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Hoplocampa flava

Hoplocampa flava

La Tentredine delle susine (Hoplocampa flava Linnaeus, 1760) è un piccolo imenottero appartenente alla famiglia dei Diprionidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Sottoregno Eumetazoa,
Phylum Arthropoda,
Subphylum Tracheata,
Superclasse Hexapoda,
Classe Insecta,
Sottoclasse Pterygota,
Coorte Endopterygota,
Superordine Oligoneoptera,
Sezione Hymenopteroidea,
Ordine Hymenoptera,
Sottordine Symphyta,
Superfamiglia Tenthredinoidea,
Famiglia Diprionidae,
Genere Hoplocampa,
Specie H. flava.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Hoplocampa ferruginea (Fabricius, 1804);
– Hylotoma ferruginea Fabricius, 1804;
– Hylotoma simplex Fallén, 1807;
– Tenthredo brunnea Klug, 1816;
– Tenthredo flava Linnaeus, 1761;
– Tenthredo glaucopis Rossi, 1790.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Hoplocampa flava è un piccolo imenottero che, unitamente alla Hoplocampa minuta, vive su piante quali prugna, albicocca, Prunus cerasifera e, più raramente, ciliegie e amarene.
Il suo areale di diffusione è Europeo con latitudini maggiori fino alla Gran Bretagna e Norvegia.

Morfologia –
L’ Hoplocampa flava è un piccolo imenottero di circa 3-5 mm di dimensione e di colore nerastro.
Le ali rotonde hanno un sistema venoso molto netto e visibile.
La Hoplocampa flava si riconosce per l’addome di colore ocraceo a differenza della Hoplocampa minuta che l’ha di colore bruno-nerastro. L’addome è grande, rotondo, non è nettamente separato dal torace.
Le larve sono biancastre o giallastre e carpofaghe.

Attitudine e Ciclo biologico –
L’ Hoplocampa flava sverna allo stadio larvale maturo nel terreno in un ricovero sericeo interrato.
Giunta a fine stagione invernale le larve si trasformano, sempre nel terreno, in pupe, così che i primi adulti sfarfallano in primavera, tra marzo e aprile in concomitanza della fioritura delle Drupacee.
In questo periodo le femmine ovidepongono le uova sul calice dei fiori o alla base dei fiori.
Le larvette appena nate penetrano nei frutti in fase di allegazione.
Le larve, che possono attaccare diversi frutti, raggiunta la maturità si preparano a svernare, portandosi nel terreno e costruendo il ricovero invernale.
Questi insetti compiono, pertanto, una generazione all’anno.

Ruolo Ecologico –
L’ Hoplocampa flava, così come l’ Hoplocampa minuta provocano dei danni con la’ttività trofica delle larve sui frutticini; queste infatti penetrano nelle piccole drupe e vi scavano delle gallerie, fino a raggiungere il centro, dove si nutrono dell’endocarpo non ancora indurito. Si forma così una nicchia centrale, contenente i residui dell’attività metabolica della larva.
La larva si nutre prima di tutto del seme e poi della polpa del frutto attorno al seme. All’interno del frutto danneggiato sono presenti feci nere granulose.
Inoltre le larve prima di raggiungere la maturità, possono attaccare anche più frutti. l frutti colpiti sono soggetti a cascola con danni, più o meno gravi, a seconda della varietà, dell’allegagione e dell’intensità dell’attacco.
Gli adulti invece si nutrono di polline e nettare.
Fino ad oggi la lotta contro le Tentredini è stata di tipo chimico attraverso trattamenti eseguiti alla fine fioritura (caduta dei petali), con larvicidi.
Tuttavia si ritiene che una diminuzione delle specializzazioni colturali, buone consociazioni con altre piante possono far diminuire le popolazioni di questi insetti.
Si consiglia comunque di effettuare un monitoraggio preventivo per valutare la pericolosità dell’insetto.
In questo senso è possibile ricorrere all’uso di trappole cromotropiche bianche da installare prima della fioritura, utili a rilevare la presenza di adulti. Una soglia orientativa si aggira sulle 50 catture per trappola in fioritura (l’intervento si fa alla caduta dei petali a fine fioritura).
Si precisa, inoltre, che la lotta non sempre deve va eseguita, infatti si dovrà valutarne l’opportunità mediante l’analisi delle infestazioni degli anni precedenti ed eseguendo anche, se possibile, il controllo delle ovideposizioni.
Fonte foto:
https://www.artportalen.se/MediaLibrary/2021/6/11405cc6-9c5f-436e-945d-1b2d4641978d_image.jpg

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Russo G., 1976. Entomologia Agraria. Parte Speciale. Liguori Editore, Napoli.
– Pollini A., 2002. Manuale di entomologia applicata. Edagricole, Bologna.
– Tremblay E., 1997. Entomologia applicata. Liguori Editore, Napoli.




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