Ptychopetalum olacoides
Ptychopetalum olacoides
La Muira Puama (Ptychopetalum olacoides Benth.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Olacaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Santalales,
Famiglia Olacaceae,
Genere Ptychopetalum,
Specie P. olacoides.
Etimologia –
Il termine Ptycopetalum proviene dal greco antico πτυχή, ptuch “piega” e πέτᾰλον, pétalon, petalo, per i petali a margini membranacei, crenulati.
L’epiteto specifico olacoides viene dal genere olax, dal greco oulos, lanoso, che ha i caratteri delle Olacacee.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Ptychopetalum olacoides è una pianta originaria delle aree settentrionali dell’Amazzonia e presente in Brasile, Cile e Guyana francese.
Il suo habitat è quello delle aree subtropicali della foresta pluviale dell’Amazzonia brasiliana.
Descrizione –
Il Ptychopetalum olacoides è un piccolo albero che cresce fino a circa 5 metri di altezza.
Le foglie sono
delle dimensioni di circa.
Le foglie sono di forma ovoidale, con venature evidenti, alternate ed opposte, spesse e di colore verde più scuro sulla pagina superiore.
I fiori sono piccoli, di colore biancastro, raccolti in infiorescenze e che emanano un profumo pungente simile al gelsomino. I petali sono esternamente glabri e internamente densamente ricoperti per due terzi da una fitta peluria.
I frutti sono di forma sferica.
Coltivazione –
La Muira Puama è una pianta medicinale ben nota e molto popolare in Brasile e che sta diventando anche più ampiamente utilizzata in altre aree del mondo.
La pianta può essere coltivata in terreni che mantengano una certa umidità ma con sufficiente drenaggio.
Il clima adatto è quelle delle zone tropicali e subtropicali ma può crescere in altre aree a condizione che le temperature invernali non scendano sotto lo 0 °C.
La propagazione è ordinariamente per seme.
Usi e Tradizioni –
Il nome di Muira Puama, secondo alcuni Autori, deriva da due vocaboli indios, muyra o muira che significa legno o albero e puama, che significa forte, potente. Secondo altri deriverebbe da muyra (o meglio puyra) che significa collare e apuam o puam che significa arrotondato, sferico, allusione alla forma dei frutti che servivano alle donne indie per farne collane. (Adorno de pescoço = ornamento del collo).
È un piccolo albero molto conosciuto per i suoi effetti afrodisiaci e rinvigorenti.
Le antiche tribù attribuivano a questa pianta virtù eccezionali, e la usavano per varie problematiche: reumatismi, problemi gastrointestinali, ma sopratutto nei riti propiziatori l’accoppiamento e la fertilità.
Molti di questi usi sono stati adottati dagli europei quando sono arrivati in Sud America e sono stati successivamente verificati dalla ricerca moderna. La pianta è comunemente usata in molte zone del Sud America, e questo uso si sta diffondendo in altre aree del mondo.
Le antiche tribù autoctone attribuivano a questa pianta fantastiche proprietà, chiamandola erba dell’amore ed usandola in molte cerimonie propiziatorie all’accoppiamento. I primi esploratori europei, negli anni 1920-1930, osservarono che gli indigeni dell’Amazzonia usavano la Muira puama per curare molteplici patologie. Una volta portata in Europa, questa pianta entrò a far parte della medicina erboristica inglese ed è inserita nella British Herbal Pharmacopoeia, un’autorevole fonte della medicina erboristica inglese, dove è raccomandata per il trattamento sia dell’impotenza che della dissenteria.
In occidente il suo impiego risale infatti all’inizio dell’ottocento, e il suo utilizzo e strettamente collegato alla sfera sessuale.
Le parti della pianta utilizzate trovano impiego per diversi problemi relativi al sistema nervoso centrale.
Le radici e occasionalmente la corteccia sono le principali parti medicinali impiegate e vengono preparate come infuso alcolico, tinture e tè.
Studi fitochimici hanno rivelato che le radici contengono tannini, flavonoidi e diversi terpenoidi, mentre la presenza di alcaloidi non è chiara. La maggior parte degli studi ha utilizzato estratti etanolici o idroalcolici preparati con le radici della pianta. Questi studi indicano che la specie ha un potenziali usi per il trattamento dei disturbi del sistema nervoso centrale, agendo come antidepressivo, antistress, agente neuroprotettivo e migliorando la cognizione. Sebbene alcuni prodotti a base di erbe contengano P. olacoides nella loro composizione, sono ancora necessari studi clinici per confermare gli effetti osservati negli studi in fase ancora sperimentale.
