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Parkia timoriana

Parkia timoriana

L’albero dei fagioli (Parkia timoriana (DC.) Merr., 1910) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Mimosaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Fabales,
Famiglia Mimosaceae,
Genere Parkia,
Specie P. timoriana.
È basionimo il termine:
– Inga timoriana DC..
Sono sinonimi i termini:
– Acacia niopo Litv.;
– Mimosa biglobosa Roxb.;
– Mimosa peregrina Blanco;
– Parkia biglobosa Benth.;
– Parkia brunonis Graham;
– Parkia calcarata Gagnep.;
– Parkia calcarata Lecomte;
– Parkia grandis Hassk.;
– Parkia roxburghii G.Don;
– Parkia roxburgii G.Don.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Parkia timoriana è una pianta originaria dell’Assam in India, Indonesia, Malaysia, Myanmar e Thailandia e diffusa in India, Bangladesh, Myanmar, Thailandia, Malaysia, Indonesia e Nuova Guinea.
Il suo habitat è quello delle foreste umide, prevalentemente dal livello del mare a circa 600 m di altitudine.

Etimologia –
Il termine Parkia è in onore del medico ed esploratore scozzese Mungo Park (1771-1806).
L’epiteto specifico timoriana è in riferimento ad uno dei luoghi di origine, ed in particolar modo dell’isola di Timor.

Descrizione –
La Parkia timoriana è un albero, in parte deciduo, che cresce fino a 30 m di altezza ed oltre.
Il tronco è cilindrico, fino a circa 80 cm di diametro ed ha spesso contrafforti alla base che possono essere alti da 1 a 4 metri e estendersi per 1 – 2 metri o più verso l’esterno e la corteccia è bruno grigiastra.
Le foglie sono bipennate, alterne, lunghe 30-50 cm con 20-30 coppie di foglioline pennate, lunghe 9-12 cm, ciascuna con 50-70 coppie di foglioline opposte, ravvicinate, da oblungo lineari a sigmoidi con apice appuntito, lunghe 5-10 mm e larghe 1-2 mm.
I fiori sono piccoli, dotati di 10 stami filamentosi, più lunghi del calice, sono riuniti in infiorescenze di 3–4 cm di diametro, peduncolate, pendule.
Si riproduce per impollinazione crociata ad opera di pipistrelli nettarivori della specie Eonycteris spelaea.
Il frutto è un legume lineare, piatto, di 20–36 cm di lunghezza e 3-4,5 cm di larghezza, glabro, contenente 13-20 semi neri ovoidi di circa 2 cm di lunghezza.

Coltivazione –
La Parkia timoriana è un albero che viene raccolto in natura e utilizzato localmente come fonte di medicinali, shampoo per capelli e cibo.
Questo albero è tipico della foresta pluviale di pianura, delle foreste miste decidue e sempreverdi secche dove cresce ad altitudini dal livello del mare fino a 600 metri, salendo occasionalmente fino a 1.300 metri.
La pianta viene impollinata da pipistrelli e predilige terreni fertili con un pH compreso tra 5 e 7.
È una pianta molto diffusa nella zona di origine, di veloce crescita, con indubbie caratteristiche ornamentali per l’elegante fogliame e le curiose infiorescenze.
Questa specie viene impiegata nelle zone a clima tropicale e subtropicale come albero da ombra in parchi e giardini e ai bordi delle strade, ma anche nelle piantagioni di caffè, e nella riforestazione e per il controllo dell’erosione.
L’albero richiede pieno sole e non è particolarmente esigente riguardo al suolo, anche povero; le piante ben radicate possono sopportare brevi periodi di siccità.
La pianta si riproduce quasi esclusivamente per seme, in quanto le talee hanno una bassa percentuale di radicazione; il seme va preventivamente scarificato e immerso in acqua per 1-2 giorni; va posto poi in un substrato organico e sabbioso, mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C. In queste condizioni i tempi di germinazione sono di 2-6 settimane.

