Bambusa oldhamii
Bambusa oldhamii
Il Bambù gigante della Cina o bambù di Oldham (Bambusa oldhamii Munro, 1868) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Poaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Sottoclasse Commelinidae,
Ordine Cyperales,
Famiglia Poaceae,
Sottofamiglia Bambusoideae,
Tribù Bambuseae,
Sottotribù Bambusinae.
Genere Bambusa,
Specie B. oldhamii.
Sono sinonimi i termini:
– Arundarbor oldhamii (Munro) Kuntze;
– Bambusa atrovirens T.H.Wen;
– Bambusa oldhamii f. revoluta W.T.Lin & J.Y.Lin;
– Bambusa oldhamii subsp. revoluta W.T.Lin & J.Y.Lin;
– Bambusa revoluta (W.T.Lin & J.Y.Lin) N.H.Xia, R.H.Wang & R.S.Lin;
– Dendrocalamopsis atrovirens (T.H.Wen) Keng f.;
– Dendrocalamopsis atrovirens (T.H.Wen) Keng f. ex W.T.Lin;
– Dendrocalamopsis oldhamii (Munro) Keng f.;
– Dendrocalamopsis oldhamii f. revoluta (W.T.Lin & J.Y.Lin) W.T.Lin;
– Dendrocalamopsis oldhamii subsp. revoluta (W.T.Lin & J.Y.Lin) W.T.Lin;
– Leleba oldhamii (Munro) Nakai;
– Neosinocalamus revolutus (W.T.Lin & J.Y.Lin) T.H.Wen;
– Sinocalamus oldhamii (Munro) McClure;
– Sinocalamus oldhamii f. revolutus (W.T.Lin & J.Y.Lin) W.T.Lin;
– Sinocalamus oldhamii subsp. revolutus (W.T.Lin & J.Y.Lin) W.T.Lin.
Etimologia –
Il termine bambù proviene dalla voce vernacolare indiano-malese bamboo/ bambu.
L’epiteto specifico oldhamii è in onore del botanico e raccoglitore inglese Richard Oldham (1837-1864) che scoprì questa specie e ne raccolse i campioni a Taiwan.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Bambusa oldhamii è originario dell’isola di Taiwan e della Cina meridionale (Fujian, Guangdong, Guangxi, Hainan, Zhejiang). È ampiamente coltivato e si è naturalizzato in diversi luoghi (Isole Ryukyu, Nuova Zelanda, Chiapas, Honduras, Perù, ecc.)
Il suo habitat naturale è quello delle foreste umide a basse altitudini, dell’ovest di Taiwan, al di sotto delle montagne quasi totalmente ricoperte di foresta tropicale.
Descrizione –
Il Bambusa oldhamii è un bambù perenne, rizomatoso e sempreverde, che forma densi cespi con fusti (culmi) eretti, solo leggermente ricurvi all’apice, di 6-18 m di altezza e 6-12 cm di diametro alla base, con internodi lunghi 18-30 cm, inizialmente glauchi, poi verde oliva, glabri; i culmi sono cavi tra i nodi ed hanno pareti di circa 1 cm di spessore.
Nella fase giovanile i culmi sono protetti da guaine fogliari lanceolate, lunghe 10-30 cm, ricoperte inizialmente da peli di colore bruno irritanti che cadono quando la guaina secca.
Le ramificazioni sono numerose e raggruppate ai nodi, ad eccezione di quelli più bassi, che raramente superano 1 m di lunghezza, con un ramo di diametro maggiore rispetto agli altri.
Le foglie sono decidue, pressoché triangolari con apice acuminato; sono alterne oblungo-lanceolate con apice acuminato, di 8-25 cm di lunghezza e 2-6 m di larghezza, pubescenti inferiormente.
Le infiorescenze sono lunghe circa 1 m con spighette sessili appiattite lateralmente raggruppate ai nodi, lunghe 3-4 cm, e con presenza di 5-9 fiori.
Coltivazione –
Il Bambusa oldhamii è un bambù originario della Cina e Taiwan ma introdotto nella coltivazione in tutto il mondo; viene coltivato sotto serra in Germania, e in Australia, Porto Rico, Florida, Texas, Tennessee, Maryland, Virginia, Carolina del Nord, Carolina del Sud, Oklahoma, Kentucky, Georgia, Alabama, Arkansas, Mississippi, Arizona, Nevada, Hawaii, Louisiana e California, dove è il bambù più comune coltivato.
