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Lobelia tupa

Lobelia tupa

Il tabacco del diavolo o tupa (Lobelia tupa L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Campanulaceae.

Sistematica –
Da un punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Campanulales,
Famiglia Campanulaceae,
Sottofamiglia Lobelioideae,
Genere Lobelia,
Specie L. tupa.
Sono sinonimi i termini:
– Dortmanna berteroi (A.DC.) Kuntze;
– Dortmanna bicalcarata Kuntze;
– Dortmanna mucronata (Cav.) Kuntze;
– Dortmanna philippiana Kuntze;
– Dortmanna tupa (L.) Kuntze;
– Dortmannia berteroi (DC.) Kuntze;
– Dortmannia bicalcarata Kuntze;
– Dortmannia mucronata (Cav.) Kuntze;
– Dortmannia philippiana Kuntze;
– Dortmannia tupa (L.) Kuntze;
– Lobelia bicalcarata (Kuntze) Zahlbr. ex K.Schum.;
– Lobelia bicalcarata Zahlbr.;
– Lobelia feuillei (G.Don) G.Nicholson;
– Lobelia mucronata Cav.;
– Lobelia mucronata f. hookeri (A.DC.) E.Wimm.;
– Lobelia mucronata f. ovalifolia E.Wimm.;
– Lobelia mucronata var. berteroi (A.DC.) E.Wimm.;
– Lobelia serrata Meyen;
– Lobelia tupa var. berteroi (A.DC.) Reiche;
– Lobelia tupa var. bicalcarata (Kuntze) E.Wimm.;
– Lobelia tupa var. montana Reiche;
– Lobelia tupa var. mucronata (Cav.) Reiche;
– Lobelia tupa var. pavonii E.Wimm.;
– Lobelia tupa var. tupa;
– Rapuntium mucronatum (Cav.) C.Presl;
– Rapuntium tupa (L.) C.Presl;
– Tupa berteroi A.DC.;
– Tupa cavanillesiana G.Don;
– Tupa feuillei G.Don;
– Tupa feuillei var. berteroi (A.DC.) Vatke;
– Tupa feuillei var. macrophylla Vatke;
– Tupa feuillei var. mucronata (Cav.) Vatke;
– Tupa montana Phil.;
– Tupa mucronata (Cav.) A.DC.;
– Tupa mucronata var. hookeri A.DC..

Etimologia –
Il termine Lobelia fu dato al genere da Linneo al botanico fiammingo Mathias de Lobel (o de L’Obel, latinizzato in Matthaeus Lobelius, 1538-1616), medico e botanico del re sotto Giacomo I d’Inghilterra, di corte a Londra, e autore di una famosa Historia plantarum.
L’epiteto specifico tupa è derivato dal nome volgare. Il termine Tupa [तुपा] in lingua Marathi è il nome di una pianta identificata con Psydrax dicoccos Gaertn. della famiglia delle Rubiaceae. Oppure può essere derivato dal Tamil ஆட்டுப்பட்டி, āṭṭuppaṭṭi, “gregge di pecore”.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Lobelia tupa è una pianta originaria del Cile centrale e presente in natura nel territorio che va da Valparaíso a sud fino alle regioni di Los Lagos.
Il suo habitat è quello delle regioni di foresta decidua e foresta pluviale temperata sempreverde, dove cresce lungo i bordi delle strade, nei campi, negli argini dei torrenti, sui pendii erbosi e i margini delle foreste, normalmente ad altitudini fino a 400 metri, occasionalmente fino a 940 metri.

Descrizione –
La Lobelia tupa è una pianta erbacea, perenne e sempreverde che cresce tra 50 e 300 cm di altezza, potendo arrivare fino a circa 400 cm.
È una pianta robusta che produce diversi steli dalla base. Questi steli sono cavi, solitamente non ramificati e erbacei o alquanto legnosi;.
Il fogliame è di color grigio-verde, con foglie ellittiche, feltrose lunghe 10-15 cm.
I fiori sono di colore rosso, tubolari, simili a trombe, e a 2 labbra e sono prodotti in una infiorescenza simpodiale. Questi vengono impollinati da Colibrì e Api.

Coltivazione –
La Lobelia tupa è una pianta che viene raccolta allo stato selvatico per uso locale come medicina.
È una pianta che resistente al freddo fino a circa -10° C, ma in aree con inverni marittimi e miti può vegetare precocemente ed essere esposta a danni da gelate.
Per la sua coltivazione preferisce una zona soleggiata o anche in leggera ombra con un po’ di riparo dal vento.
Dal punto di vista pedologico richiede un terreno argilloso fertile e permanentemente umido ma riesce a crescere anche in terreni più asciutti.
È una pianta che si ibrida facilmente con altri membri del genere e riveste un certo interesse potenziale per l’uso come ornamentale.
La propagazione avviene per seme; si consiglia di seminarlo appena matura nel periodo primaverile o in quello autunnale in zona protetta.
Le giovani piantine vanno poi poste in singoli vasi e trapiantate in tarda primavera o inizio estate in pieno campo o nelle aiuole.
Si può propagare anche per divisione in primavera.

Usi e Tradizioni –
La Lobelia tupa fu descritta da Carlos Linnaeus e pubblicata nel suo lavoro nel 1763.
È una pianta considerata sacra dagli indigeni mapuche del Cile meridionale.
La pianta ha numerosi usi etnobotanici grazie ai suoi alcaloidi farmacologicamente attivi. Il suo lattice è usato come abortivo, e le grandi foglie feltrose vengono fumate come narcotico con possibili effetti allucinogeni, da cui uno dei suoi nomi comuni, Tabaco del Diablo. Ironia della sorte, questa pianta è stata usata per trattare la dipendenza da nicotina perché contiene l’alcaloide correlato alla nicotina Lobeline (un misto agonista-antagonista dei recettori nicotinici dell’acetilcolina).
È stato anche scoperto che le foglie di tupa contengono sostanze chimiche che agiscono come stimolanti respiratori.
Si ricorda che tutta la pianta è velenosa. L’ingestione del lattice può provocare disturbi intestinali e diarrea con emorragie.
Molte specie del genere Lobelia contengono una gamma di alcaloidi piperidinici, in particolare la lobelina e la lobelanina. Se ingeriti, questi possono causare una serie di sintomi tra cui nausea, vomito, diarrea, salivazione, spossatezza e debolezza, dilatazione delle pupille, convulsioni e coma. In generale, il grado di tossicità è solo moderato e le piante sono dannose solo in quantità maggiori.
Anche l’odore di questa pianta è noto per causare stati di sofferenza.

Modalità di Preparazione –
La Lobelia tupa è una pianta utilizzata da tempi remoti per usi medicinali.
Il succo (lattice) che si ottiene pressando le foglie è usato per alleviare il dolore del mal di denti. Viene, inoltre, utilizzato come abortivo.
È noto, tuttavia, che il lattice causa grande disagio (e forse cecità) se strofinato sugli occhi.
La pianta viene fumata e alcuni affermano che abbia un effetto narcotico, anche se non c’è certezza che questa sia veramente allucinogena.
Non sono noti altri usi.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/257159861/original.jpeg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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