Gran Bretagna
Gran Bretagna
La Gran Bretagna è un’isola europea dell’oceano Atlantico situata a nordovest dell’Europa continentale. Ha una estensione di circa 900 km in direzione nord-sud e presenta un’estensione massima di circa 460 km in direzione est-ovest; la sua distanza minima dal continente, da cui è separata dal canale della Manica, è di 34 km presso lo stretto di Dover, che divide l’isola dalla Francia.
Con una superficie di 229,850 km² è l’isola più grande d’Europa e la nona più estesa del mondo, nonché la maggiore dell’arcipelago britannico che comprende, oltre all’isola d’Irlanda, la seconda più estesa del gruppo, anche l’isola di Man e altre isole e arcipelaghi minori. Amministrativamente l’isola di Gran Bretagna appartiene al Regno Unito e il suo territorio è diviso fra tre delle sue quattro nazioni costitutive: la Scozia nella parte settentrionale, l’Inghilterra in quella centromeridionale e il Galles, che si affaccia sul mare d’Irlanda, in quella centro-occidentale.
Etimologia –
Il termine “Gran Bretagna” ha un’etimologia interessante. Deriva dal termine latino “Britannia”, che era il nome con cui i romani indicavano l’isola situata nel nord-ovest dell’Europa, che oggi comprende principalmente Inghilterra, Scozia e Galles. Il nome “Britannia” deriva probabilmente dagli antichi abitanti dell’isola, conosciuti come Britanni o Britanni, che erano un gruppo celtico.
Nel corso del tempo il termine si è evoluto ed è diventato “Gran Bretagna” in inglese, e successivamente è stato aggiunto l’aggettivo “Grande” per distinguerla dall’isola più piccola dell’Irlanda. L’aggiunta di “Grande” è stata fatta per differenziare l’isola della Gran Bretagna dall’isola d’Irlanda e quindi si riferisce all’isola più grande stessa, non alla grandezza della grandezza in termini di dimensioni o prestigio. Pertanto, “Gran Bretagna” si riferisce all’isola che comprende Inghilterra, Scozia e Galles.
Caratteristiche Geografiche –
La Gran Bretagna è situata nell’oceano Atlantico settentrionale ed è separata dal continente europeo dalla Manica a sud-est e dal Mare del Nord a est. L’Irlanda si trova a ovest.
La topografia della Gran Bretagna è molto varia, con montagne, colline, pianure e coste frastagliate. Le montagne più importanti includono le Highlands scozzesi, le Pennine Hills e le montagne gallesi. Le pianure più vaste si trovano nell’Inghilterra orientale e nel sud-est, mentre le coste sono ricche di insenature, scogliere e spiagge.
La Gran Bretagna è attraversata da numerosi fiumi, tra cui il Tamigi, il Severn, il Tyne e il Clyde. Non ci sono grandi laghi, ma ci sono numerosi laghi e loch scozzesi (come il Loch Ness). Il più grande lago dell’Inghilterra è il Lago Windermere nel Lake District.
Il clima della Gran Bretagna è influenzato dall’oceano Atlantico e varia notevolmente da nord a sud e da ovest a est. Le regioni occidentali tendono ad avere inverni più miti e estati più fresche rispetto alle regioni orientali. Le precipitazioni sono comuni in tutto il paese.
La Gran Bretagna include numerose isole più piccole al largo delle sue coste. Alcune delle isole più grandi includono l’Isola di Wight, l’Isola di Anglesey, l’Isola di Man e le Ebridi.
Questa grande isola ha una varietà di risorse naturali, tra cui carbone, petrolio, gas naturale, minerali e terreni agricoli. Tuttavia, molte di queste risorse sono state sfruttate nel corso dei secoli.
La Gran Bretagna è famosa per i suoi parchi nazionali, aree di bellezze naturali e paesaggi protetti. Questi includono il Lake District, le Highlands scozzesi, il Parco Nazionale di Snowdonia e molti altri.
Gran Bretagna è altamente urbanizzata, con grandi aree metropolitane come Londra, Manchester, Birmingham, Edimburgo e Cardiff. La maggior parte della popolazione britannica vive in città e centri urbani.
