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Riproduzione della Betulla bianca

Riproduzione della Betulla bianca

La betulla bianca (Betula pendula Roth, 1788) è una pianta della famiglia delle Betulaceae originaria dell’Europa e dell’Asia settentrionale.

Habitat idoneo di riproduzione –
La Betula pendula è una pianta originaria di un areale che va dai Balcani all’arco alpino e in tutta l’Europa atlantica e l’Asia.
In particolare è presente dalla Norvegia alla Spagna, dall’est all’Estremo Oriente russo, Giappone, Corea, Iran e Iraq. È presente anche in Nord America, dall’Alaska alla Colombia britannica, a est fino all’Ontario.
Il suo habitat naturale è quello dei boschi aperti e brughiere ad altitudini comprese tra 700 e 4.200 metri.
In Italia è presente particolarmente in Piemonte (ove oggi si stimano oltre 20.000 alberi di questa specie) ed in Lombardia; si ritrova nell’Appennino settentrionale, in alcune stazioni isolate in Abruzzo, nell’Appennino campano e sull’Etna.

Propagazione –
La betulla bianca è una pianta che cresce su pendii ombrosi esposti a sud, crinali, pendii asciutti e soleggiati, paludi, che formano spesso vasti popolamenti puri.
È un albero molto facile da coltivare che tollera la maggior parte dei terreni anche poveri, suoli sabbiosi e argillosi, tuttavia predilige un terreno argilloso ben drenato in posizione soleggiata.
Cresce occasionalmente anche su suoli calcarei ma generalmente preferisce un pH inferiore a 6,5, crescendo bene su suoli acidi.
È una pianta abbastanza tollerante al vento.
È un albero a crescita rapida, che cresce fino a 1 metro all’anno di altezza, sebbene abbia una vita non molto longeva.
È spesso uno dei primi alberi a colonizzare terreni aperti e crea un ambiente adatto per l’inserimento di altre specie boschive.
Gli alberi impiegano circa 15 anni dal seme per produrre il proprio seme.
La propagazione avviene per seme; la semina va effettuata non appena il seme matura. Basta coprire il seme e posizionare il vaso in una posizione soleggiata.
Se la germinazione è scarsa, può essere utile alzare la temperatura coprendo il seme con del vetro.
Le giovani piantine vanno poi messe in singoli vasi e fatte crescere in ambiente protetto per il primo inverno.
Il trapianto definitivo va effettuatoin tarda primavera o all’inizio dell’estate, dopo le ultime gelate previste.
Se si è in possesso di seme sufficiente si può seminare direttamente in pieno campo all’inizio della primavera.

Ecologia –
La betulla bianca dimostra una grande ampiezza termica e può vegetare fino a circa 2000 m di quota nel piano subalpino (negli ontaneti, nei lariceti ed al margine delle peccete), nel piano montano (nelle pinete di pino silvestre e nei cedui di faggio sui suoli più acidi) e nel piano basale (nei querceti su suoli acidi, nei castagneti, in Appennino anche nei cedui di cerro). Sopporta valori di pH del suolo fino a 3,3; si adatta sia a terreni poveri di humus, sia a suoli con un profondo strato di materiale organico. Si adatta sia a suoli ricchi di acqua (è in grado di trasportare ossigeno dalla parte superiore alle radici), sia a suoli molto drenati (ha radici profonde, in grado di assorbire acqua dagli strati più profondi del suolo). È specie spiccatamente eliofila ed il seme, di piccole dimensioni, germina bene sul terreno minerale. Ha una buona capacità pollonifera ed è in grado di produrre anche polloni radicali. La betulla possiede un’elevata capacità colonizzatrice, soprattutto in terreni acidi o acidificati (terreni abbandonati, incendiati o comunque disturbati), è favorita anche dalla abbondante produzione di seme e dalla facoltà pollonifera.
In relazione alle sue peculiarità ecologiche, la betulla pendula presenta spiccate caratteristiche di pionierismo e la sua diffusione è stata favorita dall’abbandono delle aree agricole e pascolive e dagli incendi. In Piemonte questi fenomeni hanno talvolta consentito l’insediarsi di boschi di neoformazione puri o a grande prevalenza di betulla ed attualmente in una fase di evoluzione più o meno naturale, ma per i quali può porsi il problema della gestione selvicolturale. In vari paesi come Svezia, Finlandia, Scozia o Russia, il legno della betulla viene ampiamente utilizzato per vari usi, soprattutto per paste da carta, ma anche per tranciati e compensati. Pertanto in queste zone la betulla presenta un notevole interesse dal punto di vista selvicolturale, mentre in Italia sono ancora scarse le esperienze in tal senso.




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