Boulonnaise
Boulonnaise
La Boulonnaise è una pecora (Ovis aries Linnaeus, 1758) del nord della Francia, con attitudine principale alla produzione di carne.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Mammalia,
Ordine Artiodactyla,
Sottordine Ruminantia,
Famiglia Bovidae,
Sottofamiglia Caprinae,
Genere Ovis,
Specie O. aries,
Razza Boulonnaise.
Distribuzione Geografica ed Areale –
La razza ovina Boulonnaise è una pecora che è presente soprattutto in un’area al nord della Francia e corrispondente alla regione del Boulonnais; si tratta di una regione naturale costiera francese, situata sul litorale della Manica nel dipartimento del Passo di Calais. Costituisce l’entroterra del porto di Boulogne-sur-Mer. la presenza maggiore è comunque lungo i costoni calcarei del Cap Blanc-Nez che è una località situata sulla Côte d’Opale, nel dipartimento francese del Passo di Calais, nella Francia settentrionale.
Origini e Storia –
La razza Boulonnaise è nata tra il XVIII e il XIX secolo dall’incrocio tra l’Artesiana, pecora discendente della razza Fiamminga presente nel nord della Francia nel XVII secolo, e le pecore britanniche.
La razza si consolidò, dopo un secolo di selezione, intorno al 1880. La popolazione di Boulonnaise, di cui nel 1923 si censivano 170.000 capi, tuttavia ha subito una drastica diminuzione nella seconda metà del XX secolo, fino a sfiorare l’estinzione tra il 1950 e il 1980, quando rimasero solo pochissimi esemplari riprodotti in purezza grazie all’ostinazione di alcuni allevatori appassionati.
Si deve comunque alla creazione dell’Associazione degli allevatori di Boulonnaise nel 1984, la prima tappa per il rilancio della razza, istituendo un partenariato con il Centro regionale delle risorse genetiche di Nord-Pas de Calais. Nel 1991 la razza viene riconosciuta ufficialmente dal ministero dell’agricoltura e viene registrata nel libro genealogico degli ovini dall’ALGO (Association des Livres Généalogiques Ovins). Nel 1998 viene istituita la filiera “Agneau Bourdonnais, Agneau des terroirs du Nord”, che riunisce le macellerie artigianali della regione al fine di valorizzare la carne di questa razza (attualmente le macellerie che vendono la carne di agnello Boulonnais sono sei).
Secondo i dati forniti dal Centro regionale delle risorse genetiche, che segue e accompagna il processo di rilancio della razza dagli anni ’80, si contano 2500 pecore distribuite tra 35 allevatori.
L’INRA, nel 2014, censiva comunque 3000 femmine riproduttrici. Al di là delle discordanze dei numeri le cifre restano di gran lunga inferiori alle 6000 femmine da riproduzione quale soglia critica per le razze ovine a rischio di abbandono.
Infatti nonostante l’incremento registrato dal 1980, il numero attuale di capi non consente di considerare la Boulonnaise fuori pericolo.
Morfologia –
La Boulonnaise è una pecora di taglia grossa, il cui segno di riconoscimento sono le caratteristiche orecchie ben piantate e a forma di “cornetto”, rivolte in avanti.
L’altezza al garrese è di circa 75 cm ed ha un corpo allungato, solido e robusto; il peso dei maschi varia tra i 130 e i 150 kg, mentre per le pecore è compreso tra i 75 e i 90 kg. La testa è fina, di colore tendente a un azzurro bluastro, mentre il naso è scuro; il vello, abbondante e privo di macchie nere, non copre la testa e si ferma in corrispondenza degli stinchi.
Attitudine produttiva –
La Boulonnaise è una razza rustica del nord della Francia che, oltre ad essere nota per la carne degli agnelli, particolarmente tenera, rosata e di eccellente qualità gustativa, è preziosa anche per le altre caratteristiche che ne fanno un vero e proprio alleato nella gestione agropastorale dei costoni calcarei del Cap Blanc-Nez, luogo in cui la sua presenza è più radicata: sono animali robusti e precoci, dotati di buona attitudine alla camminata e senza grandi esigenze in termini di alimentazione.
Questa razza, molto rustica, presenta tante qualità: se è rinomata principalmente per la carne degli agnelli, la sua presenza e il suo ruolo sono essenziali anche per l’equilibrio dei territori che popola. I numerosi progetti in corso e le collaborazioni avviate tra allevatori e gli enti di gestione ambientale, vanno esattamente in questa direzione.
Guido Bissanti
Fonti-
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Daniele Bigi, Alessio Zanon , 2010. Atlante delle razze autoctone. Bovini, equini, ovicaprini, suini allevati in Italia, Edagricole-New Business Media, Bologna.