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Choristoneura lafauryana

Choristoneura lafauryana

Il Tortricide della fragola (Choristoneura lafauryana Ragonot, 1875) è un insetto appartenente alla famiglia dei Tortricidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Sottoregno Eumetazoa,
Superphylum Protostomia,
Phylum Arthropoda,
Subphylum Tracheata,
Superclasse Hexapoda,
Classe Insecta,
Sottoclasse Pterygota,
Coorte Endopterygota,
Superordine Oligoneoptera,
Sezione Panorpoidea,
Ordine Lepidoptera,
Sottordine Glossata,
Infraordine Heteroneura,
Divisione Ditrysia,
Superfamiglia Tortricoidea,
Famiglia Tortricidae,
Sottofamiglia Tortricinae,
Tribù Tortricini,
Genere Choristoneura,
Specie C. lafauryana.
È basionimo il termine:
– Tortrix lafauryana Ragonot, 1875.
Sono sinonimi i termini:
– Archips inornatanus Walsingham, 1900;
– Cacoecia laufauriana Kennel, in Spuler, 1910.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Choristoneura lafauryana è un lepidottero che vive e si riproduce in vari Paesi; lo troviamo in Spagna, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Belgio, Francia, Germania, Svizzera, Italia, Romania e Russia. A est, le popolazioni si estendono fino alla Cina (Heilongjiang, Jilin, Liaoning), alla Corea e al Giappone.
Le larve di questa falena si nutrono di Artemisia (compresa Artemisia montana), Cirsium, Lespedeza, Ribes, Myrica (compresa Myrica gale), Forsythia, Larix, Fragaria (compresa Fragaria x ananassa), Pyrus e Salix specie, nonché Rhododendron tomentosa, Glycine max, Medicago sativa, Trifolium repens, Morella rubra, Boehmeria nivea, Malus pumila e Malus sylvestris.

Morfologia –
La Choristoneura lafauryana è un lepidottero che ha un’apertura alare di 18-21 mm nei maschi e di 20-24 mm nelle femmine.
Le ali anteriori sono di colore giallo-ocra o giallo-brune con macchie e striature bruno-rossastre. Le ali hanno una forte lucentezza setosa. Nelle femmine le marcature sono ridotte. Le ali sono di colore posteriori grigio chiaro o crema-ocra.
La larva ha una lunghezza media di 25 mm; ha la testa di colore bruno giallastro pallido misto a verde brunastro o giallastro.
Il corpo è di colore verde giallastro con una linea dorsale verde più scura; scudo protoracico e scudo anale sono di colore marrone giallastro chiaro o verde scuro.
La pupa è di colore nero brillante.

Attitudine e Ciclo biologico –
La Choristoneura lafauryana è un insetto che sverna allo stadio larvale, in protezioni sericee, poste tra la scorza di occasionali piante ricovero o tra le foglie secche alla base delle piante arboree o ai margini dei coltivi.
Giunte nel periodo primaverile le larve riprendono l’attività trofica sulla giovane vegetazione; gli adulti del 1° volo sfarfallano poi a fine maggio-giugno.
Le uova vengono depositate in lotti allungati di 70-100 uova sulla superficie superiore delle foglie della pianta alimentare.
Questi adulti originano la prima generazione larvale che svolge la sua attività in piena estate.
Da queste larve si originano gli adulti del 2° volo che sfarfallano a fine estate, Nel periodo della terza decade di agosto. Questi adulti originano le larve di seconda generazione, destinate a svernare.
In questo modo il lepidottero compie, pertanto, due generazioni all’anno.

Ruolo Ecologico –
La Choristoneura lafauryana è una falena distribuita prevalentemente nell’Europa centro occidentale con alcuni rilevamenti in Romania e nella Russia sud europea, fino alla Cina, Corea e Giappone. In Italia non è rilevata nelle isole.
Questo insetto è polifago e si nutre di molteplici piante sia erbacee che arboree da frutto in particolare la si può trovare su Fragaria sp (fragola), Glycine max (soia).
Il danno è determinato dalle larve che provocano erosioni, più o meno intense, sulla vegetazione, accartocciando e rivestendo con fili sericei le foglie e parte del cimale.
Insieme ad altri Tortricidi può colpire direttamente anche gli organi fiorali ed i frutti, provocando danni anche maggiori, con successivo ed intenso sviluppo di Botrytis, per le lesioni provocate.
La lotta contro questa falena è stata fino ad ora di tipo chimico seguendo i criteri della lotta guidata ed integrata.
L’intervento inizia col campionamento o monitoraggio della popolazione prima di effettuare ogni tipo di intervento.
Il monitoraggio può essere effettuato con trappole sessuali, installate generalmente alla metà di maggio. Le trappole sessuali sono utili sia per valutare l’effettiva presenza del fitofago, sia per seguire l’evolversi delle popolazioni.
Da sottolineare come gli interventi chimici vadano eseguiti solo in caso di effettiva necessità e solo in caso di forti e gravi infestazioni, peraltro ancora abbastanza rare.
Negli ultimi tempi si è intervenuti, con programmi di lotta biologica, tramite l’utilizzo del Bacillus thuringiensis ssp. kurstaki.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Pollini A., 2002. Manuale di entomologia applicata. Edagricole, Bologna.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.



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