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Riproduzione dell’Ippocastano

Riproduzione dell’Ippocastano

L’ippocastano o castagno d’India (Aesculus hippocastanum L., 1753) è un albero della famiglia delle Sapindaceae, presente in gran parte dell’Europa.

Habitat idoneo di riproduzione –
L’ippocastano è un albero originario dell’Europa orientale (penisola balcanica, Caucaso); fu introdotto a Vienna nel 1591 da Charles de l’Écluse e a Parigi, da Bachelier, nel 1615.
In Italia fu importato dal Mattioli, da Costantinopoli, dove il frutto era usato nella medicina veterinaria somministrato ai cavalli; fu sempre il Mattioli a descrivere le proprietà dei frutti nei suoi Commentarii.
In Italia è coltivato in tutte le regioni, soprattutto in quelle centro-settentrionali, dalla pianura fino a 1200 metri di altitudine; in molte regioni è presente come alloctono casuale.
Il suo habitat corrisponde alla fascia climatica del faggio (sottozona calda dal Fagetum secondo la classificazione del Pavari).

Propagazione –
L’ Aesculus hippocastanum è una pianta longeva e rustica che tollera le basse temperature e non ha particolari esigenze in fatto di suolo, anche se cresce meglio nei terreni fertili. È poco resistente alla salinità del terreno e agli agenti inquinanti atmosferici, ai quali reagisce con arrossamento dei margini fogliari e disseccamento precoce della lamina.
Questa pianta è molto usata come specie ornamentale nei viali o come pianta isolata. Crea una zona d’ombra molto grande e fitta.
La propagazione avviene per seme.
Il seme ha una vitalità molto limitata e non deve essere lasciato asciugare. I semi immagazzinati devono essere messi a bagno per 24 ore prima della semina e anche dopo questo potrebbe non essere ancora vitale.
Nella semina si consiglia di porre il seme con la “cicatrice” rivolta verso il basso.
Per una miglior germinazione si consiglia di stratificare i semi a 4 °C per 4 mesi appena raccolti.
Il seme germina quasi immediatamente ma deve essere protetto dalle intemperie.
Le piantine sviluppano un grosso fittone dopo la germinazione e quindi, se coltivate in contenitori, questi devono avere sufficiente spazio per lo sviluppo delle radici.
Il trapianto va poi effettuato con tutto il pane di terra in primavera.

Ecologia –
L’ippocastano è un albero presente in molte zone d’Europa ed in Italia in tutte le regioni sino ad una altitudine di 1200 metri.
Questo albero viene utilizzato in parchi, giardini e viali dove, con la sua imponenza, crea vaste zone d’ombra.
Sopporta le basse temperature e si adatta a molti tipi di terreno, ma non tollera siccità, salinità e alti livelli di inquinamento atmosferico tanto che, a tali stress, reagisce con arrossamenti fogliari più o meno estesi.
Purtroppo è una specie in pericolo in quanto dalla fine degli anni ‘80, nell’Europa centrale, la pianta è minacciata da un insetto, la Cameraria ohridella, un piccolo lepidottero minatore osservato per la prima volta nel 1984 nella Macedonia. Questo piccolo insetto provoca già nei mesi di luglio e agosto un imbrunimento delle foglie e a volte addirittura una completa defogliazione delle chiome. La caduta precoce delle foglie comporta un indebolimento dell’albero. Gli esemplari femminili di quest’insetto, lungo appena 5 millimetri, prediligono deporre le uova specialmente sull’ Aesculus hippocastanum che presenta i fiori di colore bianco.




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