Note Storiche –
La storia della Gran Bretagna è lunga e complessa, risalente a millenni fa.
Era abitata fin dalla preistoria, con evidenze di insediamenti umani che risalgono a oltre 800.000 anni fa. Stonehenge, un monumento megalitico nel sud dell’Inghilterra, è uno dei siti preistorici più famosi.
I Romani invasero la Gran Bretagna nel 43 d.C. e governarono la regione come provincia romana fino al 410 d.C., quando le legioni romane si ritirarono.
Dopo il ritiro romano, l’isola fu invasa da tribù anglosassoni, danesi e norvegesi, portando alla creazione di numerosi regni anglosassoni.
Nel IX e X secolo, il regno di Wessex unificò gran parte dell’Inghilterra sotto un unico sovrano, il re Alfredo il Grande.
Nel 1066, Guglielmo il Conquistatore, duca di Normandia, invase l’Inghilterra e sconfisse il re anglosassone Harold II nella Battaglia di Hastings. Questo evento portò a un periodo di dominazione normanna in Inghilterra.
Nel XV secolo, l’Inghilterra fu coinvolta in una serie di conflitti noti come le Guerre delle Rose, una lotta per il trono tra le case di Lancaster e York.
La dinastia Tudor, con monarchi come Enrico VIII ed Elisabetta I, portò stabilità e prosperità all’Inghilterra. Durante il XVI e il XVII secolo, l’Inghilterra iniziò a espandersi in un impero coloniale.
Nel 1642, scoppiò una guerra civile in Inghilterra tra i sostenitori del re Carlo I e i parlamentari. Questa guerra portò all’esecuzione di Carlo I e alla temporanea instaurazione della Repubblica inglese sotto Oliver Cromwell.
Dopo la breve repubblica, la monarchia fu restaurata con Carlo II. La Rivoluzione Gloriosa del 1688 portò Guglielmo d’Orange e Maria II al trono e segnò l’inizio di un periodo di monarchia costituzionale.
Durante i secoli XVIII e XIX, la Gran Bretagna divenne una delle principali potenze coloniali, con un vasto impero che si estendeva in tutto il mondo.
La Gran Bretagna svolse un ruolo cruciale nella sconfitta dell’Asse durante la Seconda Guerra Mondiale, con il famoso discorso di Winston Churchill.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Impero britannico iniziò a disgregarsi, con molte colonie guadagnando l’indipendenza.
Nel 1973, la Gran Bretagna entrò a far parte della Comunità Economica Europea (CEE), successivamente divenuta l’Unione Europea (UE). Nel 2020, la Gran Bretagna ha lasciato l’UE attraverso il processo noto come “Brexit”.
Queste sono solo alcune delle principali tappe della storia della Gran Bretagna. La sua storia è ricca di eventi significativi, personalità storiche e trasformazioni politiche ed economiche che hanno plasmato il paese nel corso dei secoli.
Ecosistema –
L’ecosistema della Gran Bretagna è vario e comprende una gamma di habitat naturali, dalla campagna alle aree costiere, dalle montagne alle città. La sua posizione geografica, il clima temperato e la diversità geologica hanno contribuito a creare una grande varietà di ecosistemi. Di seguito sono elencati alcuni degli ecosistemi più significativi presenti nella Gran Bretagna:
La Gran Bretagna ospita numerose aree forestali, tra cui la Foresta di Sherwood, la Foresta di Dean e il Parco Nazionale di Cairngorms in Scozia. Queste foreste offrono habitat a una vasta gamma di specie, tra cui cervi, scoiattoli rossi e vari uccelli.
Le campagne britanniche sono famose per i loro paesaggi ondulati, campi coltivati, pascoli e piccoli villaggi. Questi habitat supportano molte specie di uccelli, come l’allodola, oltre a mammiferi come lepri e volpi.
Le coste britanniche offrono habitat diversi, tra cui scogliere, spiagge, mangrovie e zone umide. Numerosi uccelli marini, come gabbiani e pulcinella di mare, vivono lungo le coste, mentre nelle acque marine sono presenti pesci, foche, e occasionalmente balene.
