Macaronesia
Macaronesia
Con il termine Macaronesia si intende un sistema insulare che comprende Madera, le Azzorre, le Canarie e le Isole del Capo Verde.
Nella Macaronesia rientrano pertanto diversi arcipelaghi dell’oceano Atlantico settentrionale situati al largo delle coste africane.
Le isole della Macaronesia fanno parte di Portogallo, Spagna e Capo Verde.
Il termine Macaronesia deriva dal greco μακάρων νῆσοι (makàrōn nêsoi) e significa Isole Fortunate, espressione utilizzata dagli antichi geografi greci per riferirsi ad alcune isole che si trovavano al di là dello Stretto di Gibilterra. In tali isole si riteneva che fossero accolti degli eroi e immortali di natura straordinaria.
Geografia –
Le isole della Macaronesia sono di origine vulcanica, e si pensa siano il prodotto di alcuni punti caldi geologici.
Le isole hanno una biogeografia unica e ospitano alcune distinte comunità di animali e piante. Nessuna delle isole macaronesiane ha mai fatto parte di un continente, così che le piante e gli animali qui presenti non hanno potuto raggiungere le isole che attraverso una dispersione a lunga distanza. Le foreste di alloro, chiamate laurisilva, coprivano un tempo gran parte delle Azzorre, Madeira, le Selvagge, e parti delle Canarie. Queste foreste assomigliano a quelle antiche che coprivano il bacino del Mediterraneo e l’Africa nord-occidentale prima dell’aridità e del freddo delle ere glaciali.
Il disboscamento per ottenere legna da costruzione o da ardere, lo sviluppo dell’agricoltura e l’introduzione di specie esotiche di piante e animali da parte degli uomini ha poi ulteriormente distrutto o fortemente ridotto molta della vegetazione originaria, specialmente la laurisilva. Come risultato di ciò, molto del biota endemico delle isole è in serio pericolo o estinto.
La Macaronesia è così suddivisa: Arcipelago delle Azzorre, Arcipelago di Madera, Isola di Porto Santo, Isole Desertas, Isole Selvagge, Isole Canarie e Arcipelago di Capo Verde.
Clima –
Il clima delle isole della Macaronesia varia da subtropicale a tropicale. Le Azzorre e Madeira hanno generalmente un clima più fresco e piovoso rispetto alle Canarie e a Capo Verde.
Il clima della Macaronesia é eccezionalmente mite tutto l’anno e varia, come detto, da subtropicale a tropicale a seconda della latitudine, infatti l’arcipelago delle Isole Azzorre e Madeira hanno di solito un clima meno caldo e leggermente più piovoso rispetto alle Isole Canarie ed all’arcipelago di Capo Verde situato decisamente più a sud rispetto alle Azzorre.
Flora-
L’intero arcipelago delle isole atlantiche di Capo Verde, Azzorre, Madera e Canarie (queste ultime chiamate in antico Isole dei Fortunati, in gr. Μακάρων νῆσοι) è caratterizzato da una flora ricchissima di specie endemiche paleotropicali, che fino alla crisi di salinità del Messiniano furono presenti anche attorno al bacino del Mediterraneo, come evidenziato da numerosi resti fossili. La vegetazione della Macaronesia presenta aspetti diversi secondo l’altitudine; sulle coste si trovano boschi sempreverdi xerofili e formazioni di piante succulente, come euforbie cactiformi, varie specie di Sempervivum, di Sedum e di Senecio, dracene, Phoenix canariensis e il fico d’India inselvatichito. Nel piano montano, da 600 a 1200 m, le frequenti nebbie permettono lo sviluppo della laurisilva: un lussureggiante bosco di alberi sempreverdi, ricchissimo di felci, liane e muschi, che spesso ricoprono i tronchi e pendono dai rami degli alberi come cortine; più in alto, al di sopra della fascia caratterizzata dalla condensazione dell’umidità atmosferica, sono presenti pinete a Pinus canariensis e formazioni di arbusti genistoidi, tra cui domina Spatocytisus supranubius.
Fauna –
Così come la flora anche la fauna della Macaronesia è caratterizzata da un’incredibile variate di specie endemiche sia terrestri, che marine e di uccelli.
Nelle Azzorre, ad esempio, la più grande ricchezza faunistica era e resta ancora oggi nel mare dove vivono i maggiori mammiferi acquatici: nelle acque attorno alle isole vivono e transitano oltre 24 tipi di cetacei come capodogli, orche e delfini, 5 specie di tartarughe marine, insieme a pesci spada, tonni, barracuda, acciughe, cernie e moltissimi altri tipi di pesci.
Nella zona ci sono abbondanti colonie di molluschi e crostacei che completano una biodiversità marina davvero eccezionale. La zona di incontro tra le fredde acque profonde dell’Oceano e le correnti calde del Golfo rendono infatti l’area delle Azzorre una zona particolarmente ricca di pesci in ogni periodo dell’anno. In numerosi laghi delle isole si trovano inoltre lucci, carpe, trote e trote salmonate.
Grazie alla posizione ideale dell’arcipelago, al centro della rotta tra America ed Europa, e grazie alle sue coste frastagliate, alle ripide scogliere, alla natura incontaminata e ai numerosi laghi, le isole Azzorre sono diventate una sosta quasi obbligata per moltissimi uccelli migratori che sostano, si ristorano e nidificano sul suo territorio nel corso delle loro grandi traversate intercontinentali.
Le Azzorre sono quindi ricche di uccelli marini e rapaci. Per citarne alcuni: nibbi e falchi, starne, corvi, cornacchie, colombi, gabbiani, la sterna reale, il merlo, il canarino, il petrello di Fea , la berta di Bulwer, la berta minore atlantica, la berta della Macaronesia , l’uccello delle tempeste di Castro e il rarissimo priolo o ciuffolotto delle Azzorre (Pyrrhula murina) che gode di speciale protezione in quanto creduto estinto e riscoperto sull’isola di Sao Miguel, nell’area di Tronqueira.
Naturalmente non mancano, viste le numerose aree incontaminate e boschive, porcospini, lepri delle Azzorre, furetti e altri piccoli mammiferi terrestri. Infine, degno di nota, ricordiamo che su tutto il territorio dell’arcipelago azzoriano sono assenti i serpenti. Più in generale si può affermare che non esistono specie pericolose per l’uomo in assoluto.
Ultima nota a margine. Sono due le razze di cani tipiche dell’isola: il Cão Fila de São Miguel – molossoide di taglia medio/grande, ottimo cane da pastore e da guardia, e il Barbado da Terceira, cane di taglia media dal pelo lungo e arruffato, anch’esso utilizzato come cane da lavoro.
Guido Bissanti