Picea glehnii
Picea glehnii
Il Peccio di Glehn o Peccio di Sachalin (Picea glehnii (F.Schmidt) Mast., 1880) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Pinaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Pinophyta,
Classe Pinopsida,
Ordine Pinales,
Famiglia Pinaceae,
Genere Picea,
Specie P. glehnii.
È basionimo il termine:
– Abies glehnii F.Schmidt.
È sinonimo il termine:
– Pinus glehnii (F.Schmidt) Voss.
Etimologia –
Il termine Picea, utilizzato già dai latini, potrebbe, secondo un’interpretazione etimologica, derivare da Pix picis = pece, in riferimento all’abbondante produzione di resina.
L’epiteto specifico glehnii fu assegnato da Carl Friedrich Schmidt, il primo autore botanico a descrivere la specie, in onore del botanico russo Peter von Glehn, che lo accompagnò durante la spedizione in Asia orientale del 1861.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Picea glehnii è una conifera originaria della parte meridionale dell’isola di Sachalin, nella Russia Asiatica, dell’isola di Hokkaidō e della parte settentrionale dell’isola di Honshū, in Giappone.
Il suo habitat naturale è quello dell’isola di Hokkaido e sul monte Hayachine della catena Kitakami nella parte settentrionale di Honshu (prefettura di Iwate), così come nella parte meridionale dell’isola russa di Sakhalin (lungo la baia di Aniva, nella valle del fiume Mereya, vicino al lago Bolshoye Vavaiskoye e alla laguna di Busse ). L’albero cresce anche nelle isole Curili meridionali (Kunashir, Shikotan e Iturup meridionale).
In queste aree cresce nell’intervallo da 0 a 1650 metri sul livello del mare in luoghi bassi e su terreno freddo ed eccessivamente umido su sottosuolo roccioso.
Vegeta dal livello del mare ai versanti settentrionali dei pendii montani, su suoli rocciosi podzolici; si rinviene anche su suoli vulcanici, ricchi in metalli pesanti. Il clima di riferimento è quello freddo e umido marittimo, con abbondanti precipitazioni annuali che arrivano fino a 1500 mm. In queste zone forma foreste pure o miste con conifere (Picea jezoensis, Abies sachalinensis) o, a quote meno elevate, con caducifoglie (Ulmus japonica, Tilia maximowicziana e Acer pictum) e anche Taxus cuspidata.
Descrizione –
Il Picea glehnii è una conifera che cresce in altezza fino a 30 metri con unico tronco diritto che può raggiungere 60-70 cm di diametro.
La corteccia si sfoglia già da giovane; è di colore marrone-rossastro, per poi divenire negli anni grigia-marrone o grigia-purpurea, dividendosi in placche irregolari.
La chioma è piramidale o conica ed i rami del primo ordine sono lunghi e slanciati, sviluppati orizzontalmente, quelli inferiori più pendenti. Quelli del secondo ordine sono fitti e orizzontali. I virgulti sono corti, snelli, solidi, inizialmente di colore arancione o marrone-rossastro, poi marrone-purpureo, scanalati e rugosi, pubescenti; i pulvini sono lunghi 1 mm.
Ha foglie aghiformi, più o meno disposte a pettine, superiormente di colore verde glauco o verde, biancastro inferiormente, lunghe 1-1,2 cm, lineari, ricurve o quasi dritte, di sezione quadrata-rombica, con punte ottuse; hanno stomi su entrambe le pagine (disposti in 1-2 linee su quella superiore, in 3-4 linee su quella inferiore). Le gemme vegetative sono ovoidali o ovoidali-coniche, lunghe 4-6 mm, lievemente resinose; hanno perule triangolari, acute, di colore rosso-marrone, con lunga cuspide e persistenti per anni.
Gli strobili maschili sono di colore giallastro, ascellari, lunghi 1-1,2 cm.
I coni femminili sono di forma ovoidale-oblunga o cilindrica-oblunga; sono inizialmente eretti, poi pendenti a maturazione, con punte spesso troncate, lunghi 3,5-8,5 cm e larghi 2,5-3,8 cm, inizialmente verdi-purpurei o viola-scuro, poi marroni-purpurei con bande biancastre. I macrosporofilli sono obovati-oblunghi, sottili ma rigidi, con superficie liscia e striata, lunghi quasi 2 cm. Le brattee sono rudimentali, ligulate, lunghe 1-2 mm, totalmente incluse. I semi, di color marrone chiaro o marrone giallastro, sono ovoidali e lunghi fino a 3 mm, con parte alata oblunga-ovata, lunga 7-10 mm.
Coltivazione –
Il Picea glehnii è una conifera originaria della Russia – Sakhalin meridionale e isole Curili; così come il Giappone – Kuriles, Hokkaido e le isole settentrionali di Honshu (Prefettura di Iwate, Mt. Hayachine), dove cresce dal livello del mare fino a circa 1.650 metri di altitudine. Il suo clima preferito è freddo, umido, marittimo fiorente in terreni poveri, rocciosi e basici.
