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Polygala amara

Polygala amara

La Poligala amara (Polygala amara L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Polygalaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Polygalales,
Famiglia Polygalaceae,
Tribù Polygaleae,
Genere Polygala,
Specie P. amara.
Sono sinonimi i seguenti termini:
– Polygala alpestris C.A.Mey.;
– Polygala amara var. salsa Degen;
– Polygala amara var. salsa Degen ex Soo;
– Polygala amblyptera var. glabra Rchb.;
– Polygala buxifolia var. glabra Rchb.;
– Polygala insipida Rchb.;
– Polygala myrtifolia Fr.;
– Polygala nivea Miégev.;
– Polygala repens Mérat ex DC.;
– Polygala reptans Chevall.;
– Polygala rotundifolia Gilib.;
– Polygala uliginosa Weinm..
Si riconoscono due sottospecie:
– Polygala amara subsp. amara.
– Polygala amara subsp. brachyptera (Chodat) Hayek.

Etimologia –
Il termine Polygala proviene dal prefisso greco πολυ- poly- molto, molti e da γἄλα gála latte: perché si ritiene che come foraggio favorisca la produzione di latte.
L’epiteto specifico amara è dovuto al sapore amaro, acre.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Poligala amara è una specie endemica dell’Europa temperata e presente in Germania, Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia e Montenegro, Italia (limitata alle Alpi Carniche centro-occidentali con la sottospecie P. a. brachyptera).
Il suo habitat è quello delle praterie e alpeggi umidi, soprattutto su suoli gessosi e calcarei.

Descrizione –
La Poligala amara è una pianta erbacea perenne che può crescere fino a 0,15 metri di altezza.
È una specie ermafrodita (ha organi sia maschili che femminili) ed è impollinata da insetti.
Le foglie sono semplici, di forma lanceolata.
I fiori sono raccolti in racemi e sono di colore blu-violetto, con corolla di 4-6,5 mm; petali inferiori con 15-30 frange.
Il periodo di fioritura è tra maggio e agosto.
I frutti sono delle capsule poco più larga delle ali che contengono dei semi di 2,3-2,8 mm.

Coltivazione –
La Poligala amara è una pianta generalmente non coltivata e che viene raccolta in natura per l’uso locale come medicinale.
È una pianta che predilige un terreno moderatamente fertile e ben drenato che trattenga l’umidità, vegetando in pieno sole se il terreno rimane umido per tutta la stagione di crescita, altrimenti è meglio scegliere una posizione a mezz’ombra ma non l’ombra completa.
La propagazione avviene per seme con semina da effettuare in primavera o autunno in semenzaio freddo.
Quando le piantine hanno raggiunta una dimensione da poter essere maneggiate possono essere piantate in singoli vasi e fatte crescere in serra per il loro primo inverno. Il trapianto definitivo va effettuato in tarda primavera o all’inizio dell’estate, dopo le ultime gelate previste.
Si può propagare anche per divisione utilizzando talee di giovani germogli in ambiente protetto in tarda primavera.

Usi e Tradizioni –
La Poligala amara è una pianta dal sapore amaro che viene usata in campo medico.
La pianta fiorita e la radice sono usate per fare medicine.
Viene utilizzata per problemi respiratori, tosse e bronchite.
La Poligala amara contiene sostanze chimiche che aiutano a sciogliere la congestione del torace assottigliando le mucose e rendendo più facile la tosse (usata come espettorante).
Sebbene non sia presente una sufficiente bibliografia per questa pianta, pare che almeno qualche specie di questo genere in grandi quantità sia velenosa.
Questa erba è amara, diaforetica, diuretica, emolliente, leggermente espettorante, galattogoga.
Si utilizza un’infusione per trattare disturbi di stomaco, disturbi alla vescica, ai reni, ecc..

Modalità di Preparazione –
La Poligala amara viene raccolta quando entra in fiore ed essiccata per un uso successivo.
Da questa pianta si preparano degli infusi per i vari impieghi medicinali.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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