Usi e Tradizioni –
La Parkia timoriana è una pianta conosciuta con vari nomi comuni; tra questi riportiamo: buah patar, petai hutan e timbarayong (Borneo), yongchak (Manipur, India), kariang, nitta tree e riang (Tailandia), kedawung e peundung (Giava), alai (Sumatra), petai kerayong, batai hutan, kedaung e kupang (Malesia), kupang e amarang (Filippine), tree bean (lingua inglese), khorial (Assam) mai-karien (Myanmar).
Questo albero viene utilizzato per vari scopi in Tailandia e Indonesia. Nella cucina tailandese i germogli sono conosciuti come germogli di nitta e vengono aggiunto al curry. Quando i semi sono maturi, hanno un rivestimento duro e nero. I semi possono essere essiccati e conservati. I semi hanno un forte odore di zolfo, dovuto alla presenza di tioprolina. In alcune zone, i semi della specie arborea simile (Parkia speciosa) nota anche come yongchaak, petai o fagioli puzzolenti sono molto più popolari e i suoi fagioli vengono consumati come seconda scelta. Tuttavia alcuni trovano l’aroma e il sapore di questi semi così attrattivi che li considerano una prelibatezza.
I prodotti di questo albero sono consumati in numerose regioni. I suoi lunghi baccelli vengono consumati e possono essere mescolati in un’insalata o nel chutney.
Viene utilizzato anche il legno che è di discreta qualità; è utilizzato per carpenteria, mobili, rifiniture per interni, casse, e nella industria della carta, oltre che come combustibile.
La legna viene infatti utilizzata per il fuoco e per la costruzione.
Tuttavia in Africa non viene utilizzata la legna, ma l’albero è piantato per decorare i parchi. È un albero da giardino popolare in India, in particolare in Assam, dove è un elemento comune nei cortili Meitei.
Per quanto riguarda gli usi agroforestali, l’albero viene talvolta coltivato per fornire ombra nelle piantagioni di caffè e nei vivai.
Per quanto riguarda l’azoto fissazione ci sono rapporti contrastanti sul fatto che questo albero abbia o meno una relazione simbiotica con alcuni batteri del suolo.
L’albero è vulnerabile alla farfalla Cadra cautellalla. La larva penetra nei semi per trascorrere il suo periodo di pupa, alimentandosi dell’interno e riempiendoli con la sua seta. Può nutrirsi anche dei boccioli dei fiori.

Modalità di Preparazione –
La Parkia timoriana è una pianta che riveste una certa importanza nelle aree di origine.
I legumi verdi vengono consumati come verdura e venduti nei mercati, anche i semi sono commestibili, crudi, bolliti o tostati. La specie occupa poi un posto di rilievo nella medicina tradizionale dei paesi del sud est asiatico, le foglie e la corteccia sono utilizzate nelle infezioni della pelle, i semi tostati e polverizzati per diverse patologie.
Il legname è utilizzato in carpenteria e come combustibile.
Tra gli usi commestibili si utilizzano in particolar modo i semi; questi vengono cotti.
I semi duri e neri vengono consumati crudi o essiccati e conservati.
Anche i semi germinati vengono consumati.
In campo medicinale i semi sono considerati benefici nel trattamento dell’epatalgia, dell’edema, della nefrite, del diabete e delle coliche, probabilmente per la loro attività diuretica e rilassante.
Sono utilizzati anche come antielmintici.
I semi maturi, tostati e polverizzati, possono essere ingeriti come medicinale contro le coliche, la flatulenza e il mal di stomaco, oppure possono essere utilizzati nei rimedi contro il colera o contro i crampi mestruali.
I semi in polvere vengono applicati esternamente su ferite, ulcere e addome per alleviare il dolore.
Le foglie possono essere macinate come ingrediente di un rimedio contro le coliche.
Le foglie e/o la corteccia vengono applicate localmente per pulire ferite e ulcere e come cura contro la scabbia.
La corteccia viene utilizzata esternamente come trattamento contro la scabbia, i foruncoli e gli ascessi.
Tra gli altri usi i baccelli, pestati con acqua, vengono usati come shampoo per capelli.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://tropical.theferns.info/image.php?id=Parkia+timoriana#plantimages/3/1/31c07848e7092fb48efa18787abb51e3f112406e.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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