Abies holophylla
Abies holophylla
L’abete di Manciuria (Abies holophylla Maxsim., 1866) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Pinaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Pinophyta,
Classe Pinopsida,
Ordine Pinales,
Famiglia Pinaceae,
Genere Abies,
Specie A. holophylla.
Sono sinonimi i termini:
– Abies holophylla var. aspericorticea Y.Y.Sun;
– Picea holophylla (Maxim.) Gordon;
– Pinus holophylla (Maxim.) Parl..
Etimologia –
Il termine Abies viene da Abies che è il nome classico latino (Virgilio, Egloghe, dalla radice sanscrita abh sgorgare della resina); secondo un’altra interpretazione deriverebbe dalla parola greca ἄβιος = longevo.
L’epiteto specifico holophylla deriva dalle radici greche ὅλος hólos= intero, interamente, e φύλλον phýllon= foglia in riferimento all’apice intero e non diviso delle foglie aghiformi.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Abies holophylla è una conifera endemica dell’Asia dove si ritrova in ambienti collinari e montani della Cina (Heilongjiang e Jilin), della Corea del Nord e della Russia (Primorskiy).
Il suo habitat è quello delle quote comprese tra i 10 e i 1.200 m nella parte settentrionale dell’areale e tra i 500 e i 1.500 m in quella meridionale, su litosuoli granitici; il clima di riferimento è freddo, con estati umidi e inverni secchi, a parte lunghi periodi nevosi. I boschi puri sono presenti alle quote elevate e nella parte settentrionale dell’areale, ma più comunemente si presentano le formazioni miste con Pinus koraiensis. Nelle altre aree si rinviene in associazione con Abies nephrolepis, Larix gmelinii, Quercus mongolica, Fraxinus mandshurica, Betula ermanii e specie dei generi Picea, Ulmus e Populus.
Descrizione –
L’ Abies holophylla è una pianta con un portamento conico che raggiunge un’altezza di 25-40 m con una corteccia di colore grigio o grigio-marrone, a scaglie, che tende a spaccarsi con profonde fessure con l’avanzare degli anni.
Il tronco può arrivare fino a 1,5-5 m di diametro. I rami secondari sono di color dal grigio-marrone al grigio-giallastro, glabri.
Le foglie sono lunghe 2-4 cm, aghiformi, di colore verde brillante sulla faccia superiore, verde chiaro in quella inferiore; si dispongono a pettine lungo i rami inferiori, ad angolo retto lungo quelli superiori.
Gli strobili maschili sono di colore giallo pallido con riflessi rosacei.
I coni femminili sono cilindrici, resinosi inizialmente di colore verdi-blu-giallo, poi giallo-marroni-grigi a maturazione, lunghi 12-14 cm e larghi 4-5 cm, con punta arrotondata e talvolta depressa. Possiedono squame lisce e rotondeggianti. I semi sono di color giallo-grigiastro, cuneiformi, con ala quadrangolare.
Coltivazione –
L’abete di Manciuria è un albero sempreverde utilizzato come albero da legname nella sua area di origine e sfruttato principalmente nelle foreste gestite.
Il disboscamento illimitato, soprattutto ma non solo nell’Estremo Oriente russo, ha portato però a un declino di questa specie nelle ultime tre generazioni, che è spesso esacerbato quando le foreste vengono poi sottoposte a ripetuti incendi dopo il disboscamento. Tuttavia, si stima che l’entità del calo sia inferiore al 30%, il che non qualifica questa specie del tutto come minacciata. Tuttavia un continuo declino potrebbe comportare un cambio di categoria alla valutazione successiva.
L’Abies olophylla è una pianta della zona temperata fresca dove si trova ad altitudini fino a 1.500 metri. Vegeta nelle zone dove il clima è freddo, con estati umide e inverni aridi con lunghi periodi di neve. Gli alberi dormienti sono molto resistenti al freddo, ma la vegetazione nuova è suscettibile ai danni del gelo.
È una pianta che preferisce un buon terreno umido ma non impregnato d’acqua e cresce bene in terreni argillosi pesanti. Le piante sono molto tolleranti all’ombra, specialmente quando sono giovani, ma la crescita è più lenta in ombra densa.
È una pianta intollerante all’inquinamento atmosferico.
Dal punto di vista pedologico preferisce condizioni leggermente acide, fino a un pH di circa 5 e vegeta meglio su pendii esposti a nord.
Gli alberi dovrebbero essere piantati nelle loro posizioni permanenti quando sono piuttosto piccoli, tra i 30 ei 90 cm di altezza, in quanto alberi più grandi sviluppano male le radici ed hanno minore resistenza al vento.
La propagazione è per seme. La semina va effettuata a fine inverno in serra o all’aperto all’inizio della primavera. La germinazione è spesso scarsa, di solito richiede circa 6 – 8 settimane. Rapporti riferiscono che la stratificazione produca una germinazione più uniforme, quindi sarebbe consigliabile seminare il seme non appena è maturo in autunno.
Il seme rimane vitale fino a 5 anni se ben conservato.
Le giovani piantine, appena raggiunta la dimensione per poter essere maneggiate vanno poste in singoli vasi dove trascorreranno il primo inverno.
Il trapianto in pieno campo va effettuato in tarda primavera o all’inizio dell’estate, dopo le ultime gelate previste.
In alternativa, se si dispone di seme sufficiente, è possibile seminare in semenzaio all’aperto.
Usi e Tradizioni –
Il legno dell’ Abies holophylla è leggero e facilmente lavorabile e viene ampiamente utilizzato nella fabbricazione di compensati e impiallacciature. Viene altresì utilizzato per la fabbricazione di strumenti musicali e in generale in falegnameria. Inoltre, nonostante il suo portamento elegante, il suo utilizzo come albero ornamentale è ristretto a orti e giardini botanici.
Tra gli altri usi si segnala che un estratto delle foglie, degli steli e del legno viene utilizzato come ingrediente nei preparati cosmetici commerciali come balsamo per la pelle.
Dal punto di vista ecologico, nonostante il vasto areale (area di occupazione stimata di 50.000 km²), il taglio non regolamentato ha provocato un declino del 30% della popolazione nell’arco di tre generazioni. Viene classificato pertanto, in futuro, come passibile di futura classificazione come specie in pericolo di estinzione nella Lista rossa IUCN.
Modalità di Preparazione –
L’ Abies holophylla è una conifera utilizzata ampiamente per il suo legname.
Tra gli altri usi viene segnalata la preparazione di un estratto delle foglie, degli steli e del legno per preparati cosmetici commerciali.
Non sono segnalati invece utilizzi alimentari.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://temperate.theferns.info/image/Abies+holophylla#plantimages/4/a/4a7f567195f5f590810be0b2ef055c96000069e0.jpg
– https://www.botanicalcollections.be/#/en/specimen/BR0000024496636
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.