Le aree montagnose come le Highlands scozzesi e il Lake District inglese offrono habitat alpini e subalpini, con specie come il gallo cedrone e la pernice bianca.
Le zone umide, come la Norfolk Broads e il lago Windermere, sono importanti habitat per uccelli acquatici, anfibi e una vasta gamma di flora acquatica.
Le città e i centri urbani britannici offrono habitat per una varietà di specie adattate alla vita in città, tra cui piccioni, scoiattoli grigi e pipistrelli.
La Gran Bretagna vanta numerosi parchi nazionali, tra cui il Parco Nazionale di Snowdonia, il Peak District e il Parco Nazionale di Exmoor. Questi parchi sono importanti per la conservazione della natura e offrono molte opportunità per l’escursionismo e la fruizione della natura.
Flora –
La flora della Gran Bretagna è molto varia e comprende una vasta gamma di piante native e introdotte. La Gran Bretagna è composta da quattro nazioni: Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord, ognuna delle quali ha il proprio ambiente naturale e la propria flora distinti. Ecco alcune delle piante più comuni e significative che si trovano in Gran Bretagna:
1. Querce (Quercus robur): Le querce sono alberi decidui comuni in tutta la Gran Bretagna e forniscono rifugio e cibo per molta fauna.
2. Pino (Pinus sylvestris): Questi alberi conifere sono tipici delle aree boschive della Scozia e forniscono legno pregiato.
3. Rododendro (Rhododendron ponticum): Questa pianta è originaria dell’Asia ma è diventata invasiva in molte parti del Regno Unito.
4. Rose selvatiche (Rosa spp.): Le rose selvatiche sono piante comuni nei prati e lungo i bordi delle strade.
5. Giglio di San Giovanni (Hypericum perforatum): Questa pianta erbacea è nota per i suoi fiori gialli brillanti e le proprietà medicinali.
6. Bocca di leone (Antirrhinum majus): Questi fiori dai colori vivaci crescono comunemente nei giardini e nelle aree selvatiche.
7. Cardo (Carduus spp.): I cardi sono comuni nei pascoli e contribuiscono a fornire cibo per farfalle e api.
8. Azzurra comune (Myosotis scorpioides): Questi fiori blu sono spesso associati a corsi d’acqua e zone umide.
9. Ginestra (Cytisus scoparius): Questo arbusto giallo fiorisce in primavera ed è una caratteristica comune dei paesaggi britannici.
10. Orchidea selvatica (Orchis spp.): La Gran Bretagna è sede di numerose specie di orchidee selvatiche, ognuna con fiori unici.
Questa è solo una piccola selezione della ricca flora britannica. La diversità vegetale è influenzata da fattori come il clima, la topografia e la storia naturale di ciascuna regione. La Gran Bretagna è anche famosa per i suoi giardini e parchi ben curati, che ospitano una vasta gamma di piante ornamentali provenienti da tutto il mondo.
Fauna –
La fauna della Gran Bretagna è caratterizzata da una grande varietà di specie di animali a causa della diversità di habitat presenti nel paese, che includono foreste, campi, montagne, fiumi e coste. Tuttavia, a causa delle influenze umane e delle modifiche dell’habitat, alcune specie native sono in pericolo o in declino.
Ecco alcune delle specie più note presenti nella fauna britannica:
1. Volpi (Vulpes vulpes): Le volpi sono onnivore e sono comuni in tutta la Gran Bretagna. Sono notturne e spesso si trovano nei boschi e nelle aree rurali.
2. Cervi rossi (Cervus elaphus): Questi maestosi cervi sono presenti in molte parti della Gran Bretagna, soprattutto nelle aree boschive.
3. Scoiattoli rossi (Sciurus vulgaris): I simpatici scoiattoli rossi sono comuni nei boschi britannici, anche se sono minacciati dalla competizione con gli scoiattoli grigi introdotti.
4. Tassi (Meles meles): I tassi sono animali notturni e scavatori che vivono in tane sotterranee. Sono diffusi in Gran Bretagna.
5. Lepri (Lepus europaeus): I lepri sono diffusi nelle campagne britanniche e sono particolarmente comuni nelle regioni rurali.
