare la digestione, in particolare dopo pasti pesanti, grazie alle sue proprietà lassative e alla capacità di stimolare la produzione di bile.
Alcuni composti nel rabarbaro potrebbero avere un impatto positivo sulla gestione del colesterolo, ma le evidenze scientifiche sono limitate e ulteriori studi sono necessari.
È importante notare che il rabarbaro contiene anche ossalati, che possono essere dannosi se consumati in grandi quantità, in quanto possono contribuire alla formazione di calcoli renali. Pertanto, il consumo eccessivo di rabarbaro dovrebbe essere evitato. Inoltre, il rabarbaro non è adatto per tutti, ed è consigliabile consultare un professionista medico o un nutrizionista prima di utilizzarlo per scopi medicinali, specialmente se si hanno condizioni mediche preesistenti o si stanno assumendo farmaci.




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