Pandanus amaryllifolius
Pandanus amaryllifolius
Il pandano (Pandanus amaryllifolius Roxb. ex Lindl., 1832) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Pandanaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Sottoclasse Arecidae,
Ordine Pandanales,
Famiglia Pandanaceae,
Genere Pandanus,
Specie P. amaryllifolius.
Sono sinonimi i termini:
– Pandanus hasskarlii Merr., 1917;
– Pandanus latifolius Hassk. 1842;
– Pandanus latifolius var. minor Hassk., 1844;
– Pandanus odorus Ridl., 1925.
Etimologia –
Il termine Pandanus proviene da quello malese pandang.
L’epiteto specifico amaryllifolius viene dalla combinazione del termine greco Ἀμαρυλλίς Amaryllís Amarillide (da ἀμαρύσσω amarýsso risplendere), nome proprio di pastorelle nella mitologia greca e nella poesia bucolica di Teocrito, Virgilio e Ovidio, e da folium foglia: con foglie simili a quelle di un’Amaryllis
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Pandanus amaryllifolius è una pianta tropicale, vera e propria cultigene, che si ritiene sia stata addomesticata in tempi remoti. È sterile e può riprodursi solo vegetativamente tramite polloni o talee. È stata descritta per la prima volta da esemplari delle Isole Molucche e la rara presenza di fiori maschili in questi esemplari potrebbe indicare che sia l’origine della specie. Tuttavia, poiché non sono stati trovati altri esemplari selvatici, si tratta ancora di congetture. La pianta è ampiamente coltivata in tutto il sud-est asiatico e nell’Asia meridionale.
L’habitat naturale di questa pianta non è mai stato rinvenuto.
Descrizione –
Il Pandanus amaryllifolius è un arbusto o albero dioico perenne, sempreverde, con fusti ramificati provvisti di radici aeree e foglie disposte a spirale. Di questa pianta sono note due forme, una di dimensioni contenute, che è di gran lunga la più coltivata per le foglie fragranti, e l’altra di dimensioni relativamente più grandi, ma con foglie meno fragranti.
La prima, molto ramificata, presenta fusti fino a 1-1,5 m di lunghezza e 2-5 cm di diametro, ascendenti o decombenti, e foglie lineari imbricate, lunghe 25-65 cm e larghe 2,5-4 cm, carenate, inermi, tranne all’apice dove sono presenti minuscole spine, di colore verde intenso lucido superiormente, più o meno glauche inferiormente.
La seconda, poco ramificata, presenta fusti, di 2-4 m di lunghezza e fino a 15 cm di diametro, con robuste radici aeree che penetrano nel suolo, e foglie lineari, lunghe 1,5-2,2 m e larghe 7-10 cm, con le stesse caratteristiche della precedente, ma meno aromatiche.
Sono note solo infiorescenze maschili, raramente prodotte, della seconda forma, nelle isole Molucche, terminali a pannocchia, lunghe circa 60 cm, composte da racemi cilindrici di lunghezza decrescente verso l’apice circondati da brattee biancastre.
Coltivazione –
Il Pandanus amaryllifolius è un arbusto o albero sempreverde con foglie profumate, conosciute in coltivazione in due forme.
L’infiorescenza femminile, come detto, è sconosciuta ma in rarissime occasioni produce un’infiorescenza maschile.
Le foglie sono ampiamente utilizzate come aromatizzante in tutto il sud-est asiatico, dove sono comunemente disponibili nei mercati locali.
La pianta viene coltivata per le sue foglie nei giardini dell’Indonesia occidentale, della Malesia, della Tailandia, della Nuova Guinea, dello Sri Lanka, delle Filippine, recentemente anche alle Hawaii.
Viene coltivata anche come pianta ornamentale.