Le principali sostanze chimiche vegetali presenti in questa pianta sono:
– alfa-copaene, alfa-elemene, alfa-guaiene, alfa-umulene, alfa-muurolene, alfa-pinene, acido alfa-resinico, alfa-terpinene, acido arachidico, allo-aromadendren, acido behenico, beta-bisabolene, beta-cariofillene, beta-pinene, acido beta-resinico, beta-sitosterolo, beta-transfarnesene, borneolo, campesteroli, canfene, canfora, car-3-ene, cariofillene, acido cerotico, cromo, cumarina , cubebene, delta-cadinene, acido dotriacontanoico, elixene, ergosteroli, eugenolo, oli essenziali, gamma-muurolene, acido entriacontanoico, acido eptacosanoico, acido lignocerico, limonene, linalolo, lupeolo, acido melissico, acido montanico, muirapuamine, mircene, acido nonacosanoico , para-cimene, acido pentacosanoico, flobafene, stigmasteroli, acido tricosanico e acido uncosanico.
Uno dei primi studi sulla pianta ha mostrato che la muira puama era efficace nel trattamento dei disturbi del sistema nervoso e dell’impotenza sessuale e che “l’effetto permanente è prodotto nell’atassia locomotoria, nelle nevralgie di lunga data, nei reumatismi cronici e nella paralisi parziale”.
I benefici del trattamento dell’impotenza con la muira puama sono stati studiati in due studi sull’uomo in Francia, che hanno riportato che la muira puama era efficace nel migliorare la libido e nel trattamento della disfunzione erettile.
In un altro studio, è stato riportato che gli estratti di muira puama hanno effetti adattogeni, antifatica, antistress e benefici sul sistema nervoso centrale.
In Brasile alcuni ricercatori hanno documentato un preciso effetto della corteccia sul sistema nervoso centrale.
Anche la corteccia ha dimostrato un effetto ipotensivo lieve, di breve durata.
Si è scoperto, inoltre, che la radice inibisce le ulcere indotte da stress.
Le foglie hanno un effetto analgesico.
Nel 2003 alcuni ricercatori brasiliani hanno riferito che un estratto alcolico di muira puama ha facilitato il recupero della memoria e hanno notato che potrebbe essere utile per i malati di Alzheimer. Il loro successivo studio, pubblicato nel 2004, riportava che un estratto alcolico di muira puama proteggeva e aumentava la vitalità delle cellule cerebrali (in parte attraverso un effetto antiossidante) che può essere benefico per le vittime di ictus.
Modalità di Preparazione –
Le radici, i rami e la corteccia delle giovani piante di Ptychopetalum olacoides sono stati usati da tempo, nella medicina tradizionale, come tonico per curare problemi neuromuscolari; un decotto di radice viene utilizzato nei bagni e nei massaggi per il trattamento della paralisi e del beriberi; mentre un tè alla radice e alla corteccia viene assunto per trattare la debolezza sessuale, i reumatismi, l’influenza e la debolezza cardiaca e gastrointestinale. La pianta è anche apprezzata come prevenzione della calvizie.
Nell’erboristeria moderna, la muira puama è uno stimolante sessuale molto apprezzato con la reputazione di potente afrodisiaco. È usato come tonico neuromuscolare per trattare debolezza e paralisi, dispepsia, disturbi mestruali, impotenza sessuale, influenza e disturbi del sistema nervoso centrale; viene inoltre applicata esternamente per curare i reumatismi cronici.
Per ottenere gli effetti della libido e della potenza di questa particolare pianta, devono essere impiegati metodi di preparazione adeguati. I costituenti attivi ritenuti responsabili della potenza e dell’effetto della libido di muira puama non sono solubili in acqua; l’assunzione di corteccia o polvere di radice in capsule o compresse non sarà efficace perché queste sostanze chimiche non possono essere digerite o assorbite. È necessario, pertanto, un calore elevato per almeno 20 minuti con alcol per liberare gli oli volatili ed essenziali, i terpeni, le gomme e le resine presenti nella corteccia e nella radice che pare sono i responsabili degli effetti benefici della muira puama.
Nella medicina popolare si utilizzava anche un estratto idroalcolico, ottenuto per macerazione in un liquore, come ad esempio il rum o il cognac.
Anche in Italia viene commercializzata principalmente sottoforma di estratto idroalcolico.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
Fonte foto:
– http://legacy.tropicos.org/Image/64355
Estimados señor@s los escribo para saludarlos y consultar la posibilidad de asesorarme sobre los meses en que la especie miura puama florece y produce los frutos.
En espera de vuestra grata respuesta los saluda cordialmente
Magin Barcia
El período de floración es a mediados de la primavera (pero el período cambia según la latitud y la altitud). Las frutas ya se forman a mediados del verano.