6. Uccelli: La Gran Bretagna ospita una vasta gamma di uccelli, tra cui il pettirosso, il merlo, la cinciallegra, il picchio verde e il falco pellegrino. L’Isola di Skomer, in Galles, è nota per le colonie di pulcinelle di mare.
7. Foca grigia (Halichoerus grypus): Le foche grigie sono spesso avvistate sulle coste britanniche, specialmente nelle isole Orcadi e Shetland.
8. Pipistrelli: La Gran Bretagna è sede di numerose specie di pipistrelli, come il pipistrello comune e il pipistrello da ferro di cavallo.
9. Bisonte europeo (Bison bonasus): Questa specie è stata reintrodotta recentemente nelle Highlands scozzesi come parte degli sforzi di conservazione.
10. Lontra (Lutra lutra): Le lontre sono tornate a popolare i corsi d’acqua britannici dopo anni di declino dovuto all’inquinamento delle acque.
Va notato che molte specie sono protette per legge in Gran Bretagna, e gli sforzi di conservazione sono in atto per proteggere la biodiversità e gli habitat naturali. La fauna britannica è varia e interessante, con molte opportunità di avvistare animali selvatici in diversi contesti naturali.
Azioni di Salvaguardia Ambientale –
La Gran Bretagna ha una lunga storia di impegni in materia di salvaguardia ambientale. Prima di tutto, è importante notare che la Gran Bretagna è composta da quattro nazioni costituenti: Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord, e ciascuna di queste nazioni ha una certa autonomia nelle politiche ambientali. Di seguito sono elencate alcune delle azioni di salvaguardia ambientale della Gran Bretagna:
1. Leggi e regolamenti ambientali: Il Regno Unito ha un quadro giuridico solido per la protezione dell’ambiente. La legislazione ambientale riguarda una vasta gamma di questioni, tra cui l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, la gestione dei rifiuti, la conservazione della natura e la tutela della biodiversità. La legge principale in questo campo è il “Environmental Protection Act” del 1990.
2. Obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra: La Gran Bretagna si è impegnata a ridurre le emissioni di gas serra nell’ambito degli accordi internazionali come il Protocollo di Kyoto e l’Accordo di Parigi. Il governo britannico ha adottato politiche e misure per ridurre le emissioni di carbonio nei settori dell’energia, dei trasporti e dell’industria.
3. Conservazione della natura e della biodiversità: Il Regno Unito è impegnato nella conservazione della sua ricca diversità di habitat e specie. Sono state istituite numerose aree protette, come parchi nazionali e riserve naturali, per preservare la biodiversità.
4. Energia rinnovabile: Il governo britannico promuove attivamente l’uso delle energie rinnovabili, come l’energia eolica, solare e idroelettrica, per ridurre l’impatto ambientale del settore energetico.
5. Smaltimento dei rifiuti: La gestione dei rifiuti è una priorità ambientale, con un focus crescente sull’obiettivo di ridurre, riutilizzare e riciclare i rifiuti.
6. Incentivi fiscali e finanziari: Il Regno Unito offre incentivi fiscali e finanziari per incoraggiare le imprese e i cittadini a adottare pratiche più sostenibili e a investire in tecnologie verdi.
7. Trasporto pubblico e mobilità sostenibile: Le città britanniche promuovono il trasporto pubblico, la mobilità ciclabile e la creazione di zone a basse emissioni per ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria.
8. Monitoraggio e rendicontazione ambientale: Il governo britannico raccoglie dati sull’ambiente e pubblica rapporti regolari sulla qualità dell’aria, sulle emissioni di gas serra e su altri indicatori ambientali.
È importante notare che ciascuna delle nazioni costituenti del Regno Unito ha una certa autonomia nelle sue politiche ambientali, quindi ci potrebbero essere alcune variazioni nei dettagli delle azioni intraprese da ciascuna nazione. Tuttavia, nel complesso, la Gran Bretagna si è impegnata a proteggere l’ambiente e a mitigare i cambiamenti climatici attraverso una serie di politiche e iniziative.
Guido Bissanti