Questa pianta viene raccolta allo stato selvatico per uso locale come alimento e fonte di materiali.
È una pianta che gradisce abbondante umidità alle radici, se coltivata in zone più aride deve essere dotata di un terreno umido e profondo e tollera i terreni torbosi poveri.
Cresce anche in terreni umidi, freddi e poco profondi, ma non è molto resistente al vento in suoli poco profondi; inoltre non ama l’ombra.
Dal punto di vista pedologico preferisce un pH compreso tra 4 e 6 ma cresce anche su terreni alcalini.
È intollerante all’inquinamento atmosferico e resiste in una certa misura all’esposizione al vento.
In alcune aree montuose, specialmente su suoli granitici o altri terreni poveri di basi, il tasso di crescita e la salute sono stati gravemente compromessi dall’avvelenamento da alluminio indotto dalle piogge acide.
Questa specie si ibrida con altre specie dello stesso genere.
La propagazione avviene sia per seme che per talea.
Nella semina la stratificazione probabilmente migliorerà la germinazione, quindi se possibile seminare i semi freschi in autunno in un ambiente freddo. Il seme immagazzinato va seminato il più presto possibile durante l’anno in un ambiente freddo ed in una posizione in ombra leggera.
I semi non devono essere lasciati essiccare e devono essere conservati in un luogo fresco.
Le giovani piantine vanno messe in serra per il loro primo inverno. Possono essere piantate in pieno campo all’inizio dell’estate dell’anno successivo o essere collocate in un vivaio all’aperto per circa un anno per aumentare le dimensioni. Potrebbero aver bisogno di protezione dalle gelate primaverili.
Nella propagazione agamica si possono prelevare talee di germogli terminali semi-maturi, lunghi 5 – 8 cm, nel periodo di agosto in zona ombreggiata. Queste vanno protette dal gelo invernale e radicano in primavera.
Si possono preparare anche talee di germogli terminali maturi, lunghi 5 – 10 cm, nel periodo di settembre/inizio autunno in una zona ombreggiata. Ci vogliono 12 mesi per radicare bene.
Si possono preparare anche talee di legno da tenero a semi-maturo, all’inizio dell’estate in zona ombreggiata una cornice. Il loro attecchimento è lento ma sicuro.
Gli alberi dovrebbero essere piantati in pieno campo quando sono piuttosto piccoli, tra 30 e 90 cm. Gli alberi più grandi attecchiscono male e formano un apparato radicale difettoso e stentato, avendo meno resistenza al vento.
Usi e Tradizioni –
In Giappone il Picea glehnii viene chiamato アカエゾマツ, che significa “abete rosso”.
Questa conifera ha una importanza economica solo locale; il suo legno viene utilizzato in edilizia. Come specie ornamentale non è molto comune, necessitando di clima freddo, e rimane confinata in alcuni giardini botanici nordamericani ed europei.
Questa pianta ha anche alcuni usi commestibili.
Gli amenti maschi giovani vengono consumati crudi o cotti e utilizzati come aromatizzanti.
I coni femminili immaturi vengono cotti. La parte centrale, una volta arrostita, è dolce e sciropposa.
La corteccia interna essiccata e macinata in polvere viene usata come addensante nelle zuppe ecc. o aggiunta ai cereali per fare il pane.
Si potrebbero consumare anche i semi crudi ma sono troppo piccoli per essere lavorati e consumati convenientemente.
In campo medicinale dalle giovani punte dei germogli si può ricavare una tisana rinfrescante, ricca di vitamina C.
Tra gli altri usi, come detto, il legno che è molto granuloso viene utilizzato per pianoforti, violini, interni di edifici, ecc.
Viene anche apprezzato per il suo utilizzo nell’industria della cellulosa per produrre carta.
Dal punto di vista ecologico questa pianta, nonostante fosse sottoposta nel passato a forte sfruttamento nell’isola di Sachalin, non è minacciata in quanto popolazione di Hokkaido garantisce la conservazione della specie; viene quindi classificata come specie a rischio minimo (least concern in inglese nella Lista rossa IUCN.
È inclusa però nel Libro rosso della regione di Sakhalin, è anche tenuta sotto protezione nei parchi nazionali giapponesi, in particolare nell’area dell’isola di Honshu.
Modalità di Preparazione –
Il Picea glehnii è una pianta che, soprattutto un tempo, veniva sfruttata per la produzione di legno.
Riveste alcuni utilizzi alimentari in quanto si possono mangiare gli amenti ed i coni.
Dalla corteccia interna essiccata e macinata in polvere si ottiene un addensante da utilizzare nelle zuppe ecc. o da aggiungere ai cereali per fare il pane.
Dalle giovani punte dei germogli si può ricavare una tisana rinfrescante.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/242767721/original.jpeg
– https://files.plutof.ut.ee/public/large/B0/0E/B00E326FB9F39153905FD0D5A47BEBC1399654DDA43C0534648471EA2BFB43E2.jpg
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.