Sison amomum
Sison amomum
L’Amomo germanico (Sison amomum L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Apiales,
Famiglia Apiaceae,
Genere Sison,
Specie S. amomum.
Sono sinonimi i termini:
– Apium amomum (L.) Caruel;
– Apium amomum (L.) Stokes;
– Apium catalaunicum (Costa) Calest.;
– Carum amomum (L.) Koso-Pol.;
– Cicuta amomum (L.) Crantz;
– Pimpinella gracilis subsp. catalaunica (Costa) Malag.;
– Reutera albiflora Costa;
– Reutera gracilis subsp. catalaunica (Costa) Lange;
– Reutera gracilis var. catalaunica Costa;
– Seseli amomum (L.) Scop.;
– Sison amomum var. catalaunicum (Costa) Thell.;
– Sison amomum var. catalaunicum Costa;
– Sison amomus St.-Lag.;
– Sison aromaticum Dulac, 1867;
– Sison erectum Salisb.;
– Sison heterophyllum Moench;
– Sium amomum (L.) Gaterau, 1789;
– Sium amomum (L.) Roth;
– Sium aromaticum Lam..
Etimologia –
Il termine Sison proviene dal greco σίσων sison, nome di una pianta medicinale citata da Dioscoride.
L’epiteto specifico amomum viene da amomum amomo, nome di una pianta aromatica orientale citata da Virgilio dalla quale si estraeva un prezioso balsamo (dal greco ἄμωμος ámomos irreprensibile, perfetto, derivato dal prefisso privativo α- a- senza e da μῶμος mómos biasimo, critica): piante aromatiche come l’amomo.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’amomo germanico è una specie a distribuzione submediterraneo-subatlantica e presente nell’Europa meridionale e occidentale dalla Gran Bretagna e Francia al Mediterraneo, Asia occidentale e Algeria.
In Italia è possibile trovarla nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto.
Il suo habitat è quello degli incolti umidi e nelle siepi, ai bordi stradali, su suoli argillosi piuttosto freschi, da neutri a calcarei, al di sotto della fascia montana, generalmente tra 0 e 1000 m. s.l.m..
Descrizione –
Il Sison amomum è una pianta erbacea biennale con un’altezza che può raggiungere un metro.
Le foglie sono senza stipole, composte da tre foglioline finemente traforate.
I fiori sono profumati, ermafroditi, piccoli, pentameri, a simmetria raggiata, raccolti in piccole ombrelle, di colore biancastro.
L’antesi avviene nel periodo compreso tra i mesi di Giugno e Agosto
L’ impollinazione è tramite insetti.
Il frutto schizocarpico è un polachenario di 1,6-2,7 mm, subgloboso-piriforme, compresso lateralmente, liscio e glabro, i cui mericarpi a sezione pentagonale, marroni, hanno 5 coste primarie prominenti, senza coste secondarie e vitte molto marcate esternamente.
Coltivazione –
Il Sison amomum è una pianta biennale che viene raccolta ed utilizzata in alcune aree per uso locale come alimento e fonte di medicinali.
La pianta può essere coltivata su suoli argillosi piuttosto freschi, preferibilmente con pH neutro o leggermente alcalino su matrice calcarea, al di sotto della fascia montana.
La propagazione va effettuata per seme, con semina a spaglio, direttamente in pieno campo alla fine dell’autunno o in primavera.
Usi e Tradizioni –
In alcune parti d’Europa la radice cotta del Sison amomum viene considerata commestibile, mentre le foglie vengono usate come spezia; i frutti hanno invece un odore piuttosto nauseante e l’intera pianta emana un odore piuttosto insolito di benzina.
Tra gli usi commestibili quindi si usa la radice, che sa di sedano, le foglie e i semi aromatici che sono usati come condimento; i semi freschi, comunque, hanno un odore nauseabondo.
Nell’uso medicinale è una pianta carminativa, diaforetica, diuretica.
Modalità di Preparazione –
Il Sison amomum è una pianta utilizzata, soprattutto un tempo, sia per scopi alimentari che medicinali.
Per uso commestibile si utilizzano le radici cotte ma anche le foglie ed i semi.
Per uso medicinale si utilizzano i semi con proprietà carminativa, diaforetica, diuretica.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/25101423/original.jpg
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.