È una pianta che richiede un clima caldo-umido, la sua coltivazione in pieno campo è quindi limitata alle sole zone tropicali e subtropicali, una esposizione in pieno sole o leggermente ombreggiata e terreni drenanti ricchi di sostanza organica mantenuti pressoché costantemente umidi. Le piante accestiscono facilmente e in genere una sola pianta è sufficiente per gli usi familiari. Non vanno sottovalutate infine le sue caratteristiche ornamentali come pianta da giardino, anche di piccole dimensioni, e in vaso, all’aperto dove il clima lo consente, o in serre, verande e interni particolarmente luminosi, con temperature minime non inferiori a 15 °C. Le innaffiature devono essere regolari, ma senza ristagni, e le concimazioni, dalla primavera all’autunno, effettuate con prodotti idrosolubili bilanciati con microelementi. In ambienti chiusi è facilmente soggetto all’attacco di parassiti, come acari e cocciniglie, va quindi tenuto sotto controllo per potere intervenire tempestivamente con prodotti specifici.
Quando questa pianta viene abbandonata o lasciata svilupparsi senza ostacoli, cresce molto lentamente ma alla fine entrerà nella fase di crescita “grande” e svilupperà un tronco robusto.
L’odore delle foglie rimane lo stesso in entrambe le forme di crescita.
La raccolta del pandan profumato può iniziare circa 6 mesi dopo la semina e può continuare per diversi anni.
Le singole foglie vengono tagliate, lasciando intatta la parte superiore con 3 – 4 foglie.
I rami non hanno gemme dormienti e quindi non germoglieranno se tagliati nel vecchio legno.
Un appezzamento di un ettaro nelle Filippine, con fragranti pandan consociati a pepe e alcuni alberi da frutto, veniva raccolto due volte a settimana, producendo 60 kg di foglie fresche per raccolto, ovvero 6 T/Ha all’anno.
La pianta viene ovviamente riprodotta esclusivamente per via vegetativa, facilmente per divisione di piante accestite, utilizzando rami provvisti di radici avventizie, e mediante le plantule che si formano alla base. Può propagarsi, con più difficoltà, tramite talee apicali in substrato drenante con aggiunta di sabbia o perlite per un 50% mantenuto umido, ma senza ristagni, poste in posizione parzialmente ombreggiata fino al completo attecchimento.
Usi e Tradizioni –
Il Pandanus amaryllifolius è noto fin dall’antichità per le foglie aromatiche che colorano di verde i cibi e le bevande.
Viene coltivato da tempi remoti per le foglie fragranti utilizzate per aromatizzare numerose pietanze, in particolare a base di riso, cui conferisce un odore e sapore simile a quello di varietà aromatiche pregiate, come ambemohor, basmati e khao hom mali (noto come Thai jasmine rice), dolciumi e bevande, e per profumare l’acqua utilizzata nelle cerimonie religiose.
Questa pianta è conosciuta con vari nomi comuni, tra questi ricordiamo: dwarf screw pine, fragrant screw pine, scented pandan (inglese); xiang lu dou (cinese); pandan-mabango (filippino); taey (khmer); tey ban (laotiano); pandan rampai, pandan rampeh, pandan wangi (malese); rampe (singalese); ramba (tamil); bai toey, paanae wo-nging, toey-hom (thailandese); dứa thơm, lá dứa (vietnamita).
Questa pianta è ampiamente coltivata in tutto il sud-est asiatico e nell’Asia meridionale.
In Bangladesh, si chiama Ketaki, insieme ad altre varietà di pandanus (Pandanus fascicularis), e viene utilizzato per esaltare il sapore del pulao, del biryani e del dolce budino di riso al cocco, payesh. Si chiama pandan wangi in Indonesia, presto-mhway in birmano e lá dứa in vietnamita.
Le foglie vengono utilizzate fresche o appassite e possono essere trovate congelate nei negozi asiatici delle nazioni in cui la pianta non cresce. Hanno una fragranza di nocciola che esalta il sapore dei cibi provenienti da Indonesia, Singapore, Filippine, Malesia, Tailandia, Bangladesh, Vietnam e Birmania, in particolare piatti di riso e torte.
