Riproduzione del Ginkgo biloba
Riproduzione del Ginkgo biloba
Il Ginkgo biloba (Ginkgo biloba L., 1771) è una specie arborea di origini antichissime appartenente alla famiglia delle Ginkgoaceae.
Habitat idoneo di riproduzione –
Il Ginkgo biloba è una gimnosperma, unica specie ancora sopravvissuta della famiglia Ginkgoaceae, ed è un albero antichissimo le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa nel Permiano, per cui è considerato un fossile vivente.
La pianta è originaria della Cina anche se non si conosce con precisione l’origine di questa pianta perché è stata ampiamente diffusa e coltivata per molti scopi e tuttora è coltivata in tutta la sua estensione.
Tuttavia è stata trovata allo stato selvatico in 2 località: a Guizhou e al confine di Anhui-Zhejiang dove cresce su suoli ricchi di sabbia.
Propagazione –
Il Ginkgo biloba ha dei semi non protetti dall’ovario e le strutture a forma di albicocca che sono prodotte dagli esemplari femminili non sono frutti, ma semi ricoperti da un involucro carnoso.
La pianta è eliofila e preferisce una posizione soleggiata e un clima fresco. Non è particolarmente esigente quanto a tipo di terreno anche se vegeta meglio in terreni acidi e non asfittici. È una pianta che sopporta le basse temperature non subendo danni fino a -35 °C.
Tuttavia le piante mal sopportano la potatura ed i rami accorciati si seccano.
La pianta si propaga preferibilmente per margotta ed è preferibile coltivare gli individui maschili per evitare lo sgradevole odore dei semi; tuttavia il sesso della specie è difficilmente riconoscibile in quanto la pianta non presenta caratteri sessuali secondari affidabili.
La propagazione può avvenire anche per seme o per talee semilegnose prelevate durante l’estate.
Il seme va seminato non appena è maturo in un semenzaio freddo o riparato all’aperto.
Il seme germina meglio dopo stratificazione a freddo e può essere seminato in primavera ma assistito nella sua germinazione con irrigazioni se la stagione procede secca.
La germinazione è di solito da buona a giusta. Dopo la germinazione le singole piante vanno poste in vasi ed il trapianto va effettuato definitivamente nella primavera dell’anno successivo.
In climi freddi si consiglia la protezione delle giovani piantine.
Si può propagare agamicamente, oltre che per margotta, anche per talea di legno semimaturo, nel periodo di luglio – agosto in ambiente ombreggiato. La talea potrebbe non crescere nel suo primo anno, ma di solito si sviluppa bene nel secondo anno.
Ecologia –
Il Ginkgo biloba è una pianta di grande effetto estetico che ha una vasta gamma di usi, in particolare medicinali. Ha una lunga storia di uso medicinale nella medicina tradizionale cinese, dove è più comunemente usato il seme. È un albero deciduo alto e generalmente stretto che può raggiungere un’altezza fino a 30-40 metri per 9 metri. Questa specie è l’unico sopravvissuto di una famiglia che si credeva estinta fino a tempi abbastanza recenti. È probabile che sia rimasto praticamente invariato per almeno 150 milioni di anni e potrebbe essere stata presente quando i dinosauri popolavano la terra, da qui il suo soprannome di “fossile vivente”. Una pianta molto facile da coltivare, che riesce nella maggior parte dei tipi di terreno.