Introgressione
Introgressione
Con il termine introgressione, in biologia, si intende l’inglobamento permanente di geni e/o organuli di una specie entro un’altra specie in seguito ad estesi fenomeni ibridogeni di retro-incrocio che spesso danno origine a diversi ibridi intermedi.
Il processo di introgressione può avere come conseguenze:
– la fusione di specie diverse,
– il trasferimento di materiale genetico e quindi l’aumento della diversità genetica,
– la formazione di nuove specie.
L’ introgressione è un processo differente dall’ibridazione, in quanto quest’ultima non è necessariamente accompagnata da introgressione. In alcuni casi infatti gli individui possono risultare sterili e l’ibridazione non porta ad uno scambio genetico permanente, cosicché la frequenza delle specie ibridizzate può sovrastimare il tasso di introgressione. Inoltre, l’introgressione genera un complesso rimescolamento dei geni parentali mentre l’ibridazione produce individui con caratteristiche intermedie, dal punto di vista genetico, tra le due specie parentali.
Il fenomeno della introgressione sembra essere discretamente diffuso negli animali e in particolare nelle piante.
Inoltre si distingue un’introgressione “locale” più comune, caratterizzata da un flusso genico che si estende solo a breve distanza dall’area di ibridazione, ed un’introgressione “dispersa”, più rara, in cui il flusso genico è più ampiamente diffuso.
Sebbene si tratti di un fenomeno che avviene normalmente in natura, sembra essere promosso nei territori altamente disturbati per cause naturali o dall’uomo.
Tuttavia il significato evolutivo dell’introgressione è stato a lungo oggetto di discussione.
Caso di introgressione è, per esempio, quello dell’incrocio tra le piante Iris fulva e Iris hexagona, americane, si ottengono degli ibridi che hanno un alto grado di sterilità. Dal reincrocio tra gli ibridi e le specie parentali si formano altri ibridi che, incrociati di nuovo con Iris hexagona, introducono in questa specie numerose combinazioni geniche di Iris fulva.