Mangifera zeylanica
Mangifera zeylanica
Il Mango selvatico dello Sri Lanka (Mangifera zeylanica (Blume) Hook.fil., 1878) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Anacardiaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Sapindales,
Famiglia Anacardiaceae,
Genere Mangifera,
Specie M. zeylanica.
È sinonimo il termine:
– Buchanania zeylanica Blume, 1851.
Etimologia –
Il termine Mangifera proviene dalla voce indiana mángo, nome di un frutto, e da féro portare: che produce frutti simili a quelli di un mango.
L’epiteto zeylanica viene dal latino zeylanica, cioè di Ceylon (Sri Lanka), in riferimento all’area di origine.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Mangifera zeylanica è una specie selvatica, sempreverde, endemica dello Sri Lanka. Il suo habitat naturale è principalmente quello delle foreste delle zone intermedie e umide fino a 800 metri, ma si può trovare anche nella Zona Secca lungo i corsi d’acqua e nelle zone umide delle valli. Cresce anche, a bassa densità di popolazione, sparsa qua e là nelle foreste e, come molte piante autoctone, è in declino nelle aree non protette.
Descrizione –
La Mangifera zeylanica è un albero sempreverde grande, maestoso, a crescita lenta che può raggiungere i 35 metri di altezza.
Ha un tronco diritto, fino a 90 cm di diametro, ed è privo di contrafforti. La corteccia degli alberi più vecchi è ruvida, profondamente fessurata, con strisce larghe 2–3 cm e di colore da marrone scuro a chiaro. La corteccia interna è bruno-arancio. Il legno è bianco grigiastro, tenero e a grana grossa.
Le foglie sono di colore verde scuro, rigidamente coriacee, glabre ed emanano un aroma di mango quando vengono danneggiate. Le foglie sono sparse, in parte aggregate all’estremità dei ramoscelli. Hanno forma spatolata o obovato-oblunghe o oblanceolate, da 1,5 x 4 a 5 x 16 cm, solitamente 3 x 9 cm, rastremate verso la base, con apice arrotondato negli alberi adulti e con apice appuntito di 7–13 cm in alberelli. I margini sono leggermente incurvati e strettamente decorrenti alla base lungo il picciolo. La nervatura centrale è sollevata su entrambe le superfici fogliari. Nervi: nervi laterali da 7 a 14 paia. Il picciolo è sottile, 1–3 cm.
I fiori sono raggruppati in infiorescenze; queste sono delle pannocchie glabre, erette, lunghe fino a 20 cm, terminali. I fiori sono di colore biancastro e giallo crema, di 4 mm di diametro, non glomerulati. Bratteole lanceolate, minute, caduche. pedicello sottile, 1 mm. I petali sono lunghi il doppio dei sepali. I sepali sono 5, ovati, acuti, 2 x 1,5 mm. I petali sono 5, ellittici, 3,5 x 2 mm. Disco grande, a cuscino, con 5 lobi globosi. 1 stame fertile (raramente 2), lungo 2 mm.
Il frutto maturo è di colore giallastro e con una sfumatura rossa. Ha la forma di un mango, ovoidale, leggermente appiattito, con un becco piccolo, fino a 6,5 x 5 x 4 cm, e una buccia sottile. A maturazione, cioè quando cade dall’albero, è molto succoso e fluido con fibre morbide e sottili. La polpa gialla ha un gradevole sapore dolce, ma risulta leggermente acidula quando è acerba. Endocarpo duro con venature longitudinali, 5 x 2,5 x 3 x 12 cm.
Coltivazione –
La Mangifera zeylanica è un albero sempreverde che produce frutti gustosi ma non è ancora in coltivazione.
È una pianta molto rara in natura ed in declino.
È una specie poco coltivata e a volte utilizzata come porta innesto della Mangifera indica.
La propagazione avviene in natura per seme.
Usi e Tradizioni –
La Mangifera zeylanica è uno dei due alberi più alti della famiglia delle Anacardiaceae. I frutti sono commestibili e hanno un gusto eccellente.
La pianta è conosciuta con vari nomi comuni tra cui: “atamba” (ඇටඹ), “aetamba”, “wal amba” (singalese); e “kaddu-ma” in tamil; “Ceylon mango”, “sri lankan mango”, “wild mango” (inglese); “mangueira de Ceilão” (portoghese).
La pianta fu descritta per la prima volta dal noto botanico ed esploratore britannico Joseph Dalton Hooker nel 1876.
Il frutto viene mangiato dagli abitanti dei villaggii.
Il legno tenero è stato utilizzato per realizzare custodie per il tè e simili. L’albero non viene coltivato, ma potrebbe essere utilizzato per incrociare e migliorare varietà di mango e come portainnesto.
Localmente il legno, che è di colore bianco-grigiastro, è tenero, a grana grossa ed è stato utilizzato per ceppi dei freni di vagoni ferroviari, casse da imballaggio, ecc.
Inoltre è utilizzato per fabbricare oggetti di uso comune, piccole imbarcazioni e come combustibile.
Tutte le parti della pianta sono state variamente utilizzate nella medicina tradizionale ed oggi è una possibile fonte di composti polifenolici, in particolare la mangiferina, estratta dalla corteccia, che ha dimostrato proprietà interessanti nella lotta alle malattie cardiache e tumorali.
In campo agroforestale, l’albero potrebbe essere utilizzato nei programmi di selezione per migliorare le varietà del mango.
Dal punto di vista ecologico si sottolinea che è una pianta rara e che è in declino per perdita dell’habitat. È stata designata infatti come “vulnerabile” nella Lista rossa IUCN delle specie minacciate (2010).
Modalità di Preparazione –
La Mangifera zeylanica è una pianta i cui frutti sono commestibili crudi.
Sono di ottimo sapore, gradevolmente dolce a piena maturazione, cioè quando cade naturalmente dall’albero.
Si mangia occasionalmente crudo o in salamoia (ma non è buono).
Tutte le parti della pianta sono state variamente utilizzate nella medicina tradizionale.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://bfnsrilanka.org/ethnobotany-data/etamba
– https://ids.si.edu/ids/deliveryService/id/ark:/65665/m33e3465e9d74c4b2ca7d46d18e3e6f3b5
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.