Le foglie vengono talvolta messe a bagno nel latte di cocco, che viene poi aggiunto al piatto. Le foglie possono essere legate e cotte insieme al cibo. Possono anche essere intrecciati per realizzare un cestino che viene utilizzato come contenitore per la cottura del riso. La torta pandan, o gai ob bai toey, è un piatto tailandese con pollo avvolto in foglie di pandan e fritto. Le foglie vengono utilizzate anche per aromatizzare dolci come la torta pandanus e bevande dolci.
L’aroma caratteristico del pandano è causato dal composto aromatico 2-acetil-1-pirrolina che conferisce anche al pane bianco, al riso gelsomino e al riso basmati i loro aromi caratteristici. Nei negozi è possibile acquistare l’estratto di pandano in bottiglia, ma spesso contiene verde artificiale colorante alimentare.
In India e nel sud-est asiatico le foglie di P. amaryllifolius servono a confezionare dei cestini dentro i quali vengono fatte cuocere carni, pesci e legumi; per aromatizzare il riso, il curry e dolci come la torta al pandano; inoltre viene impiegato come deodorante per la casa, essendo anche un repellente naturale per scarafaggi.
Le foglie sprigionano il massimo aroma dopo circa due giorni dal taglio, ma lo perdono quando completamente secche, e non vengono consumate, ma tolte alla fine della cottura, ed oltre all’aroma conferiscono ai cibi un caratteristico colore verde. Le foglie e l’olio che se ne estrae sono utilizzati nella medicina tradizionale di vari paesi del sudest asiatico per varie patologie. Studi di laboratorio hanno evidenziato la presenza negli estratti delle foglie di numerosi composti bioattivi di possibile interesse per la farmacopea ufficiale, oltre a composti con proprietà insetto-repellenti suscettibili di ulteriori indagini per un loro possibile impiego.
Tra i vari usi si riporta che le foglie aromatiche vengono usate per il profumo.
Le foglie fresche tritate vengono mescolate con i petali di vari fiori per preparare pot-pourri.
Le foglie, tuttavia, producono una quantità molto piccola di olio essenziale.
Le foglie, come detto, si possono intrecciare in cestini per confezionare contenitori per dolci.
Le foglie vengono utilizzate per realizzare materassini su cui dormire.
Un estratto delle foglie viene utilizzato come ingrediente nelle preparazioni cosmetiche commerciali come deodorante e agente mascherante.
L’olio essenziale ha attività insettifuga, ad esempio contro il comune scarafaggio, Periplaneta americana.
Le foglie polverizzate possono essere utilizzate come repellente contro l’infestazione da Callosobruchus chinensis dei semi di fagioli mung.
Modalità di Preparazione –
Il Pandanus amaryllifolius è una pianta che viene conosciuta da tempo per i suoi usi commestibili, medicinali, ecc.
Le foglie giovani e profumate vengono cotte e mangiate.
Vengono spesso utilizzate anche, sia fresche che secche, per condire il riso, la manioca ecc., soprattutto nei piatti dolci.
Le foglie aromatiche conferiscono al cibo un sapore simile all’aglio; sono deliziose e aggiungono un caratteristico odore muschiato e un colore verde naturale.
Le foglie vengono utilizzate anche per avvolgere altri alimenti, come gli gnocchi di riso.
In campo medicinale si riporta che le foglie sono diuretiche e cardiotoniche.
Un’infusione viene utilizzata come sedativo contro l’irrequietezza ed è anche un trattamento tradizionale per il diabete.
Esternamente le foglie vengono utilizzate nella cura delle malattie della pelle; come ammollo rilassante per contrastare l’irrequietezza.
Vengono immerse nell’olio di cocco, l’olio viene poi utilizzato per i disturbi reumatici.
L’applicazione delle foglie come farmaco antidiabetico sembra legata all’acido 4-idrossibenzoico, che è stato isolato dalle radici di Pandanus amaryllifolius.
Mostra effetti ipoglicemizzanti e aumenta i livelli sierici di insulina e il contenuto di glicogeno epatico.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/227363190/original.jpeg
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.