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Landes de Bretagne

Landes de Bretagne

La Landes de Bretagne è una pecora (Ovis aries Linnaeus, 1758) originaria della Francia, con attitudine principale alla produzione di carne.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Mammalia,
Ordine Artiodactyla,
Sottordine Ruminantia,
Famiglia Bovidae,
Sottofamiglia Caprinae,
Genere Ovis,
Specie O. aries,
Razza Landes de Bretagne.

Distribuzione Geografica ed Areale –
La razza ovina Landes de Bretagne è una pecora di origine francese che un tempo era comune nell’Ovest della Francia. Oggi la sua diffusione e consistenza è molto diminuita a causa della quasi totale scomparsa della Landes de Bretagne. Il fenomeno è stato dovuto al dissodamento delle lande del Massiccio armoricano, specialmente intorno alla metà del XX secolo, in concomitanza con l’espansione delle superfici agricole, con il cambio della coltivazione dei foraggi e di una errata riforestazione che rimpiazzatoe gli alberi a foglia con conifere.

Origini e Storia –
La razza ovina Landes de Bretagne è una antica razza francese che un tempo era allevata perfettamente integrata al paesaggio e territorio transalpino.
Questa razza ha avuto origine dall’incrocio di pecore delle Fiandre e razze inglesi.
Ancora tra il XIX e i primi del XX secolo questa pecora era una razza comune nell’Ovest della Francia.
La progressiva intensificazione dei sistemi di produzione agricole e le politiche forestali hanno fatto diminuire progressivamente gli allevamenti di questa razza tanto che nel 2014 si contavano 1740 femmine fertili, suddivise su 180 allevamenti. La quasi totale scomparsa della Landes de Bretagne è stata dovuta, come detto, al dissodamento delle lande del Massiccio armoricano, specialmente intorno alla metà del XX secolo, in concomitanza con l’espansione delle superfici agricole, della rivoluzione dei foraggi (1945-1970) e di una politica di riforestazione che ha teso a rimpiazzare gli alberi a foglia con conifere.
Per fortuna negli anni Ottanta, quando la razza Landes de Bretagne era quasi scomparsa che alcuni docenti della École Nationale Vétérinaire di Nantes, per salvaguardare questa pecora, ne ritrovano un gregge in Brière. Nel 2004 ha preso vita un’associazione per la difesa della pecora delle campagne bretoni.

Morfologia –
La Landes de Bretagne è una pecora di piccola taglia che misura dai 50 ai 60 centimetri al garrese, per un peso vivo compreso tra i 40 e i 50 chilogrammi nel caso della femmina e tra i 50 e i 65 nel caso del maschio.
Presenta una testa affusolata, generalmente priva di corna, mentre il vello è oggi perlopiù bianco, anche se storicamente prevaleva il tipo nero (che poteva andare dal grigio a un bruno molto scuro).
Le estremità (testa, arti) presentano spesso maculature e il vello, che ricade a ciocche lunghe e lisce, è misto a una forte proporzione di “jarre” (pelo più corto e grezzo).
La coda è lunga e folta.

Attitudine produttiva –
La Landes de Bretagne è una razza con attitudine alla produzione di carne.
Gli agnelli si possono consumare a partire dai 6 mesi e fino a poco oltre l’anno. Anche se è una razza allevata principalmente per la carne e viene utilizzata con profitto per tenere il paesaggio sotto controllo, anche la sua lana si presta a venire valorizzata sotto forma di vello (filo, feltro) o di lana.
È, inoltre, una pecora rustica e robusta, particolarmente adatta a un clima rigido e all’allevamento all’aperto. Questa pecora può vivere all’aperto anche tutto l’anno, a condizione di poter disporre di una via d’accesso all’ovile. In caso contrario basterà prendere la precauzione di far pernottare il gregge in interni quando le temperature invernali scendono oltre una certa soglia.
Dal punto di vista dell’alimentazione è considerata come un’ottima pecora da foraggi erbacei in quanto è una razza in grado di valorizzare efficacemente l’erba e possiede un’eccellente predisposizione al pascolo in aree naturali, perfino su terreni difficili come lande, zone acquitrinose e maggesi.
La femmina partorisce con agio e gli agnelli sono resistenti, anche se crescono lentamente, indicatore caratteristico di una carne particolarmente riconoscibile, rossa e tenera con striature di grasso molto fini, soda ed estremamente friabile.

Guido Bissanti

Fonti-
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Daniele Bigi, Alessio Zanon , 2010. Atlante delle razze autoctone. Bovini, equini, ovicaprini, suini allevati in Italia, Edagricole-New Business Media, Bologna.



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