Tuttavia, a Taiwan, la coltivazione è diminuita, con molti banchi di bambù convertiti alla produzione di ananas; sono stati istituiti numerosi programmi di sovvenzione e sostegno poiché i boschetti di bambù coltivati forniscono un prezioso habitat per la fauna selvatica e la loro distruzione fa fuggire la raganella verde (Zhangixalus arvalis) dai terreni agricoli, per cui è in pericolo di estinzione.
Questa pianta tollera temperature fino a -7 °C.
Tuttavia cresce al meglio nelle regioni tropicali e subtropicali umide e in quelle a clima temperato caldo con elevate temperature estive e inverni particolarmente miti, in condizioni meno favorevoli diminuisce la velocità di crescita e l’altezza raggiunta.
Questo bambù ha bisogno di pieno sole e non è particolarmente esigente riguardo al suolo, purché drenante e con ampia disponibilità di acqua, in particolare nei climi con lunghe estati calde e secche.
I bambù hanno un interessante metodo di crescita. Ogni pianta produce un numero di nuovi steli ogni anno – questi steli raggiungono la loro massima altezza nel loro primo anno di crescita, la successiva crescita dello stelo è limitata alla produzione di nuovi rami laterali e foglie. Nel caso di questa pianta il nuovo fusto può raggiungere un’altezza fino a 18 metri, con aumenti giornalieri di 30 cm o più durante il periodo di massima crescita. Questo li rende alcune delle specie a crescita più rapida al mondo.
La pianta si riproduce per seme, posto superficialmente in terriccio drenante mantenuto costantemente umido alla temperatura di 22-24 °C, con tempi di germinazione variabili, fino ad alcuni mesi, per divisione, con un minimo di tre culmi, e micropropagazione.
Usi e Tradizioni –
Il Bambusa oldhamii è conosciuto con vari nomi, quali: giant timber bamboo, green bamboo, Oldham’s bamboo (inglese); lü zhu (cinese); ryoku-chiku (giapponese).
Fu descritto per la prima volta da Munro nel 1868, l’esemplare tipo raccolto a Taiwan da Oldham (da cui prese il nome la specie).
Questo bambù è tra i più alti e decorativi, oltre che di limitata invasività, crescita mediamente veloce, buona resistenza alle basse temperature, fino a -7 °C se eccezionali e di breve durata, e ai venti salmastri, ideale per creare in pochi anni siepi schermanti, barriere frangivento e antirumore.
I suoi germogli, privati degli strati più esterni, sono eduli dopo cottura, molto apprezzati a Taiwan dove la specie è ampiamente coltivata a questo scopo, poveri di calorie e ricchi di vitamine, in particolare A, B1, B2 e C, minerali e fibre.
Si ricorda che i germogli sono velenosi se consumati crudi, in quanto contengono un glicoside cianogenetico, la taxifillina, dal sapore amaro, che si trasforma in acido cianidrico, ma che tuttavia è termolabile e viene neutralizzata in buona parte dopo una bollitura di circa 40 minuti.
Non sono invece noti usi medicinali.
Tra gli atri usi, si riporta che le pareti delle canne sono spesse ma piuttosto morbide e le canne sono utilizzate come fonte di polpa.
I culmi sono usati per la costruzione di mobili, ma non sono adatti alla costruzione.
Inoltre questo bambù viene coltivato come pianta ornamentale nei giardini di tutto il mondo.
Modalità di Preparazione –
Il Bambusa oldhamii è una pianta molto utilizzata a Taiwan e in Cina, dove i giovani germogli sono molto ricercati per la loro consistenza croccante e il sapore dolce.
I giovani germogli, come detto, vanno però consumati dopo cottura e sono di ottima qualità.
I giovani germogli devono essere raccolti appena emergono dal terreno.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/156378664/original.jpeg
– https://cdn.floridamuseum.ufl.edu/Herbarium/8aecee6f-0f0c-40fc-9293-63eca20ea0a5/
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.